Maturano in piena estate, tra il mese di agosto e quello di settembre, e allo stato selvatico si raccolgono tra i boschi e nelle campagne: ecco le more di rovo, piccoli e deliziosi frutti di colore viola scuro, dal sapore dolce e dalla fragranza avvolgente. Ottimi da gustare freschi e al naturale, per apprezzarne tutte le qualità organolettiche, danno il meglio di sé quando utilizzate per dare vita a una pasticceria stagionale semplice e golosa. Scopriamo insieme proprietà, benefici e usi di questi straordinari frutti.
Le more sono il frutto del rovo, una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae, molto comune allo stato selvatico in Italia e coltivata in America settentrionale e nei paesi dell'est europeo. Maturano in piena estate e, allo stato selvatico, vengono raccolte nei boschi e nelle campagne tra il mese di agosto e quello di settembre, a seconda del clima; nel caso in cui decidiate di "andare per more", prestate particolare attenzione alle spine presenti sui rovi, evitando le strade più polverose e trafficate e preferendo un sottobosco distante dal centro abitato (per proteggere le mani, è sempre bene munirsi di guanti); la varietà coltivata, invece, non presenta spine.
Le more sono infruttescenze costituite da tante piccole drupe che, a maturità, diventano lucide e di colore viola brillante, e si caratterizzano per un sapore dolce e piacevolmente zuccherino; al contrario, quando non ancora a perfetta maturazione, sono di colore rossastro e hanno un gusto acidulo e leggermente astringente. Le varietà americane sono le più pregiate: tra queste la Black Satin, a frutto grosso ma molto deperibile, e la Thornfree, a maturazione tardiva.
Per assaporare appieno la loro fragranza intensa e gradevole, il modo migliore di consumarle è sicuramente fresche e al naturale, magari mescolate ad altri frutti e servite in una macedonia, oppure unite a yogurt, fiocchi di avena e frutta secca per una colazione sana ed energetica. Delicate e facilmente deperibili, vanno consumate in brevissimo tempo dal momento della raccolta e conservate comunque in frigorifero per massimo 2-3 giorni. Si deteriorano molto facilmente e, per questa ragione, nel caso in cui ne abbiate fatto incetta, potete sciacquarle per bene, tamponarle delicatamente con un foglio di carta assorbente da cucina e distribuirle in piccoli sacchetti di plastica adatti alla conservazione in freezer; in questo modo avrete sempre a disposizione, durante tutto l'anno, questi meravigliosi frutti. Potete anche decidere di realizzarne una golosa confettura da spalmare su fettine di pane caldo o fette biscottate.
Appartenente alla famiglia dei frutti cosiddetti "di bosco" o "di sottobosco", le more, proprio come i suoi "fratellini" (mirtilli, lamponi, fragoline, ribes…), non sono solo buone ma anche estremamente benefiche. Ricche di acqua (ne costituisce l'85 per cento) e povere di calorie (appena 42 ogni 100 grammi di prodotto), contengono zuccheri naturali, fibre vegetali, vitamine e sali minerali. Tra quest'ultimi, spiccano in particolare il potassio, il fosforo e il manganese; tra le vitamine, invece, ottimo il contenuto di vitamina C, vitamina B1, vitamina K e acido folico. Contengono, inoltre, sostanze preziose come la luteina e molti antociani e polifenoli, dal forte potere antiossidante.
All'interno delle more troviamo anche tanti piccoli semini duri che, non potendo essere scartati, vengono ingeriti con la parte morbida e polposa del frutto: meglio così perché anche questi si rivelano dei preziosi alleati per la salute, possedendo buone quantità di acidi grassi Omega -3 (acido alfa-linolenico) ed Omega -6 (acido linoleico). Disponibili sin dall'antichità nei boschi dell’Europa, dell’Asia e dell’America, da sempre ne se sfruttano le proprietà astringenti, digestive, antibatteriche e antinfiammatorie. Addirittura sia la medicina omeopatica sia quella naturale utilizzano ancora oggi, per produrre integratori, decotti e complessi vitaminici, diverse parti della pianta di rovo: radici, germogli, foglie e fiori.
Considerati dei veri e propri "superfrutti", le more – grazie alle loro caratteristiche nutraceutiche – si rivelano delle ottime alleate per il benessere sia del corpo sia della mente.
A piena maturazione, le more si caratterizzano per un gusto piacevolmente dolce e una fragranza intensa e irresistibile. Il modo migliore per preservare le sue eccezionali qualità organolettiche è quello di gustarle fresche e in tempi brevissimi rispetto al momento della raccolta; è possibile acquistarle in piccole vaschette pronte al consumo anche presso le frutterie o i supermercati. Il prezzo, che potrebbe sembrare alquanto elevato, è giustificato dal fatto che questi frutti vengono raccolti a mano e, che essendo particolarmente delicati e deperibili, necessitano di maggiore attenzione in tutte le fasi di produzione, manipolazione e distribuzione nei punti vendita.
Proprio come gli altri frutti cosiddetti "di bosco", le more vengono solitamente servite a fine pasto, abbinate ad altre varietà di frutta e condite con un po' di zucchero e succo di limone, oppure accompagnate a un ciuffetto di panna montata o una pallina di gelato alla crema; gustose e versatili, sono anche degli ottimi ingredienti per una pasticceria stagionale a un tempo raffinata e casalinga. Vengono utilizzate per confezionare tipiche crostate, torte e pie, per farcire barchette e tartellette, e per decorare cheesecake e dessert al cucchiaio. Danno origine anche a gustose confetture, gelatine e sciroppi e ancora gelati e sorbetti. Alcune varietà di prestano ad essere surgelate e possono anche essere essiccate o trasformate, a livello industriale, per la produzione di succhi e bevande.