Niko Romito riceve il premio come Cuoco dell'Anno al Madrid Fusion, il più importante congresso enogastronomico del mondo dedicato agli chef. Il cuoco abruzzese premiato per la semplicità della sua cucina abbinata alla grande tecnica, temi principali dell'evento di quest'anno che si terrà nella capitale spagnola dal 13 al 15 gennaio.
Un altro importante riconoscimento per Niko Romito, Tre Stelle Michelin a Il Reale di Castel di Sangro. Questa volta si tratta del premio Cuoco dell’Anno per il Madrid Fusion, il congresso enogastronomico più importante del mondo. La manifestazione prevista nella capitale spagnola dal 13 al 15 gennaio presso la Fiera Ifema ha infatti deciso di assegnare al cuoco abruzzese il premio più ambito del congresso perché è “Il re dell’essenziale” e propone “Una cucina pura, assoluta, la cui chiave è l’equilibrio gustativo”: queste le motivazioni del Madrid Fusion.
Quest’anno la cucina italiana avrà grande spazio all’interno del congresso, sebbene i vincitori degli altri premi non siano stati ancora annunciati. Certa la presenza sul palco di Floriano Pellegrino e Isabella Potì, proprietario e chef di Bros’ a Lecce. Il congresso è storicamente a forti tinte ispaniche, tant’è che tra i finalisti dei premi come Cuoco emergente e Pasticcere emergente ci sono solo nomi iberici, quindi il premio a Romito assume ancora più importanza.
Autodidatta, in soli 7 anni ha raggiunto il traguardo delle Tre Stelle Michelin, entrando in un gruppo ristrettissimo di cuochi che hanno ottenuto questo riconoscimento senza aver frequentato un istituto alberghiero. Da anni presenza fissa al 50 Best, probabilmente la classifica di cuochi più importante al mondo, nonostante la retrocessione al 51esimo posto del 2019: per il 2020 è attesa una risalita nella graduatoria.
La cucina di Niko Romito è molto tecnica e coraggiosa (alcune preparazioni necessitano di intere giornate), ma i sapori sono eleganti, sottili ed è per questo che il Madrid Fusion ha deciso di premiarlo. Quest’anno il tema è “Cucina essenziale, la semplicità meditata”, sembra una descrizione precisa dello stile al Reale. Lo chef abruzzese succederà nel premio di Cuoco dell’Anno a nomi importantissimi come Sebastian Frank e Massimo Bottura.