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24 Settembre 2024 16:17

Nella città dell’Oktoberfest ha aperto un birrificio analcolico e sta andando molto bene

A Monaco di Baviera ha aperto un chiosco in una zona malfamata della città che vende solo bibite analcoliche (non solo birre). Grazie a questo lavoro il parco in cui sorge sta trovando nuova vita.

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Foto da Instagram

Nella città brassicola per eccellenza, quella che nell'immaginario collettivo associamo alle bionde, ovvero Monaco di Baviera, ha aperto un birrificio analcolico e lo ha fatto proprio in previsione dell'Oktoberfest. Questo biergarten analcolico si chiama Die Null, traducibile con "Lo zero", e serve ai clienti esclusivamente bevande analcoliche, quindi non solo birre. Ci sono succhi di frutta, cocktail e quant'altro. A pochi giorni dall'apertura l'esperimento sembra ben accolto dalla popolazione ed è una cosa molto positiva perché l'obiettivo degli imprenditori non è quello di intercettare una tendenza che premia sempre più le bevande a basso contenuto alcolico (non solo, almeno).

Un biergarten analcolico in un parco malfamato della città

L'Oktoberfest è una celebrazione della birra tedesca che attira milioni di visitatori da tutto il mondo. È un evento gioioso e ricco di tradizioni ma l'eccessivo consumo di alcol può portare a situazioni spiacevoli e pericolose. I flussi turistici a Monaco di Baviera sono sempre maggiori e durante la festa sono insostenibili anche a causa della birra.

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Foto da Instagram

Il Die Null ha così aperto a pochi passi dalla stazione ferroviaria della Capitale bavarese, in un parco che ha una terribile nomea a causa degli eccessi dei turisti e dei cittadini locali che non sanno controllarsi. Gli imprenditori hanno pensato di intercettare la tendenza di mercato e di provare a riqualificare una zona malfamata che negli ultimi 30 anni si è vista distrutta dall'alcol. I colleghi di Abendzeitung Muenchen sono andati a controllare proprio come sta andando quest'attività e si sono detti piacevolmente sorpresi. Fino alle 16:00 la zona è piena di drogati e alcolizzati, poi arrivano i titolari del posto con i propri dipendenti, aprono i battenti, mettono musica rilassante, puliscono la propria zona di competenza e le persone "indesiderate" si dileguano in maniera naturale. Nessuno infastidisce l'altro. I colleghi del Die Null in zona, perlopiù caffetterie, si dicono felicissimi perché ora non sono più soli a combattere questa battaglia. Il posto è popolato soprattutto da giovanissimi che finalmente possono bere birra senza che gli venga chiesto il documento ma ci sono anche molte famiglie e persone anziane.

Il giornale tedesco dice che i problemi ci sono ancora e che si sentono distintamente gli spacciatori a pochi passi dal furgone della vendita di birra, non a caso parte dei dipendenti del Die Null è composta da agenti di sicurezza però c'è una spilla di fiducia nel futuro della zona data, semplicemente, da un'attività commerciale.

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