Sapore, consistenza e versatilità in cucina ne fanno un'eccellenza che lo distingue dalle tante altre varietà in commercio. Ecco perché il riso Vialone Nano Veronese è fra i preferiti degli chef.
In Italia abbiamo la fortuna di avere numerose varietà di riso, come Carnaroli, Arborio e Roma, per citare le più note, ognuna con caratteristiche particolari. Ma tra le tante, esiste una tipologia che spicca per le sue peculiarità: il Nano Vialone Veronese, che con i suoi chicchi di grandezza media che rilasciando amido, creano una cremosità tale da rendere speciale ogni piatto. Originario della fertile regione del Veneto, ha ottenuto la certificazione Igp. Scopriamo le peculiarità, la produzione e soprattutto gli usi in cucina del riso Vialone Nano Veronese Igp.
Nell'area della provincia di Verona, la pratica della risicoltura risale a tempi lontani: i primi documenti sono infatti datati intorno al XIII secolo, quando furono avviati significativi lavori per la creazione di risaie, attraverso il disboscamento e la bonifica del territorio. Fu presso la stazione sperimentale di risicoltura di Vercelli che si tentò un incrocio tra le due varietà Nano e Vialone. I risultati lasciarono soddisfatti i produttori e dal 1937 iniziò la coltivazione e la vendita che, pochi anni dopo, nel 1945, fu introdotta nella provincia di Verona assumendo l'attuale denominazione e che nel 1996 ha ottenuto la certificazione Igp.
Per mantenere la buona qualità del prodotto, una risaia deve essere coltivata non oltre i sei anni di fila, a cui seguono due anni di altre colture e le rese per ettaro sono limitate a un massimo di 8 tonnellate. Scarso l'uso di pesticidi, poiché le erbe infestanti vengono gestite attraverso pratiche agricole sostenibili, quali l'adeguato controllo dell'acqua e la lavorazione specifica del suolo. La semina avviene verso la fine di aprile, mentre la raccolta si svolge all’inizio dell’autunno.
Le trebbiatrici che entrano nelle risaie raccolgono e separano i chicchi dalle spighe e successivamente si procede all'essiccazione in locali appositi, con un umidità costante al 12,5%. Dopo la sbiancatura, che varia in base al grado di lavorazione desiderato, i chicchi vengono selezionati e confezionati. In commercio il Nano Vialone Veronese è disponibile nelle versioni bianco, semilavorato o semintegrale.
Questa tipologia di riso si distingue per le caratteristiche uniche dei suoi chicchi medio-corti e rotondi. Questa forma speciale li rende particolarmente adatti a incorporare condimenti e a rilasciare amido durante la cottura, facilitando la creazione di piatti con una consistenza cremosa eccezionale, ideale per risotti che richiedono una mantecatura perfetta. La qualità dei chicchi, combinata con un tempo di cottura relativamente breve, circa 13-15 minuti, e la capacità di mantenere una buona tenuta al dente, lo rende perfetto per piatti che mirano a un equilibrio tra cremosità e consistenza.
Un'altra peculiarità è l'uso esclusivo di acqua di sorgente nella sua coltivazione, che gli conferisce un gusto unico e un profilo aromatico distintivo.
Il Vialone Nano Veronese non solo è apprezzata solo per le sue qualità culinarie, ma offre anche numerosi benefici nutrizionali. Ricco di carboidrati complessi, fornisce energia a rilascio lento, ideale per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, contiene una modesta quantità di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come potassio e fosforo e contribuisce a una dieta equilibrata. La sua facile digeribilità lo rende adatto anche per chi ha sensibilità alimentari.
Coma abbiamo accennato il suo breve tempo di cottura, la particolare texture e un sapore distintivo, sono le caratteristiche che distinguono questo riso.
Il riso Vialone Nano Veronese vanta una versatilità che lo rende protagonista di numerose ricette tradizionali veronesi, dalla preparazione del celebre risotto all'isolana, ai risi e bisi, passando dal risotto al pesto, a quello con la zucca e gli asparagi, fino ad arrivare ai piatti più innovativi. Puoi provarlo anche nella ricetta di riso al bergamotto, quello alla pilota o al prezzemolo. La sua resistenza alla cottura e la capacità di assorbire i sapori lo hanno reso una scelta prediletta dagli chef di tutto il mondo, che lo utilizzano per creare piatti in cui il riso è il vero protagonista.