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17 Dicembre 2024
9:00

Natale a Napoli: dove andare a mangiare il 25 dicembre per festeggiare con gusto

Il Natale a Napoli è magico, con tutta quella liturgia del presepe che è sempre presente tra i vicoli della città. Ma dove mangiare il 25 dicembre? Vediamo insieme i 7 menu dei 7 ristoranti che ci hanno convinto di più in città, evitando le trappole per turisti.

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Il pranzo di Natale è un rituale che a Napoli è diventato quasi macchiettistico: il pranzo del 25 dicembre è infatti solo la seconda tappa di un gran premio che comincia il 24 dicembre per il cenone della vigilia e, tra una pausa e l'altra, termina direttamente il 2 gennaio con gli avanzi di Capodanno. Ma quale modo migliore per celebrare le festività se non gustando i piatti tipici della tradizione partenopea in uno dei tanti ristoranti che la città offre? Napoli è una città che incanta con la sua storia, la sua arte e la sua cucina, è il luogo ideale per trascorrere un Natale indimenticabile, non a caso è una delle mete turistiche più assaltate d'Europa, soprattutto negli ultimi anni. Vediamo quindi i migliori ristoranti in cui passare il 25 dicembre 2024 a Napoli.

I migliori ristoranti per un pranzo di Natale a Napoli

Immagina un menu ricco di prelibatezze: la minestra maritata, il baccalà fritto, i paccheri con il l ragù, i friarielli, l'insalata di rinforzo e l'insalata russa Questi sono solo alcuni dei piatti che potrai trovare nelle tavole imbandite dei ristoranti napoletani a Natale. Ma quali sono i criteri per scegliere il ristorante perfetto? Oltre alla qualità del cibo, è importante considerare l'atmosfera, il servizio, la location e, naturalmente, il rapporto qualità-prezzo. Considerando che la maggior parte dei napoletani passa il Natale in casa, abbiamo pensato a dove suggeriremmo ad un turista di andare a mangiare il santo giorno, facendogli evitare i tanti ristoranti turistici (appunto) sparsi per la città. Consigliamo vivamente la prenotazione in ognuno di questi posti, anche con una certa celerità.

1. Mimì alla Ferrovia

Indirizzo: Via Alfonso D'Aragona, 19/21

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Ristorante storico della città, ormai sulla bocca di tutti grazie alla fama che sta raggiungendo il giovane chef Sasà Giugliano tra l'uso sapiente dei social e le varie ospitate televisive. Durante l'anno non è raro che trovarci tantissimi personaggi famosi, anche nella stessa sera, tra cantanti (Sting e Bono ultimamente), attori, sportivi di vario genere. Però, nonostante la fama, Mimì alla Ferrovia resta fedele a sé stesso: una tradizione ferrea anche se sempre più contaminata dalla visione dello chef e un servizio da vecchia osteria. Anche a Natale le cose non cambiano. Il menu è a 75 euro, vini esclusi, e prevede un antipasto da condividere a base di mozzarella con le papaccelle semi dry, il peperone ‘mbuttunato, il gattò di patate con salsicce, friarielli e provola, polpettine di manzo al ragù su ricotta al pepe nero e la pizza di scarole. Un primo a scelta tra minestra maritata, le candele alla genovese, la lardiata con pomodoro giallo, datterini confit e pecorino o i ravioli farciti con astice in salsa di pomodori del piennolo e bufala affumicata. Un secondo a scelta tra agnello al forno con patate e piselli, lo stracotto di manzo all'Aglianico con crema di patate al rosmarino, un trancio di pescato alla griglia con scarole, olive, capperi e barbabietola, o un baccalà al vapore con cavolfiore e papaccelle. Il menu termina con i dolci della tradizione. È disponibile anche un menu per i bambini a 45 euro.

2. Al 53

Indirizzo: P.za Dante, 53

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Il ristorante prende il nome dal numero civico: si trova a piazza Dante, una delle piazze principali di Napoli, punto di snodo tra i decumani e via Toledo. Campanello d'allarme per la folla? Assolutamente no, sia perché proprio il giorno di Natale in realtà la città è abbastanza vivibile visto che la maggior parte delle persone lo passa in casa, sia perché il ristorante è abbastanza defilato rispetto al traffico umano. Puoi vedere tutta la piazza senza essere disturbato dal turismo invadente. Qui si mangia bene, una trattoria tutta dedicata alla tradizione che si regge però su un servizio estremamente cordiale e attento, quasi sorprendente per quanta gentilezza si respira in questo posto pur non essendo troppo invadenti.

Il menu prevede un antipasto composto da minestra maritata, insalata di rinforzo, zuppa di scarole e fagioli, polpo all'insalata, seppie alla mediterranea con verdurine, calamarelle fritte. Il primo è a scelta tra i manfredi con ragù e ricotta oppure i paccheri allo scoglio. Secondo a scelta tra tris di carne al ragù o frittura di gamberi e calamari. Contorni a scelta tra patate al forno o insalata mista. Per finire, dolci della tradizione, amari, digestivi e caffè. Nel menu, al costo di 75 euro, bibite e coperto sono inclusi nel prezzo.

3. Michelasso

Indirizzo: Via Santa Brigida, 14/16

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Andiamo un po' più sul gourmet e infatti saliamo di prezzo: qui andiamo sui 120 euro a persona per il Natale 2024 in questo adorabile ristorante di via Santa Brigida, nei pressi della Galleria Umberto. Il ristorante è elegante ed esprime al meglio la tradizione rivisitata della cucina campana. Il menu di Natale è infatti in linea con questo loro modo di interpretare il mestiere. Il menu parte con la minestra maritata, il suo consommé e pane croccante come benvenuto per passare al casatiello, alla pizza fritta con ricotta al limone e alla torta di scarola. L'antipasto vero e proprio è un carciofo arrosto, la sua mayonese, mayonese al prezzemolo e salsa all'aglio dolce. Come primo c'è un cannellone ripieno di ragù napoletano, salsa di provola affumicata, mayo al basilico, olio al pomodoro e olio al basilico. Il secondo è un filetto alla Wellington con patate novelle fondenti. Passando ai dolci c'è un sorbetto al limone come pre-dessert e il "panettone 2.0" in chiusura prima dei classici mustacciuoli, roccocò e susamielli tradizionali.

4. ‘A figlia d' ‘o marenaro

Indirizzo: Via Foria, 180/182

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Uno dei templi del pesce a Napoli, partendo dalla tradizione del brodo di polpo fino ad arrivare all'immancabile zuppa di cozze. Assunta Pacifico, come di consueto, sceglie di non fare un menu natalizio e di vivere la giornata come nulla fosse: il menu è alla carta e non c'è alcun sovrapprezzo dato dalla festività. Un modo che la peperina titolare del ristorante, vera star dei social, ha per ringraziare i tanti avventori abituali anche a Natale. L'unica variabile è un piatto speciale del giorno ma è in base al pescato locale quindi non possiamo conoscerlo in anticipo. Qui la tradizione di mare la fa da padrona: segnaliamo anche una selezione di crudi degna di un ristorante stellato. Ovviamente avendo in menu astici, aragoste e crudité è difficile dare un prezzo indicativo perché puoi spendere 20 euro o 200 euro, sta in base a ciò che scegli.

5. RestaQmme

Indirizzo: Via Lucilio, 11

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Siamo nel salotto buono di Napoli, nel borgo di Santa Lucia, a due passi da Castel dell'Ovo. In questa "trattoria di charme" si respira classe ed eleganza grazie all'equilibrio ricercato dalla chef Magdalena Buczynska, polacca trapiantata a Napoli, che ha unito benissimo le sue culture (pur avendo un menu abbastanza sbilanciato verso la Campania). Nonostante l'aura gourmet del posto, che traspare anche da questa nostra descrizione, in realtà RestaQmme è molto più trattoria di quanto uno non si immagini. Elegante, senza dubbio, ma con anima popolana. Il menu di Natale lo conferma, a 65 euro bevande escluse. Si comincia con un panettone croccante al ragù e ricotta salata; si prosegue con una minestra maritata alle 27 verdure a foglia verde 4 brodi di carne e tarallo napoletano; per secondo c'è l'arrosto di Natale con castagne glassate, le patate di Robuchon e la torzella; per finire in dolcezza, il panettone fatto in casa dalla chef.

6. Antica Osteria Da Tonino

Indirizzo: Via Santa Teresa A Chiaia, 47

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Alle spalle dell'acquario dedicato ad Anton Dohrn, uno dei più importanti biologi marini della storia, si trova un ristorantino che era frequentato proprio dal famoso scienziato e anche da tanti altri celebri personaggi della Napoli di inizio Novecento. Questo ristorante è qui da sempre, pur con gestioni differenti, e tiene viva la tradizione napoletana di una volta. Per Natale ha preparato un menu classicissimo, al costo di 85 euro (compresa una bottiglia di vino ogni due persone). Gli antipasti sono insalata di rinforzo tortino di patate ripieno di provola affumicata, salame e prosciutto cotto con crema di pecorino romano; parmigiana di melanzane con ragù napoletano; fiori di zucca fritti ripieni di ricotta, provola, pepe e zest di limone. Un primo a scelta tra il risotto con funghi porcini, noci e provolone del monaco campano; la lasagna alla bolognese; gli gnocchi con pesto di fiori di zucca e vongole. Un secondo a scelta tra la braciola di vitellone al ragù napoletano con patate al forno; polpette con crema di zucchine, provolone del monaco e chips di zucchine fritte; filetto di spigola in crosta di patate e per finire il dessert della casa.

7. Ostaria Pignatelli

Indirizzo: Riviera di Chiaia, 216

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È diventata famosa al grande pubblico dopo aver vinto Quattro Ristoranti, da qualche mese è stata inserita anche nella prestigiosa Guida Michelin eppure Ostaria Pignatelli resta ciò che dice il nome: un'osteria. Sia durante l'anno, sia per questo Natale 2024, la tradizione la fa da padrona senza però fare compromessi con la qualità. Il menu di Natale costa 65 euro. Si parte dagli antipasti con bruschetta pomodorino fresco e origano; fiorilli (fiori di zucca) ripieni di ricotta, provola, mortadella e pistacchio; peperoni ripieni; parmigiana di melanzane; mozzarella di bufala; ma non manca la minestra maritata a centrotavola da condividere con i commensali. Il primo è una pappardella al ragù di cinghiale oppure una lasagnetta ai carciofi con besciamella, guanciale e provola. Per secondo c'è lo stracotto di guancia di vitello al vino rosso oppure agnello al forno con patate al forno e friarielli. Si conclude con i dolci della tradizione: pastiera napoletana, mustaccioli e cassatine.

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Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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