Ha una storia antica che risale ai Gonzaga, che lo offrivano a ospiti illustri. Oggi rappresenta un'eccellenza italiana, apprezzato per la sua bontà e la sua genuinità.
Alzi la mano chi almeno una volta, quando arriva il caldo, non prepara prosciutto e melone, il tradizionale antipasto estivo che mette in contrapposizione la dolcezza del frutto con la sapidità del salume. Tra le tante tipologie presenti in commercio oggi vogliamo soffermarci sul Melone mantovano Igp, un prodotto agricolo tipico della Lombardia orientale, che si distingue per le sue caratteristiche, la sua storia e il suo legame con il territorio. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo frutto delizioso e versatile, che può arricchire le tue tavole estive con gusto e salute.
Il melone mantovano ha origini antiche, che risalgono almeno al XV secolo, quando veniva coltivato nei giardini dei Gonzaga, la famiglia ducale che governava Mantova e i territori circostanti. Il frutto era apprezzato per il suo sapore dolce e rinfrescante e veniva consumato sia fresco che cotto, in zuppe, torte e conserve. Era anche un dono prezioso che i Gonzaga offrivano ai loro ospiti illustri, come il papa Giulio II o l’imperatore Carlo V.
Nel corso dei secoli, la coltivazione del melone si è diffusa in tutta la zona della Bassa padana, grazie alle condizioni climatiche e pedologiche favorevoli, fino ad acquisire una fama nazionale e internazionale, tanto da essere esportato in tutta Europa e anche negli Stati Uniti. Nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (Igp), che ne tutela la qualità e l’origine.
La zona di produzione del Melone Mantovano Igp comprende le province di Mantova, Cremona, Modena, Bologna e Ferrara. Si tratta di un territorio caratterizzato da un clima temperato-umido, con estati calde e inverni freddi, e da un terreno fertile e argilloso. Queste condizioni favoriscono lo sviluppo dei frutti, che raggiungono una pezzatura media di 800-2000 grammi e un diametro di 10-20 centimetri.
Le tecniche colturali di questa produzione sono basate sul rispetto dell’ambiente e della tradizione. Il melone viene seminato tra aprile e maggio, in piena terra o in serra. La raccolta, che avviene tra luglio e settembre, quando i frutti raggiungono il giusto grado di maturazione, è fatta rigorosamente a mano: il melone viene selezionato e confezionato secondo criteri di qualità e sicurezza, e sottoposto a cernita e bollinatura entro 24 ore dalla raccolta, direttamente in azienda o in strutture idonee.
Le caratteristiche organolettiche sono determinate da una serie di fattori, tra cui la varietà botanica, il grado di maturazione, le condizioni climatiche, le tecniche colturali e le modalità di conservazione. Il melone mantovano si presenta con un aspetto fresco e invitante, che varia a seconda della varietà botanica:
Entrambe le varietà hanno una polpa soda e succosa, di colore arancione o rossa per il cantalupo e di colore bianca o gialla per il retato. Il melone mantovano si distingue per il suo sapore dolce e aromatico, che può variare da fruttato a floreale a speziato. È anche ricco di sostanze benefiche, come il potassio, il sodio, la vitamina A, la vitamina C e i carotenoidi, che hanno effetti antiossidanti e protettivi per la salute.
Quando lo acquisti puoi trovarlo confezionato in cassette in legno o in materiale plastico. Nel caso di confezioni sigillate con più frutti (vassoi, cartoni e sacchetti), queste devono contenere meloni della stessa varietà e tipologia. Sappi inoltre che, qualora trovassi i meloni destinati alla IV gamma, ossia già sbucciati e tagliati in fette, questi sono stati raffreddati, tagliati e confezionati entro 24 ore dalla raccolta.
Avrai visto qualcuno “bussare” sul melone, nel tentativo di capire se è maturo. Spesso questa pratica non è consentita e allora per scegliere quale comprare dovrai accontentarti di osservare il colore e sentirne il profumo. Una volta a casa conservalo in luoghi freschi e asciutti, ma non a temperature inferiori ai 5° C in quanto lo sbalzo termico potrebbe influenzare negativamente la consistenza della polpa.
Il melone mantovano Igp è un frutto versatile e gustoso, che si presta a molteplici usi in cucina, può essere consumato fresco, come dessert, ad esempio preparando una cheesecake al melone o un semifreddo o come spuntino rinfrescante.
Può anche essere abbinato a salumi, formaggi, insalata di melone e gamberi, carpacci o tartare, creando dei contrasti di sapore e di consistenza interessanti. Infine puoi usarlo per preparare delle bevande dissetanti, come smoothie, centrifugati o cocktail, meloncello. Può infine essere cotto, in zuppe, torte o conserve, esaltando il suo aroma e la sua dolcezza.