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1 Luglio 2024 11:00

Cosa mangiare a Siena: le specialità da assaggiare nella città del Palio

Scopri i piatti tipici della cucina senese, per un viaggio gastronomico nel cuore della Toscana, accompagnato da un buon calice di vino Chianti.

A cura di Monica Face
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La Toscana è una terra nota per i suoi paesaggi pittoreschi, la storia e l’arte, ma anche per la cucina. Tra le tante e splendide località, non si può non citare Siena, la città medievale caratteristica per il suo centro storico e la famosa piazza del Campo, ma anche per alcune specialità che l'hanno resa famosa.

La cucina senese, pur condividendo molte ricette e ingredienti con la cucina toscana, offre delle varianti uniche e speciali dei piatti regionali. Che tu decida di visitarla durante il famoso Palio, o che scelga di vederla per immergerti nella cultura locale, ecco cosa ti consigliamo di mangiare a Siena.

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Crostini, panzanella e salumi: un antipasto gustoso

Dopo aver passeggiato per la celebre piazza del Campo, che due giorni all’anno si trasforma in un’arena per ospitare il famoso Palio, una delle manifestazioni più affascinanti e sentite della tradizione italiana, quando ti siedi a tavola, devi assolutamente provare alcuni degli antipasti tipici, tra cui spiccano i crostini. Si tratta di fette di pane toscano, tipicamente senza sale, leggermente abbrustolite e ricoperte da un saporito pâté di fegatini di pollo o maiale. Questo piatto storico, spesso presente nelle occasioni speciali, è perfetto con un buon calice di vino locale.

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Un'altra meraviglia da assaporare è la panzanella, un piatto estivo rinfrescante e colorato: un’insalata di pane raffermo, pomodori maturi, cipolle rosse e basilico, condita con olio extravergine di oliva e un tocco di aceto. È un piatto tipico che ogni famiglia personalizza a proprio gusto e che racconta la semplicità e l'ingegnosità della cucina contadina toscana, trasformando ingredienti umili in una pietanza speciale.

Quando è di stagione, le bruschette di cavolo nero rappresentano un altro esempio di come la cucina senese sappia valorizzare i prodotti locali. Protagonista anche di altri piatti tipici toscani, come la ribollita, il cavolo nero è noto per il suo sapore robusto: cotto e adagiato su fette di pane toscano tostato, viene condito con un filo di olio d'oliva e un pizzico di aglio.

Non possiamo dimenticare di citare i salumi, tra cui spicca il prosciutto di cinta senese, un'autentica eccellenza, ma anche capocollo e finocchiona, tipici della zona, perfetti da gustare con un bicchiere di Chianti.

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Tradizione a tavola: i primi piatti della cucina senese

Se gli antipasti ti hanno stuzzicato l’appetito, devi assolutamente continuare scegliendo uno dei tipici primi piatti, tra cui le pappardelle al cinghiale sono un piatto imperdibile. Questa pasta larga fatta in casa, condita con un ragù, è una vera specialità senese. Il cinghiale, tipico delle zone collinari toscane, viene marinato con vino rosso e spezie, conferendo al piatto un gusto unico e tradizionale.

Se non ami la carne, invece, ti suggeriamo la pappa al pomodoro: questo piatto estivo combina pane raffermo e pomodori freschi in una zuppa densa e saporita. Originariamente nato come modo per riutilizzare il pane vecchio, è oggi un simbolo della cucina povera toscana, proprio come lo è la ribollita, una zuppa di pane e verdure, che include cavolo nero e fagioli e che viene “ri-bollita” il giorno dopo la preparazione per esaltarne i sapori. Storicamente, questo piatto corposo e corroborante, permetteva di non sprecare nulla, trasformando ingredienti semplici in una delizia ricca e nutriente.

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I pici sono una pasta rustica tipica della zona senese. Fatti a mano, sono spessi e irregolari, e vengono spesso fatti all'aglione, con sugo di pomodoro fresco e, come dice il nome, aglio oppure conditi con un ragù di carne. Infine, gli gnudi, morbide polpette di ricotta e spinaci condite con burro e salvia, rappresentano un'opzione delicata e raffinata. Questi "ravioli senza pasta" sono un classico esempio di come la cucina toscana sappia esaltare gli ingredienti freschi e genuini.

I secondi piatti di Siena: sapori ricchi e storici

Se a Firenze è famoso il lampredotto, servito in un panino con salsa verde o piccante, a Siena è la trippa a conquistare i palati. Preparata con trippa di mucca o maiale tagliata in piccoli pezzi e cotta con salsiccia, pomodori, olio d’oliva e spezie, è un piatto sostanzioso e ricco di sapore. Talvolta può essere accompagnata da fagioli per arricchire ulteriormente il pasto. Solitamente servita come secondo piatto, può anche essere gustato come antipasto in porzioni ridotte.

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Il peposo è un altro classico toscano, la cui versione senese viene realizzata con carne di cinta senese, brasata lentamente con abbondante pepe nero, vino rosso e aromi come l’alloro e il rosmarino che viene fatta cuocere per diverse ore. Il risultato è un piatto dal sapore intenso e speziato, ideale per chi ama i sapori decisi. La faraona alla senese è un piatto che unisce la tenerezza della carne con una preparazione tradizionale che prevede l’uso di erbe aromatiche e vino bianco. Questa ricetta esalta il sapore delicato della carne, rendendola succulenta e perfetta per un pranzo o una cena speciale.

La tagliata di manzo è un must della cucina locale, un piatto semplice ma estremamente gustoso. Un pezzo di carne di alta qualità viene cotto alla griglia, affettato e condito con pepe nero, sale grosso e un giro di olio extravergine d’oliva. Spesso servita con contorni di patate o rucola e scaglie di grana, è un piatto che esalta la qualità della carne stessa. Se hai apprezzato le già citate pappardelle, amerai anche il cinghiale in umido, marinato per diverse ore e poi cotto lentamente con alloro, rosmarino, ginepro e altre spezie, assorbendo tutti i profumi e diventando tenero e saporito.

Panforte, ricciarelli e cantucci: ecco le dolcezze di Siena

Quando si tratta di dolci, Siena offre una selezione irresistibile di prelibatezze che raccontano la storia e la tradizione della città. I ricciarelli di Siena, riconosciuti con la Denominazione di Origine Protetta (Dop), sono biscotti a forma di rombo, morbidi e profumati. Realizzati con mandorle macinate, albumi d’uovo e zucchero a velo, i ricciarelli vantano una leggenda affascinante: si dice che siano stati creati da un pasticcere arabo alla corte di Carlo Magno e portati a Siena, dove divennero una delizia locale. Sono a base di mandorle anche i cantucci, che solitamente vengono accompagnati da un bicchierino di vin santo.

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Il panforte di Siena è un dolce medievale, una torta bassa realizzata con una miscela di frutta secca, spezie e miele. La leggenda narra che questo dolce nacque durante un assedio alla città, quando gli abitanti cercavano di sopravvivere con le scorte di cibo. Un gruppo di donne creò una torta nutriente con gli ingredienti a disposizione e pare che, da allora, il panforte è diventato il dolce natalizio tipico della città, e ancora oggi rappresenta una delizia da non perdere. Simile al panforte, il panpepato contiene miele, mandorle, nocciole e frutta candita, ma con un’aggiunta più generosa di spezie, soprattutto pepe nero (da cui il nome), che gli conferisce un gusto più piccante e aromatico.

Infine, i cavallucci, biscotti tradizionali a base di noci, miele, spezie e canditi, completano il quadro delle dolci specialità senesi. Questi biscotti rustici, dal sapore speziato e la consistenza morbida, prendono il nome dal primo luogo in cui si diffusero: nelle stazioni di posta, dove un tempo avveniva il cambio dei cavalli, i cavallai erano soliti consumare questi dolcetti e offrirli ai viaggiatori.

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Quello che i piatti non dicono
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