A causa dei prezzi elevati di cozze e vongole a Natale vedremo più granchio blu sulle nostre tavole, o altri tipi di prodotti. L'unico prodotto a segnare un calo sono i lupini.
La situazione attuale del prezzo di vongole e ostriche è fortemente influenzata dall'invasione del granchio blu, un crostaceo alieno che sta devastando gli ecosistemi marini italiani e mettendo a dura prova il settore della pesca. Non è una novità, dati gli allarmi lanciati negli anni scorsi, ma sicuramente diventa più evidente nei periodi come le feste natalizie, quando questi molluschi sono più richiesti. Le tradizioni natalizie sarebbero dunque in evoluzione – forzata in questo caso – perché sulle nostre tavole si troveranno sempre più specie come il granchio blu e sempre meno molluschi allevati da noi come ostriche, cozze, vongole e così via.
Le vongole veraci sono uno dei prodotti più acquistati a Natale, perché al centro di usanze e ricette tipiche di alcuni giorni di festa, così come lo sono anche le cozze o le ostriche, forse più presenti nelle tavole del Nord Italia. Ma negli ultimi anni questi molluschi hanno subito un "attacco" indiscriminato da parte di specie aliene, fra cui la più celebre è il granchio blu: attenzione, è naturalmente la mano dell'uomo a creare il danno, non certo la natura di sua spontanea volontà. Dopo aver introdotto delle specie aliene nei nostri habitat marini, infatti, siamo dovuti correre ai ripari.
A causa dei danni causati dal granchio blu, la produzione di vongole e ostriche è diminuita drasticamente, portando a un aumento considerevole dei prezzi all'ingrosso: le vongole veraci sono ad esempio passate da 8-10 euro al kg nel 2022 a circa 18 euro al kg quest'anno (Dati Bmti, Borsa merci telematica italiana). Questo aumento si riflette inevitabilmente sui prezzi al dettaglio, rendendo questi prodotti meno accessibili per i consumatori. Le vongole sono le più colpite dall'invasione del granchio blu, che le preda in grandi quantità: di conseguenza, il prezzo delle vongole è aumentato in modo più significativo rispetto a quello delle ostriche. Nel frattempo, i pescatori stanno affrontando una situazione molto difficile, con perdite economiche significative: per far fronte alla richiesta abbiamo attinto ad allevamenti esteri, come quelli portoghesi e francesi.
Un altro prodotto molto richiesto sulle tavole natalizie sono le ostriche, che importiamo prevalentemente dalla Francia: la nostra produzione è pari a circa 200 tonnellate l'anno, mentre l'import è oltre il 90%, come dicevamo per lo più da allevamenti francesi. Le ostriche sono immesse sul mercato in fasce di prezzo diverse, a seconda della tipologia e del metodo di allevamento: la forbice di prezzi va infatti dai 4 euro al kg a oltre i 40 euro al kg, per esempio per quelle che vengono dal Delta del Po. Anche in questo caso, la presenza di specie aliene come il granchio blu ha creato diversi tipi di problemi, primo fra i quali la distruzione del novellame negli allevamenti, dove si utilizza la tecnica dei filari. I produttori sono costretti a riorganizzarsi utilizzando delle ceste sospese in modo da salvaguardare il prodotto dagli attacchi di queste specie.
L'unico prodotto che non ha subito grandi variazioni sono i lupini: al contrario, in questo caso i prezzi sono scesi del 10% in quest'ultimo anno, grazie a un'alta disponibilità soprattutto dal mar Adriatico, fissandosi all'ingrosso tra i 5 e gli 8 euro al kg a seconda della taglia. Il motivo è particolare: pare che le specie aliene abbiano più difficoltà ad attaccare i lupini, probabilmente per via della conformazione del loro guscio, rispetto a ostriche e vongole. "Pur non avendo ragioni scientifiche – ha spiegato all'Ansa Vadis Paesanti, produttore e vicepresidente Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna – la conformazione del guscio più spesso rispetto alle vongole allevate e il fatto che deve andare in mare a cercarle, li rende una preda più impegnativa. Inoltre le aree di pesca dei lupini sono meno infestate di granchi rispetto agli allevamenti"