Nelle puntate 15 e 16 andate in onda il 30 gennaio ci sono state prove molto dure e affascinanti, su tutte sicuramente l'esterna a Villa Crespi, la casa di Antonino Cannavacciuolo. Gli eliminati sono Samuele e Alessia. A Katia l'ultima golden pin della stagione.
Una doppia puntata meno spumeggiante rispetto a quelle della settimana scorsa ma molto più emotivamente probante per i concorrenti e non solo: perfino Giorgio Locatelli si è commosso alla fine. L'esterna a Villa Crespi, il ristorante 3 Stelle Michelin di Cannavacciuolo, ha colpito un po' tutti sia per il primo approccio con una cucina professionale sia per i piatti visti. Lasciano MasterChef 14 i concorrenti Samuele e Alessia, sono loro gli eliminati di stasera. A Katia l'ultima golden pin della stagione. Vediamo insieme i dettagli degli episodi 15 e 16 andati in onda il 30 gennaio.
La prima puntata si apre con una serie di scambi (d'altronde siamo in periodo di fantacalcio): i tre giudici non hanno più la solita "formazione" e dicono ai concorrenti di scambiarsi e riscambiarsi di posto. Sotto la mistery box non trovano degli ingredienti ma trovano dei grembiuli: squadre casuali per un'esterna insolita, a Villa Crespi, casa di Antonino Cannavacciuolo. Abbiamo così due squadre da cinque elementi per la prima sfida della Top 10: la squadra rossa con Katia, Gianni (che ha vinto tutte le esterne), Franco, Alessia e Claudio (che ha perso tutte le esterne); la squadra blu è composta invece da Samuele, Mary, Simone, Jack e Anna.
L'esterna comincia con il racconto della storia di Antonino Cannavacciuolo:
"Parte tutto da un sogno, il sogno di fare qualcosa insieme a mia moglie Cinzia. Vi assicuro che è stato un percorso bello ma tanto impegnativo. Avevamo 23 anni e in questi 25 anni veramente ragà, c'è stata tanta tanta fatica, studio, precisione, voglia di farcela, paura di non farcela. Sono state delle montagne russe ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza le mie collaboratrici e i miei collaboratori che negli anni sono diventati una vera e propria famiglia".
I concorrenti hanno cucinato proprio per la brigata di sala e cucina di Villa Crespi: si sono riposati per una volta. La cucinata è stata fatta a staffetta: il capitano sempre in cucina, gli altri si sono alternati ogni 10 minuti. I capitani scelti sono stati Samuele per i blu e Katia per i rossi. I menu sono stati liberi ma dovevano avere come protagonista le animelle o il rombo, due ingredienti simbolo della cucina di Cannavacciuolo, a cui dovevano aggiungere obbligatoriamente la colatura d'alici, altro prodotto onnipresente a Villa Crespi. Per scegliere l'ingrediente i concorrenti hanno fatto un test a "tema Cannavacciuolo" vinto da Samuele che si prende il rombo, lasciando le animelle a Katia. Ogni squadra ha avuto a disposizione anche 10 minuti con Cannavacciuolo in cucina ma non come chef, come commis quindi sotto gli ordini dei due capitani. La brigata che vince cosa ottiene? Un degustazione gratuito a Villa Crespi, un bell'incentivo.
La prova è davvero spassosa soprattutto nel momento in cui un 3 Stelle Michelin si ritrova a prendere ordini da dei dilettanti. Cannavacciuolo sta al gioco e, come suo solito, è brillante e simpatico nel ruolo. Il piatto della squadra blu piace molto alle brigate di Villa Crespi anche se la colatura d'alici non si sente quasi. Anche l'animella della squadra rossa piace molto e, anche in questo caso, la colatura d'alici non si sente nonostante le indicazioni date dai giudici a inizio prova. Forse i concorrenti hanno avuto paura di usarla visto il suo sapore forte. La prova è stata molto combattuta e infatti il punteggio finale è stato di 7 a 8 ma a spuntarla sono stati i concorrenti della squadra rossa che ha fatto l'animella. Dobbiamo sottolineare la capacità di leadership di Katia, davvero impressionante e a suo agio nella posizione da head chef. Subito dopo la prova i concorrenti si sono seduti a tavola per assaggiare i piatti più famosi del giudice campano.
Prima del pressure, Cannavacciuolo fa i complimenti a entrambe le squadre ed è per questo che nessuna ha dominato sull'altra. La prova a eliminazione è divisa in due step ma vincere il primo non salva i concorrenti, hanno solo un vantaggio nel secondo step. Il tema della prova è il piccante, con cinque peperoncini con cinque gradi diversi nella scala di Scoville. La prova è proprio mettere in scala i diversi peperoncini, dal meno piccante al più piccante. I primi due a indovinare la scala hanno 45 minuti per cucinare nel secondo step, gli altri tre hanno solo 35 minuti. Samuele è il primo a indovinare la scala, Jack è il secondo. Nella seconda fase i concorrenti devono preparare un piatto che abbia come protagonista un piatto con cioccolato e peperoncino. Jack è il primo a salire in balconata con un piatto perfetto; seguono Mary e Anna che mostrano coraggio a detta dei giudici e tirano fuori grinta e sapienza.
Restano Samuele e Simone, che hanno fatto grossi errori evidenti anche da casa: Samuele è l'eliminato della quindicesima puntata di MasterChef. Il giovane aspirante cuoco ha fatto un'ottima stagione e scoppia in lacrime dopo il verdetto ma non sono lacrime tristi. Il 19enne ha il sorriso sul volto, mostrando grande maturità per la sua età. I giudici gli suggeriscono di continuare a cucinare una volta uscito dal programma, infondendo grande fiducia in Samuele che ribadisce di "avere la consapevolezza di voler fare questo nella vita".
Nella red mistery box della sedicesima puntata c'è in palio l'ultima golden pin della stagione 14. La prova prevede tutti ingredienti "duri", come l'uovo di struzzo, il king crab o il cocco per un piatto di pura creatività.
Le migliori sono state Anna (porta un piatto straordinario) e Katia, anche lei con un'ottima prova che infatti, a sorpresa, vince l'ultima golden pin anche se Barbieri aveva addirittura proposto una "doppia golden". Katia deve anche nominare il primo dei peggiori per il pressure: sceglie Gianni che ha fatto un piatto cattivo anche secondo altri concorrenti. Gli altri peggiori sono Alessia, Mary, Simone e Claudio (questi scelti dai giudici) ma non tutti vanno al pressure test perché "pur avendo sbagliato più di qualcosa, un progetto in testa ce l'aveva" e Cannavacciuolo salva Simone. Dopo 16 puntate Simone si evita una prova a eliminazione.
Il pressure test si concentra sui sensi, fondamentali per i cuochi. Tutti i sensi, non solo il gusto. I concorrenti hanno dovuto riconoscere gli ingredienti, quelli indovinati potevano essere usati per cucinare. La prova è stata complessa e ovviamente chi ha indovinato meno ingredienti, Alessia e Gianni, sono risultati i peggiori. La loro prova è stata pessima "ma uno dei due ha fatto degli errori più gravi": Alessia sbaglia di più, è lei l'eliminata dell'ultima puntata di stasera. Molto bravo Gianni che ha rincuorato l'avversaria durante tutta la prova con un atteggiamento da fratello maggiore. Locatelli è quasi commosso dall'eliminazione di Alessia, gli esce tutto l'istinto di papà fuori.