Tutta dedicata alla capacità di collaborare, metafora della vita in brigata, la settima serata di Masterchef Italia 9. Fra Mystery Box e Invention test cooperativi, l'esterna a Parma (cooperativa per definizione) e la "cucinata a specchio" con chef Locatelli, la serata è dominata dal triplete di Marisa, dalla bellezza del Teatro Regio e dal piacere di vedere un grande chef cucinare come fosse un ballerino che danza.
Una serata dedicata alla cooperazione in cucina, che ha mietuto vittime e svelato strategie vincenti, quella andata in onda ieri sera su SkyUno. La settima serata di Masterchef Italia 9 si apre infatti con una Mystery Box condivisa, in cui i concorrenti hanno a disposizione diversi ingredienti, alcuni dei quali molto particolari: suddivisi in coppie da due, devono mediare fra loro per dividersi gli ingredienti nella maniera più equilibrata possibile. Alcune coppie riescono nell'intento, in altre c'è uno dei due concorrenti che si adegua: ad ogni modo, al termine della prova i tre piatti migliori sono quelli di Anna Maria, Antonio e Marisa. Ed è proprio Marisa a vincere: non solo per il piatto, ma anche per aver avuto la capacità di lavorare con alcuni fra gli ingredienti più ostici della box, come liquirizia, animelle, colatura di alici.
Il vantaggio ottenuto da Marisa è di nuovo legato alla capacità di collaborare: sarà lei, infatti, a formare le coppie che dovranno lavorare insieme. Dopo aver cucinato due piatti diversi condividendo la stessa spesa, ora i concorrenti devono davvero cucinare insieme, sempre a coppie, ma con una spesa singola per ogni concorrente: l'obiettivo è fare un piatto in cui sia riconoscibile il vissuto di ognuno di loro e impiattare a quattro mani. Ma la vera sorpresa è la scelta di Marisa per se stessa: sceglie Maria Teresa, già ostracizzata dalla gran parte della masterclass a causa del suo modo di fare un po' spigoloso e parecchio diretto. Ma la concorrente è fra le più brave e Marisa lo sa: peccato che questo scateni una discussione accesa fra Marisa e Antonio, colpevole quest'ultimo di essersi prodotto in sonore risate su alcune parole dette da Marisa per motivare la sua scelta.
La prova parte dunque in un clima molto teso: la prima fondamentale operazione è immaginare cosa l'altro potrebbe prendere in dispensa. Alcune coppie però sono molto brave a collaborare sia durante la spesa che durante la prova e per loro la strada sembra spianata. È il caso in particolare di Giada e Nicolò, che prevedono benissimo la spesa dell'altro, ma anche di Davide e Vincenzo, che scoprono di trovarsi bene nel cucinare insieme.
A trionfare sono Marisa e Maria Teresa – com'era prevedibile – e a loro va il vantaggio di essere le capitane delle rispettive brigate nella prova in esterna. Le coppie peggiori, invece, sono quella di Milenys e Luciano, insieme a quella di Giulia e Francesca. Queste ultime si sono concentrate troppo sulla parte tecnica, mancando completamente la richiesta di cercare di sintetizzare i ricordi di due vite in un unico piatto. La tensione è altissima, ma le due concorrenti finiranno la puntata col grembiule nero: avranno dunque un'altra chance, andando direttamente al Pressure Test, senza fare la prova in esterna.
La seconda puntata si apre in uno scenario d'eccezione: siamo a Parma, capitale italiana della cultura 2020, cuore della Food Valley. Qui si fa il Parmigiano e il Prosciutto di Parma, ma anche specialità meno famose e altrettanto preziose come il Culatello di Zibello, il salame di Felino, la coppa, lo strolghino e molto altro ancora. La location è naturalmente il Teatro Regio, dove si svolge una prova d'orchestra: al termine, i 50 elementi dell'orchestra cittadina "La Toscanini" dovranno essere sfamati dai concorrenti di Masterchef.
Ogni brigata ha il compito di cucinare due portate dello stesso menù: la brigata blu cucinerà antipasto e secondo, mentre alla brigata rossa sono affidati primo e dolce. Le due capitane devono nuovamente negoziare per accordarsi sul menù e sui i membri della squadra da scegliere. Marisa sceglie il menù blu e rinuncia così alla possibilità di scegliere: o meglio, sarà Maria Teresa a non lasciargliela. La farmacista deve dunque cucinare un antipasto creativo a base di culatello reale e un secondo che prevede cotechino, erbazzone e crescenza. Maria Teresa, invece, dovrà cucinare insieme alla sua squadra dei tortelloni ripieni di ricotta con ragù di prosciutto di Parma e una torta tagliolina, una torta preparata appunto con pasta fresca formato tagliolini tipica delle campagne locali, accompagnata da una salsa inglese. Con Marisa vanno Luciano, Vincenzo, Davide e Nicolò; con Maria Teresa, che ha il vantaggio di poter scegliere, Antonio, Milenys, Anna Maria e Giada.
A trionfare, fra momenti di vera crisi e le difficoltà di Marisa a guidare una brigata di caratteri "importanti", è la squadra blu, con grande delusione della rossa, che pensava di aver vinto anche per una grave mancanza commessa dagli avversari: un pezzo di filo del cotechino lasciato in un piatto. Al Pressure test, la squadra rossa incontrerà anche le due concorrenti in grembiule nero, più agguerrite che mai. Marisa, invece, si aggiudica un rarissimo "triplete".
La "cucinata a specchio" è la protagonista del Pressure Test: una prova che da qualche anno viene riproposta spesso. Sicuramente emozionante per gli spettatori, non lo è altrettanto per i concorrenti, che devono seguire chef Locatelli nella preparazione di una ricetta "live". Petto di faraona ripieno, con carote glassate, salsa al Madeira e crostini di pane con fegatini: una ricetta buona, ma che deve essere anche bella da vedere, da cucinare su ritmi serratissimi. A trionfare è Francesca, che riesce a stare davvero dietro a Locatelli e finisce qualche secondo dopo: la segue a ruota Giulia, per la soddisfazione dello chef che la sponsorizza, che sale con lei in balconata. Le prove peggiori sono quelle di Giada e Anna Maria: è questa a dover lasciare la cucina di Masterchef, con un po' di delusione date le sue ultime prove, ma con la consapevolezza di essere cambiata per sempre.