Negroni e Negroni sbagliato sono due deliziose facce della stessa medaglia. Oggi ormai sono catalogati come due cocktail separati, ma originariamente, lo "sbagliato" era una variante del Negroni, che a sua volta è una variante dell'Americano che, a sua volta, è una variante del MiTo. Un gioco a incastri per due dei cocktail più buoni che ci siano.
Il Negroni e il Negroni sbagliato sono due dei cocktail più richiesti al mondo. Gustosi, eleganti, incontrano i gusti di una gran fetta di pubblico. La ricetta di questi due drink è abbastanza semplice, è importante ricordare solo dei piccoli accorgimenti qui e lì. Questi accorgimenti ce li spiega Vincenzo Pagliara, uno dei titolari del Laboratorio Folkloristico, cocktail bar di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli.
Il Negroni è un cocktail leggendario che ha varcato i confini dell’Italia e della storia. Nato a Firenze negli anni ’10, è oggi uno dei drink più famosi e bevuti al mondo. L'idea è stata del barman Fosco Scarselli che voleva allietare il Conte Camillo Negroni al Caffè Casoni. Il drink è stato un successo e ha conquistato intellettuali del calibro di Orson Wells e Ian Fleming che sovente hanno ordinato questo cocktail nel corso della propria vita.
La storia del Negroni è molto ingarbugliata e ci sono tantissime dissonanze sulle date e sugli stessi ingredienti: oggi si fa con gin, vermut e bitter ma, leggendo vecchie interviste di Scarselli, nei primi Negroni il gin non c'era. Questo drink nasce come un Americano, la cui unica variante è qualche goccia di amaro a vermut, soda e bitter. Probabilmente la ricetta è stata cambiata nel tempo, grazie alla diffusione del cocktail: era molto più facile trovare il gin fuori dall'Italia rispetto all'amaro che è un liquore "endemico" del nostro Paese.
I dubbi sul Negroni sbagliato invece non ci sono anche perché si tratta di un marchio registrato dal Bar basso di Milano, il locale che nel 1972 ha inventato il cocktail grazie al bartender Mirko Stocchetto. Differisce dal classico Negroni fiorentino per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il gin. Il drink diventa così più leggero grazie alla minore presenza alcolica. Ma come nasce il Negroni sbagliato? Nel 1972 un inciampo è diventato mito: durante la preparazione di un Negroni, Stocchetto prende per sbaglio (o per gioco) dai pozzetti frigo uno spumante invece del gin e nasce così lo "Sbagliato". Il cocktail-tormentone diventa croce e delizia del Bar basso e di tutta la "Milano da bere", servito nel bicchiere oversize con un grande cubo di ghiaccio. Ancora oggi questo drink è tra i più amati al mondo e nel corso dei suoi 49 anni di vita ha avuto numerosissimi omaggi dai migliori bar in circolazione.