L'iniziativa di un ristorante cinese a Milano a cui hanno partecipato Francesco Wu, referente di Confcommercio e Cristina Tajani, assessore del comune meneghino, per contrastare la psicosi da Covid -19. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che sabato 8 febbraio si recherà in via Paolo Sarpi per una colazione nel cuore della comunità cinese meneghina.
Un pranzo per esprimere vicinanza alla comunità cinese con il Comune di Milano. L’iniziativa è stata ideata dal ristorante Ramenamano di via Lomazzo, con Francesco Wu della Confcommercio meneghina: l'obiettivo è combattere la paura del virus. Il virus sta portando in Italia una vera e propria psicosi, con diversi episodi di atteggiamenti razzisti e xenofobi: a farne le spese nel nostro Paese sono i tanti cittadini cinesi o italo-cinesi immigrati in Italia nel corso degli anni, che hanno aperto negozi o ristoranti in tema.
A Milano la comunità cinese è ampissima, tanto che il cognome più diffuso del capoluogo è Hu, di chiara matrice asiatica, ma il settore ristorativo sta risentendo della paura del contagio. Per questo motivo la Confcommercio e l’assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, hanno partecipato ad un pranzo solidale in un ristorante cinese a Chinatown. L’invito è di “non lasciarsi prendere da preoccupazioni immotivate e irrazionali che penalizzano il tessuto economico di una parte della nostra città” spiega l’assessore a La Repubblica, perché “non c'è nessun rischio nel frequentare i ristoranti cinesi e non c'è nessun rischio per i bambini che frequentano scuole in classi miste. In ogni caso il nostro paese ha preso provvedimenti cautelativi, è stata appena dichiarata l'emergenza sanitaria per sei mesi, i cittadini possono stare tranquilli".
Al quotidiano diretto da Carlo Verdelli ha parlato anche Wu, referente per l’imprenditoria straniera, che ha raccontato dei tanti episodi razzisti che stanno colpendo la comunità asiatica a Milano come taxi che rifiutano turisti o semplici cittadini di discendenza orientale o addirittura bambini scherniti perché di famiglia cinese.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha preso particolarmente a cuore questi episodi discriminatori. A margine del punto stampa del comitato d’indirizzo della candidatura in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 ha parlato della psicosi: “Non vorrei ci fossero eccessivi allarmismi. A questo proposito, annuncio che la prossima colazione col sindaco la farò in via Paolo Sarpi per dare un segno di tranquillità”. La via in questione è nota come la Chinatown di Milano, punto di incontro di tanti orientali che trovano qui prodotti, ristoranti e negozi che rimandano alla Cina. Questa via è anche un’attrattiva irresistibile per tutti gli appassionati del Paese che ha dato i natali a Yao Ming. Il segnale del sindaco è molto importante per stemperare questo clima ostile.