Diversa per forma, dimensione e sapore, la Melanzana Rossa di Rotonda arriva dall'Africa, ma ha trovato in Basilicata il territorio ideale. Scopriamone le caratteristiche e il suo utilizzo in cucina.
A guardarla sembra un pomodoro per forma e colore, ma questi fattori esterni non sono le uniche cose a differenziarla dalle altre tipologie di melanzane: parliamo della Melanzana rossa di Rotonda Dop. Un prodotto dalla polpa bianca e carnosa, ma dal colore rosso striato di arancione (o verde se ancora poco matura): è piccante e gradevolmente amara sul finale. Un’altra sua peculiarità è che contiene un basso contenuto di acido clorogenico, responsabile del cambiamento di colore quando viene tagliata o esposta all'aria per un certo periodo di tempo. Diversamente dalle sue "sorelle" che tendono ad annerire subito dopo il taglio, quindi, questa mantiene la polpa bianca anche per molto tempo. Scopriamo dove viene prodotta e come usare in cucina la Melanzana rossa di Rotonda Dop.
Per scoprire le origini di questo prodotto bisogna spostarsi in Africa dove, durante il periodo del colonialismo molte famiglie di Rotonda, comune in provincia di Potenza, si trasferirono nei nuovi territori conquistati dal regime fascista alla ricerca di un lavoro.
Poco prima dello scoppio della guerra di Etiopia però, alcuni di questi tornarono in Italia portandosi dietro questa melanzana che aveva caratteristiche diverse da quelle con cui la conosciamo oggi. Si trattava, infatti, di un ortaggio allungato e senza le tipiche striature.
L'adattamento del seme con il territorio diede però origine a questo prodotto tondo e di colore rosso aranciato leggermente striato. Proprio per la forma e per il colore, nel dialetto locale questa melanzana ha preso il nome di merlingiana e pummadora.
Nel corso degli anni, il suo adattamento all’ambiente e alla terra di Rotonda ne ha favorito la diffusione sino a creare tratti distintivi esclusivi. C'è stato anche un periodo in cui il prodotto ha rischiato l’estinzione, ma grazie al lavoro di agricoltori e di enti istituzionali che ne hanno promosso il consumo e la coltivazione, non solo ha ripreso la sua attività commerciale, ma nel 2007 ha addirittura ottenuto il riconoscimento del marchio Dop.
Nota per il suo elevato potere antiossidante, capace di contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi e dell’invecchiamento cellulare, la melanzana Rossa è nota anche per le sue proprietà benefiche che contrastano i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
La melanzana rossa di Rotonda ha trovato nella zona del Parco nazionale del Pollino il suo ambiente ideale. Grazie alla posizione dei terreni, alla loro composizione e alla qualità delle acque di sorgente che nascono nel parco la melanzana nasce e prospera in modo perfetto. La zona di produzione interessa i comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore, in provincia di Potenza, nella regione Basilicata.
Le tecniche produttive non differiscono molto da quelle adottate per altre varietà: ciò che caratterizza questa coltura è la conservazione dei semi, che avviene nelle stesse bacche intere, “nzertate” ossia cucite in una sorta di collana e lasciate a essiccare sotto le tettoie, in maniera simile a quello dei peperoncini e dei pomodori.
In inverno i semi vengono messi in coltura protetta. Nella prima parte della primavera, poi, il terreno viene preparato con solcature in grado di accogliere le piantine alte 10-15 cm e con poche foglie, che vengono trapiantate nei mesi di maggio e giugno. La raccolta avviene a partire da luglio e si protrae fino a novembre e deve avvenire rigorosamente con l’ausilio di forbici, decidendo una piccola parte del peduncolo.
Quando ti rechi al mercato puoi trovare la Melanzana rossa di Rotonda Dop in contenitori di materiale di origine vegetale, di cartone, oppure in retine di plastica o altro materiale riciclabile e in questo caso il peso non può essere superiore a 1 kg. Come abbiamo già detto il tratto distintivo di questo ortaggio è la forma rotonda e il colore rosso, con qualche striatura di verde soprattutto a inizio stagione. Il suo peso si aggira intorno ai 200 grammi. La polpa carnosa e bianca ha la caratteristica di non diventare nera quando viene tagliata. Il suo profumo ricorda il fico d’India mentre al gusto è piccante, gradevolmente amara sul finale.
Una volta acquistata va mantenuta in frigorifero o in luogo fresco e asciutto. Tra le tante ricette che si possono fare vale sicuramente la pena di provare quelle trifolate, fatte a tortino o a cotoletta. Ma puoi provare anche la classica parmigiana, un millefoglie o le polpette. Ottime anche sottolio e sottaceto, vale la pena anche di assaggiarle indorate e fritte. Rispetto alle altre varietà si possono utilizzare anche le foglie, in maniera simile agli spinaci, perché risultano più tenere oltre che diverse nella forma e nelle dimensioni.