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15 Marzo 2025 15:00

4 metodi per riscaldare la pasta avanzata e renderla di nuovo appetitosa

È avanzata la pasta? Niente paura, puoi tranquillamente riscaldarla a patto di conoscere i metodi giusti per farlo senza rovinarla, anzi rendendola ancora più appetitosa. Dal metodo in padella, il migliore per la pasta già condita, fino al forno a microonde, ecco come scaldare la pasta senza errori.

A cura di Martina De Angelis
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La pasta è buon in qualunque modo, anche riscaldata: anzi in alcuni casi il giorno dopo è ancora più buona, a patto però che sia scaldata alla perfezione. Riscaldare la pasta senza rovinarla ma rendendola altrettanto appetitosa di quando è stata appena cotta è una vera arte, per questo è importante che scegli il metodo giusto, che dipende dal tempo che hai a disposizione e anche dal tipo di ricetta che hai preparato, o meglio dal tipo di condimento. Ecco quali sono i metodi più efficaci per scaldare la pasta nel modo corretto e tutti i consigli da seguire per non commettere errori.

1. Pasta già condita: usa la padella

Pasta calamari e zucchine

Quando la pasta è avanzata già condita il metodo migliore per scaldarla è in padella, meglio ancora se si tratta di sughi a base di carne o di pesce. È una delle tecniche più semplici ma c’è una regola fondamentale che ti devi ricordare, ovvero quella di aggiungere un elemento grasso che aiuterà a riportarla in vita: vanno benissimo un filo d’olio extravergine d’oliva o una noce di burro, a seconda del tipo di sugo di cui si compone la ricetta. Inserisci l’elemento grasso in una padella antiaderente non troppo piccola e che riesca a contenere tutta la quantità di pasta che andrete a scaldare e dopo qualche secondo aggiungi la pasta e distribuiscila uniformemente. Importante anche la fiamma, che per non rovinare la pasta deve avere un’intensità media, non troppo alta per evitare che il condimento si attacchi o bruci.  Ricorda anche di non tenerla a lungo sul fuoco: bastano massimo 5 minuti, infatti quando il sugo comincia a "sciogliersi" e ammorbidirsi devi girare la pasta con un mestolo in legno per essere certo che il calore si sia distribuito uniformemente e poi servire subito.

2. Lasagne, cannelloni, crespelle: scegli il forno

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Quando si tratta di lasagne, cannelloni, crespelle e ogni tipo di pasta al forno il modo migliore per farla tornare come nuova è rimetterla dentro il forno; questo metodo vale anche per ridare nuova vita a quantità di pasta maggiori di una o due porzioni. Il primissimo passaggio che devi seguire, fondamentale per una buona riuscita del processo, è preriscaldare il forno a 180 °C per almeno 10 minuti. Una volta che è ben caldo è pronto ad accogliere la pasta, che devi sistemare in una teglia o un tegame apposito e poi riporre nel ripiano centrale del forno: su quello più basso rischiate di bruciare il fondo della pasta, su quello più alto otterrete una pasta fredda al centro e bruciata in superficie. Basta lasciare il tutto circa 10 minuti in modalità statica e, se vedi che si sta seccando troppo aggiungi un goccio di latte o della salsa al pomodoro a seconda del sugo con cui hai condito la pasta.

3. Si può usare il forno a microonde?

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La pasta è uno degli alimenti che puoi scaldare nel microonde (al contrario di altri che non dovresti mai inserire), ma ricorda che è adatto solo quando hai monoporzioni o porzioni piccole perché le dimensioni dell’elettrodomestico sono piuttosto ridotte. Per scaldare la pasta nel microonde procurati un contenitore adatto e non troppo profondo, in modo da ottenere una distribuzione del calore più uniforme possibile: l’altro problema del microonde, infatti, è che non cuoce in maniera uniforme, soprattutto i piatti di pasta con panna, formaggio o con salse i cui ingredienti tendono a separarsi. Ricorda di impostare l’elettrodomestico su una potenza medio-bassa e di non lasciare la pasta all’interno per più di 2-3 minuti, altrimenti con una potenza più forte e più tempo di riscaldamento diventerà molliccia; un altro modo di evitare questo rischio è di usare un contenitore con il coperchio che ha un’uscita di aria, che permetterà al vapore di uscire e alla pasta di mantenere la sua consistenza.

4. Pasta in bianco: non scaldarla ma cuocila di nuovo

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A volte può capitare che, invece di pasta già condita, ti avanzi pasta in bianco già cotta perché magari ne hai messa a cucinare in eccesso o perché il sugo non bastava. Cosa devi fare in questi casi, puoi riutilizzarla? Assolutamente sì, ma non devi scaldarla in questo caso, devi proprio cuocerla una seconda volta: inseriscila in una pentola piena di acqua non salata appena bolle e, per farlo, aiutati con un colino così da non doverla scolare una seconda volta. Lasciala a bagno tra i 30 secondi e 1 minuto al massimo (altrimenti otterresti di scuocerla e basta) e poi condiscila con il sugo fresco che hai appena preparato.

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