Appello della Federazione italiana pubblici esercizi e Confcommercio. Commissioni abolite per pagamenti al di sotto dei 25 euro oppure niente più obbligo di ricevere pagamenti elettronici per piccoli importi.
Niente più obbligo del pos per i micropagamenti oppure commissioni azzerate per conti al di sotto dei 25 euro. È questa la richiesta avanzata da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Confcommercio; un appello a rappresentanza del mondo ristorativo italiano per la tutela degli imprenditori del settore. Una richiesta congiunta affinché le attività del comparto vengano sgravate dai tanto discussi costi di commissione, spinoso tema sul quale abbiamo anche dedicato un approfondimento apposito. Tutto, o quasi, inizia lo scorso 1 luglio, data a partire dalla quale è stato introdotto l'obbligo, per qualsiasi esercente, di accettare ogni somma tramite pagamento elettronico pena (su segnalazione del cliente) una contravvenzione pecuniaria di 30 euro, ai quali va aggiunto il 4% del valore della transazione negata.
"L’introduzione dell’obbligo di accettare la moneta elettronica anche per pagamenti minimi in cui il costo della transazione si mangia tutto il margine è una forzatura che non ha giustificazione né sul piano economico né su quello sociale" inizia così la nota firmata da Fipe e Confcommercio.
"Obbligare un esercente a dover incassare i 90 centesimi o l’euro di un caffè con la carta di credito – prosegue il comunicato – vuol dire costringerlo a lavorare in perdita senza considerare poi anche gli effetti di qualche disfunzione sul piano organizzativo". La richiesta poi è precisa: o si cancella l’obbligatorietà per gli esercenti di accettare bancomat e carte di credito per i pagamenti di piccolo importo oppure si eliminano le commissioni fino a somme di 25 euro. "Non si possono obbligare le imprese a lavorare in perdita" ha detto Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe-Confcommercio. Il tutto a seguito della decisione presa dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di esonerare i tabaccai dall'obbligo di accettare pagamenti elettronici per sigarette e valori bollati, sulla base di un evidente squilibrio tra costi e margini di guadagno.
Nel frattempo, comunque sia, sembra che a Milano si stiano trovando particolarmente bene con i pagamenti elettronici. Una pasticceria, infatti, da qualche settimana ha deciso di non accettare più contanti nei propri punti vendita, affidandosi esclusivamente al pos.