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10 Dicembre 2024 13:58

MasterChef Italia 14, tutte le novità: dalla formula “all in” al blind test

Dal 12 dicembre arriva la 14esima edizione di MasterChef, con tante novità raccontate proprio dai giudici. Una nuova formula "all in" nel Live cooking, il misterioso ospite a sorpresa e molto altro ancora: ecco tutto quello che è cambiato rispetto alla scorsa edizione.

A cura di Redazione Cucina
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Arrivati alla 14esima edizione, a MasterChef Italia si cambia tutto: o meglio si rivoluziona, come amano dire gli chef. L'edizione 2024 del cooking show più amato di tutti i tempi andrà in onda dal 12 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now: tante le novità di quest'anno, come annunciato dalla produzione. "All in" al live cooking, blind test e un ingresso misterioso che affiancherà i tre chef nelle scelte iniziali. Ma anche tante esterne in luoghi meravigliosi del nostro Paese e una serata speciale dedicata a Gualtiero Marchesi.

Le novità di MasterChef 14

Dopo 13 edizioni MasterChef Italia, cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, si rinnova, perché cambiare significa evolversi e introdurre nuove sfide. "Il cambiamento del sistema ci ha colti di sorpresa perché adesso tutto può succedere, però ha dato una svolta al programma, i concorrenti sono molto più impegnati e concentrati, stanno sul pezzo di più rispetto a prima dati i tempi – ha spiegato Bruno Barbieri – Chi è che avrebbe immaginato l'eliminazione su una Mystery box?". Ed è proprio sulle novità che si è concentrata la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione: ecco quali sono.

Partiamo agli ingressi: al Live cooking si potrà scegliere di optare per la formula "all in", ovvero chiedere 10 minuti in più e giocarsi il tutto per tutto davanti ai giudici. Se non si ottengono tutti sì si torna a casa. "Nell'all in di quest'anno ha pianto 10 volte" ha detto chef Cannavacciuolo parlando del collega Giorgio Locatelli, che risponde: "Be' sì, sono un po' emotivo. È mi ha fatto soffrire, perché in 10 minuti ti giochi tutto". Chi non otterrà 3 sì nella formula classica dei Live cooking sarà sottoposto a delle sfide, ma con un blind test, ovvero un assaggio alla cieca da parte dei giudici. A parlare sarà dunque solo il piatto.

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Tante le prove in esterna, in posti particolarmente affascinati e diversi fra loro come la Laguna di Marano, il Mart di Rovereto, il Quattro Passi, ristorante 3 stelle Michelin di Nerano, Costiera Amalfitana. Vari anche gli ospiti, dai più importanti cuochi di casa nostra agli chef internazionali, tra cui Davide Oldani, Andrea Berton e Franco Pepe, Hélène Darroze, Pía León, Amanda Eriksson, Rasmus Munk. E soprattutto una "sorpresa": un altro giudice affiancherà i tre di casa alle selezioni. Chi sarà, lo scopriremo nella prima puntata.

Ma cosa è cambiato dopo 13 anni di MasterChef Italia? "La fisionomia dei concorrenti è cambiata molto.  Se penso alle prime edizioni – ha spiegato chef Barbieri – il cambiamento è stato incredibile. Oggi la gente sa cosa'è la materia prima, cosa sono i prodotti, da dove arrivano, MasterChef ha fatto questo, ha fatto evolvere il mondo della gastronomia in modo incredibile. Ci ha dato la possibilità di raccontarlo in modo diverso, far capire alle persone che mangiare non è solo riempirsi la pancia, ma dietro ci sono delle storie, delle persone che producono e lavorano per anni dentro le cucine".

"Sicuramente è cresciuto il mondo della cucina, basta vedere le classifiche delle guide internazionali, prima gli italiani nell'Olimpo erano 5 o 6, oggi sonouna ventina – ha sottolineato chef Cannavacciuolo – Anche la passione per la cucina è andata oltre ai pochi fedeli, sono cresciuti i cuochi, è cresciuto il pubblico, anche i giornalisti stanno crescendo, ce ne sono molto che sono molto più informati di una volta".

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Gualtiero Marchesi, una fonte d'ispirazione contemporanea

Un momento speciale è previsto durante questa edizione per omaggiare il maestro Gualtiero Marchesi. "Gualtiero Marchesi è stato uno dei primi chef a dimostrare l'importanza della cucina italiana nel mondo – ha raccontato Locatelli –  mentre prima era una cenerentola al seguito della cucina francese. Abbiamo avuto suoi discepoli, abbiamo collaborato con l'accademia, con i nipoti…Certi piatti hanno già 30 anni, eppure erano molto attuali".

Non solo un cuoco, il capostipite della cucina italiana, ma anche un grande formatore. La formazione, infatti, è l'aspetto che esalta di più i giudici, rispetto al lavoro nelle cucine: "La cosa più bella è avere il tempo di passare le esperienze ai giovani, cosa che in cucina è un po' limitata dati i tempi, questa apertura invece per noi è enorme, soprattutto quando andiamo in giro, la formazione è cruciale".

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Tutto lo spirito dei tre chef

Ma cos'è che fa arrabbiare di più gli chef durante le puntate? "A me fa arrabbiare quando qualcuno si presenta per esempio con un risotto – ha sottolineato lo chef Barbieri – sai che ci sono dei tempi, perché avventurarsi così? Il risotto lo fai durante l'edizione, ma se devi giocarti tutto arrivare con un risotto è un disastro. Ci sono anche i tempi televisivi da rispettare oltretutto".

"Quello fa partire il neurone è quando vedi qualcuno che arriva con un piatto stampato, cioè che non gli appartiene – ha aggiunto Locatelli – Va bene ispirarsi ai piatti degli altri ma c'i deve essere un livello di sincerità e di interpretazione". "I piatti senz'anima – è infine la risposta di Cannavacciuolo – Quando presentano un piatto e non sanno nulla degli ingredienti. E la cosa più grave per un cuoco: conoscere un ingrediente, perché è nato, la sua provenienza, questa è la magia della cucina, tu metti qualcosa nel piatto, un racconto".

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Gli chef, in questi anni, hanno sviluppato un rapporto personale molto stretto: "Tra di noi non c'è competizione, siamo tre persone con tre caratteri diversi. Antonino per esempio lo sfrutto come analista – ha spiegato Barbieri- arrivo, mi libero, mi aiuta, mi sfogo. Giorgio ci serve per mettersi in mezzo, con il suo aplomb inglese organizza tutto, tiene tutto sotto controllo. Noi ci sentiamo anche fuori da MasterChef". E finfine, una battuta: "Tutti pensiamo che il migliore è Antonino", è la "provocazione" di Locatelli. "No ma tu lo pensi davvero", ha risposto come sempre sagacemente Cannavacciuolo. La nuova edizione parte giovedì 12 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now.

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Quello che i piatti non dicono
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