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Neole: la ricetta delle fragranti cialde abruzzesi cotte con il tradizionale “ferro”

Preparazione: 10 Min
Cottura: 15 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 15 pezzi
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A cura di Simona Ciampi
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ingredienti

UOVA medie
3
Zucchero
4 cucchiai
Olio extravergine di oliva
4 cucchiai
Farina 00
6 cucchiai
Limone biologico (scorza)
1
Ti serve inoltre
Olio (per lo stampo)
q.b.
Per accompagnare
Confettura o marmellata a piacere
q.b.

Le neole sono dei dolcetti tipici della tradizione abruzzese, conosciute anche come ferratelle nel pescarese, pizzelle nella zona di Chieti, nevole nel teramano e cancelle, cancellate, nel vicino Molise. Si tratta di cialdine sottili e profumate, simili per gusto ai waffle, cotte in un'apposita cialdiera detta "ferro" (in dialetto, lu ferre), storicamente portato in dote alle spose e personalizzato con la loro iniziale, che veniva quindi impressa su ogni neola.

La preparazione è semplicissima e prevede ingredienti spesso già presenti in casa: uova, zucchero, farina, la scorza grattugiata di un limone biologico e olio extravergine di oliva, da lavorare velocemente con una frusta a mano. La pastella liscia e omogenea viene quindi versata, un cucchiaio alla volta, nel ferro tradizionale, precedentemente unto con un goccino d'olio e lasciato scaldare per bene sulla fiamma del fornello: basterà appena un minuto di cottura per ottenere delle cialdine dorate e fragranti.

Una volta pronte, puoi servire le neole al naturale, spolverizzate con un po' di zucchero a velo, oppure accompagnarle a una confettura di uva fragola, marmellata, miele o creme spalmabili a tua scelta. Sono perfette per la colazione e la merenda di tutta la famiglia, e possono essere servite anche come dessert di fine pasto, insieme a una pallina di gelato artigianale o a un ciuffetto di panna montata.

In base alle tue preferenze, puoi conferire una consistenza più croccante, aumentando leggermente la dose di farina nell'impasto e rendendolo più denso. Inoltre, puoi aromatizzarlo con un bicchierino di anice, di grappa o di limoncello, oppure sostituire il limone con la scorza di un'arancia non trattata. Nel caso in cui tu non abbia a disposizione il ferro abruzzese, puoi impiegare tranquillamente una normale piastra per waffle o un padellino per crêpes.

Scopri come preparare le neole seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova altri deliziosi dolci abruzzesi, come i caggionetti, i soffioni, i celli ripieni e i bocconotti.

Come preparare le neole

Sguscia le 3 uova in una ciotola 1.

Grattugia la buccia di 1 limone biologico 2 e mescola velocemente con una frusta.

Aggiungi lo zucchero 3.

Sbatti il composto con la frusta per circa 2 minuti 4.

Unisci l'olio extravergine di oliva 5.

Incorpora la farina 6 e amalgama per bene gli ingredienti.

Dovrai ottenere una pastella densa, liscia e priva di grumi 7.

Ungi entrambi i lati del classico ferro abruzzese per neole con un goccino di olio 8.

Sistema il ferro su fiamma vivace e lascialo scaldare per 2-3 minuti, girandolo affinché tutta la superficie raggiunga la temperatura ottimale 9.

Appena il ferro risulterà ben caldo, versa un cucchiaio di pastella 10, quindi richiudilo e lascia cuocere la cialda per circa per circa 1 minuto, girando il ferro a metà del tempo. Aprilo e controlla la cottura: se necessario, fai cuocere qualche altro istante. La pastella si diffonderà su tutta la superficie e presenterà, una volta pronta, la classica decorazione. Ripeti l'operazione fino a terminare l'impasto e sistema man mano le cialdine cotte su un piatto da portata.

Servi le neole, spolverizzate di zucchero a velo o accompagnate da una confettura a tua scelta 11.

Consiglio

Non preoccuparti se la prima cialda non riesce alla perfezione: dopo pochi tentativi riuscirai a ottenere delle neole da manuale. Ricordati di ungere continuamente il ferro con l'olio e di tenerlo rovente, affinché la pastella non si attacchi.

Conservazione

Le neole si conservano a temperatura ambiente, ben chiuse in un contenitore ermetico, per 2 giorni al massimo. In alternativa, è possibile preparare la pastella con 1 giorno di anticipo e cuocere le cialdine appena prima del servizio.

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