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19 Novembre 2021 15:00

“Niente più cibo nei supermercati”: i timori post pandemia degli italiani in uno studio

Italiani con il timore di rimanere senza scorte di cibo, più attenti alla sostenibilità alimentare ma ancora titubanti di tornare al ristorante. È quanto emerge da uno studio Coldiretti.

A cura di Alessandro Creta
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A causa dell’emergenza Covid un italiano su quattro teme che il cibo nei supermercati possa finire, in caso di nuovo lockdown. Al contempo la quasi totalità (9 intervistati su 10) si dice disposta a spendere di più per alimenti di qualità e sostenibili.

È la realtà, o meglio una delle realtà, emersa dall’ultimo studio condotto da Coldiretti e Censis. Si tratta della prima analisi post pandemia sulle abitudini alimentari degli italiani. Il 24% degli intervistati infatti teme che, nell’eventualità di un aggravarsi dell’emergenza sanitaria, gli scaffali della grande distribuzione possano rimanere vuoti.

Il rapporto firmato Coldiretti, presentato a Roma in occasione dell’inaugurazione del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, delinea una realtà chiara: la gente teme di rimanere senza i beni di prima necessità. Abbiamo ancora negli occhi le scene, quasi di delirio, che hanno caratterizzato le settimane iniziali del primo lockdown. Persone che prendevano d’assalto i supermercati, facendo scorte smisurate di alimenti al punto da saccheggiare lievito, prodotti per panificati e altri generi. Un saccheggio, ci ricordiamo, al quale sopravvissero solamente le penne lisce.

In caso di una “ricaduta” della situazione sanitaria un quarto degli italiani teme, in sostanza, di poter rimanere senza cibo: "…Per questo i cittadini chiedono sia potenziata e tutelata l'agricoltura nostrana nella quale vedono una garanzia per la fornitura regolare degli scaffali ma anche per la propria sicurezza”, sostiene Coliretti.

Italiani più sensibili allo spreco: basta food waste

Dalla pandemia però qualcosa l’abbiamo imparata, a quanto pare. L’analisi condotta dimostra come il 94% del campione interessato ora sia più sensibile agli sprechi, attento a non buttare nella spazzatura eventuali rimanenze alimentari. “L’attenzione a non gettare il cibo sembra rientrare tra le abitudini emergenziali destinate a rimanere – sottolineano Coldiretti e Censis – a partire dall'uso di portare la gavetta in ufficio, magari utilizzando gli avanzi della sera prima”.

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Emergenza Covid: c’è timore dei ristoranti

Supermercati e negozi a parte, una buona parte di intervistati (addirittura un terzo) ha ancora perplessità per quanto riguarda il ritorno al ristorante. Dallo studio Coldiretti-Censis emerge il timore di tornare nei locali per condividere un pasto con parenti o amici, nonostante vaccini e Green Pass. Con la risalita dei contagi, infatti, il 32% degli italiani nutre perplessità a riguardo, sebbene in questo caso sia necessario tracciare una distinzione demografica.

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La percentuale di titubanti scende al 18% tra i 18 e i 34 anni, l’impennata riguarda gli over 65. Un “senior” su due preferisce rimanere a casa. Il 38% degli intervistati stenta a tornare nelle sagre e il 45% ancora non vuole partecipare a degustazioni.

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Quello che i piatti non dicono
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