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30 Maggio 2024
12:30

Merce avariata al supermercato ma non scaduta: cosa fare in questi casi?

In questi casi puoi chiedere, scontrino alla mano, la sostituzione o il rimborso del prodotto perché i venditori sono responsabili, per legge, dei prodotti venduti.

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Ti è mai capitato di acquistare un prodotto alimentare che, una volta aperto a casa, si è rivelato muffo o con un sapore strano, indice di una cattiva conservazione o di scarsa qualità? Non parliamo di un prodotto scaduto ma di un alimento insospettabile all'atto dell'acquisto. Cosa fare in questi casi? Di chi è la responsabilità? Stando a quanto dichiarato dall'ufficio legale del Codacons "la legge al riguardo è molto chiara: i venditori sono responsabili nei confronti del cliente di qualsiasi difetto di conformità del prodotto acquistato e sono tenuti a garantire sempre la buona qualità di ciò che vendono ai consumatori". Vediamo tutte le mosse da fare in questi spiacevoli frangenti.

La responsabilità nella filiera alimentare

Per garantire la sicurezza alimentare delle persone tutti gli operatori del settore alimentare (ristoranti, pizzerie, bar o banalmente supermercati) sono tenuti a mettere in atto un sistema di autocontrollo basato sul protocollo HACCP, stabilito dalla normativa europea. Un processo documentato e facilmente accessibile alle autorità che permette di implementare un sistema di controllo interno all'azienda per prevenire la commercializzazione di cibo contaminato o avariato.

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Se ti ritrovi con un prodotto alimentare avariato, puoi innanzitutto richiedere al venditore la sua sostituzione o il rimborso. I venditori sono responsabili nei confronti dei clienti di qualsiasi difetto di conformità del prodotto acquistato e sono tenuti a garantire sempre la buona qualità di ciò che vendono (la cosiddetta garanzia legale citata dal Codacons). In linea teorica potresti addirittura segnalare il caso all'Asl di zona o ai carabinieri ma solo se hai il sospetto che l'intera partita del prodotto possa essere contaminata. Leggiamo infatti dal Codacons che è facoltà del cliente "scontrino alla mano, optare per la sostituzione del prodotto o la restituzione dei soldi spesi e quindi la risoluzione del contratto di acquisto. Inoltre ogni volta che si abbia il sospetto che possa essere avariata l’ intera partita di un bene è opportuno effettuare anche una segnalazione alla Asl di zona o ai carabinieri quando vi sia il sospetto di una sofisticazione alimentare".

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A cura di
Leonardo Ciccarelli
Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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