Considerati un vero superfood per le loro numerose proprietà, i mirtilli sono recentemente entrati nella scena dei frutti più consumati, grazie al loro sapore delizioso e ai loro benefici. Ricchi di antiossidanti, vitamine e sali minerali, questi piccoli frutti a forma di bacche si caratterizzano per le sfumature del colore della buccia, che possono variare dal rosso al violaceo. Scopriamo insieme le caratteristiche principali, i benefici e i mille modi per utilizzarli in cucina.
Rossi, neri, blu, giganti: di mirtilli c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Sono tra i frutti più apprezzati dalle donne per le loro proprietà antiage e drenanti. Queste piccole bacche dalle proprietà straordinarie appartengono alla famiglia delle piante spontanee di Ericaceae, e al genere Vaccinium, un termine che deriva dal latino baccinium, che significa, appunto, bacca. I mirtilli sono frutti del sottobosco che crescono a grappoli sui cespugli di piccoli arbusti sempreverdi, molto diffusi nelle foreste Euroasiatiche e Nord-americane. In Italia i mirtilli si trovano principalmente sulle Alpi e sugli Appennini e la loro maturazione avviene nel mese di agosto. Si caratterizzano per le loro diverse dimensioni e varietà cromatiche, grazie alla elevata presenza delle antocianine, composti fenolici responsabili dei colori blu, rossi e violacei di fiori e alimenti.
Il loro sapore può variare da leggermente dolce ad aspro e sapido, a seconda della tipologia, e la superficie della bacca presenta spesso una lieve fioritura biancastra che funge da protezione. Per questo motivo è importante lavarli accuratamente prima di consumarli. La forma è piccola e tondeggiante, tipica di una bacca, con buccia sottile e lucida, che circonda una polpa semitrasparente che racchiude dei piccoli semi.
I mirtilli sono noti per la loro vasta gamma di sostanze fitochimiche, in particolare i flavonoidi, che li rendono dei veri superfood, capaci di contrastare diverse malattie e proteggere il nostro organismo dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo. Oltre alle mille declinazioni in cucina, i mirtilli sono largamente utilizzati nel settore farmaceutico e cosmetico.
Le proprietà benefiche dei mirtilli per il nostro organismo sono riconosciute fin dall’antichità. Le prime attestazioni storiche di questi frutti, infatti, sono contenute nelle Bucoliche di Virgilio. Riferimenti al mirtillo sono presenti anche nella celebre opera farmacologica e botanica "De Materia Medica" di Dioscoride Pedanio del 70 d.C., dove vengono brevemente citati come ottimo rimedio per contrastare la dissenteria. Questa caratteristica viene riconfermata nel corso del Medioevo anche nei "Discorsi di Pier Andrea Mattioli sull'opera di Dioscoride", dove si può leggere: "In Germania dove non nasce mirto, gli speziali usano una pianta chiamata da loro mirtillo. Le bacche, non dissimili dal ginepro, ma con succo, tingono filo e carta di azzurro. E le mangiano. In Toscana il tombolo di Orbetello ne ha in gran quantità e le donne usano le bacche per gli arrosti. Giova alle posteme, alle dissenterie e al mestruo superfluo". Anche in Nord America, dove sono largamente diffusi, esiste una ricca storia legata agli usi medicinali da parte degli indiani nativi americani, che lo utilizzavano per alleviare le infezioni alle vie urinarie e respiratorie.
Piccoli di dimensioni, ma con grandi proprietà nutrizionali: i mirtilli, infatti, sono ricchi di acqua, poveri di calorie (49 kcal ogni 100 grammi) e con un buon contenuto di fibre, cosa che li rende depurativi. Ricchi di sali minerali, soprattutto potassio, ma anche calcio e fosforo. Buono il quantitativo di vitamina C (15 mg ogni 100 grammi) ma anche di vitamina A e folati (vitamina B9). Limitato il quantitativo di carboidrati e proteine, mentre è del tutto assente il colesterolo.
La particolare concentrazione di acqua, fibre, sali minerali e vitamine rende i mirtilli preziosi alleati del nostro fisico. Ecco perché.
I mirtilli non sono tutti uguali, in natura ne esistono diverse tipologie. Il più diffuso è il Vaccinium myrtillus ovvero il mirtillo nero, tipico dell’Eurasia e diffuso in Italia sulle Alpi e sugli Appennini, dalla polpa dolce e succosa, da non confondere con il mirtillo gigante, Vaccinuim corymbosum, originario del Nord America, che produce grappoli di bacche di colore nero-azzurro, molto più grosse e profumate. Questa specie ha le stesse caratteristiche del mirtillo nero europeo con il vantaggio di essere più resistente alle temperature più rigide.
Al piccolo frutto dalla tonalità scura si aggiunge quello color rosso, il Vaccinium vitis-idaea, molto diffuso nell’Europa settentrionale, in Nord America e in Giappone. Viene utilizzato non solo dall’industria alimentare ma anche dalle case farmaceutiche, per le proprietà antiossidanti, antibatteriche e cosmetiche. Tra i mirtilli rossi più caratteristici troviamo il Cranberry (Ossicocco americano), varietà che cresce in abbondanza nelle zone paludose dell'America settentrionale, da cui si estrae il succo per il distillato con cui si prepara il celebre cocktail Cosmopolitan.
Sebbene si tratti di un frutto dalle mille proprietà benefiche, esistono lievi controindicazioni legate a un consumo eccessivo. Una scorpacciata di mirtilli potrebbe provocare disturbi intestinali come diarrea, mal di stomaco e nausea. Per questo motivo si consiglia di non eccedere oltre i 90 grammi al giorno, per fare scorta di tutti i benefici senza alcuna controindicazione.
Il consumo di mirtilli è invece sconsigliato a chi fa uso di farmaci anticoagulanti, con i quali gli estratti del mirtillo potrebbero interferire. Un uso prolungato delle foglie, attraverso gli estratti, può ridurre l’assorbimento del ferro. La presenza di ossalati, inoltre, li rende sconsigliabili a chi soffre di calcoli renali o alla cistifellea.
Ottimi da consumare freschi, accompagnati da un semplice velo di zucchero e qualche goccia di limone, i mirtilli sono l'ideale per una per una prima colazione sana e nutriente. In cucina si prestano a numerose preparazioni. In primis il succo, da preparare a casa o acquistare già pronto, perfetto come spuntino pomeridiano.
Per consumarli tutto l'anno e utilizzarli in seguito, basta farne una piccola scorta per preparare delle squisite marmellate. I mirtilli sono protagonisti di tante ricette dolci come cheesecake, pancake, ciambelle, crostate e creme; ma possono essere utilizzati anche per preparare delle salse da abbinare a carni o formaggi. In America, per il Giorno del Ringraziamento, c'è l'abitudine di preparare una salsa a base di mirtilli, da accompagnare al tradizionale tacchino, versione moderna.