Eleonora Riso vince Masterchef Italia 13. Cameriera livornese di 27 anni, si porta a casa 100 mila euro, un corso di cucina all'Alma e la possibilità di scrivere un libro di ricette.
La vincitrice di Masterchef Italia 13 è Eleonora Riso, giovane cameriera livornese che ha conquistato giudici e telespettatori. Tra le preferite del pubblico fin dal primo giorno, ha colpito le persone con il suo modo di fare, assolutamente unico. Bellissimo il messaggio finale di Michela: per tutta la stagione è stata la "cattiva" e alla fine si è complimentata con Eleonora in maniera genuina. "Alla fine chi vince lo ha meritato" dice nel confessionale prima di abbracciare la livornese e dirle un semplice ma efficace "ti voglio bene". Da sempre è stata la protetta di Antonino Cannavacciuolo che ha condiviso con lei molti passaggi toccanti in questa tredicesima edizione. Alla fine il suo menu è stato quello più convincente anche per Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri: mai come in questa edizione i tre sono apparsi uniti nella scelta del premiato. Eleonora si guadagna 100 mila euro, un corso di cucina all'Alma e la possibilità di scrivere un libro di ricette.
La prima prova parte dal concetto di kintsugi: il kintsugi (金継ぎ, letteralmente "riparare con l'oro") è un'antica tecnica di restauro giapponese che consiste nel riparare oggetti in ceramica rotti usando lacche miscelate a polveri di metalli preziosi, come oro e argento, da inserire tra le crepe o plasmandoli nella forma del pezzo mancante.
Protagonista della prova d'esordio è Andreas Caminada, chef svizzero con 3 Stelle Michelin. Gli aspiranti chef hanno dovuto preparare un piatto con gli ingredienti che più li hanno messi in difficoltà durante il percorso della trasmissione. I 4 finalisti hanno infatti dovuto "riparare" a degli errori fatti nelle puntate precedenti: "l'oro" del kintsugi è sostituito da ingredienti provenienti direttamente dallo Schloss Schauenstein a Fürstenau di Caminada.
La prova è stata ben gestita da tutti ma Sara ha fatto degli errori molto gravi (le squame lasciate sul sugarello). I migliori sono stati Antonio ed Eleonora ma a vincere la prova è proprio quest'ultima: la concorrente livornese diventa così la prima concorrente ufficiale della finale di Masterchef Italia13.
Per decidere gli altri due finalisti i tre concorrenti rimasti hanno dovuto replicare un piatto dello chef Caminada: quaglia e barbabietola andato a Sara, salmerino affumicato e cotto lentamente con latticello ed erba cipollina andato ad Antonio, per gli chef di media difficoltà ma sia per Eleonora sia per Antonio il più difficile, infine una lucioperca con jalapeño e cetriolo andato a Michela. Le scelte sono state fatte da Eleonora. Anche in questa seconda prova i tre aspiranti cuochi si sono comportati benissimo tant'è che Cannavacciuolo fa i complimenti ai concorrenti già prima degli assaggi per come hanno lavorato.
Vince la prova Antonio che diventa il secondo finalista di Masterchef 13, l'ultima giacca va invece a Michela tra la sorpresa generale perché ha avuto varie bacchettate per l'utilizzo del sale. Sara Bellinzona arriva quindi al quarto posto: "La ragazza de primo banco, quella brava a scuola che fa copiare gli altri", così come la descrive Antonino Cannavacciuolo.
La finale a tre segue il solito canovaccio: in studio arrivano amici, parenti e tutti i concorrenti dell'edizione. I finalisti portano il loro menu degustazione:
Michela è la prima a servire il piatto, un antipasto a base di pesce di lago immediatamente bocciato dagli chef: presentazione banale, pesce stracotto. Barbieri trova addirittura una lisca. Poi c'è la volta di Antonio con le lumache in chiara ispirazione ai piatti di Mauro Uliassi: presentazione minimale e tanto colore; manca l'acidità secondo Locatelli e Barbieri ma la valutazione di Antonio è migliore di quella di Michela. Chiude gli antipasti Eleonora con un piatto minuscolo perché lo presenta come amuse-bouche: vuole divertire e infatti sotto il foglio di riso c'è lo zucchero scoppiettante, quasi frizzante. All'antipasto sono avanti Eleonora e Antonio.
Il primo piatto parte invece da Antonio con dei bottoni di carne e pesce: grande fondo di agnello per Barbieri, complimenti per l'idea da Locatelli, c'è qualche problemino sul ripieno ma "il piatto è un buon piatto" anche secondo Cannavacciuolo. La seconda a chiamare il pass è Eleonora con dei ravioli a vapore con chiusura xiao mai, di ispirazione cinese. Un omaggio al fiume, sia della Cina sia del suo passato. Anche qui c'è un problemino sul ripieno ma impiattamento e bilanciamento dei sapori sono molto apprezzati dai tre giudici. Chiude la tornata Michela con dei tortelli che si ispirano ai fiori di loto: colore fortissimo, quasi fucsia, sicuramente d'impatto. Omaggio a Carlo Cracco con il tuorlo fritto da spaccare per emulsionare tutto insieme: ai giudici piace moltissimo e Michela si rifà dei dubbi dell'antipasto.
Anche il secondo parte dal menu di Antonio con un elogio a un'eccellenza del Mediterraneo: l'astice blu. Impiattamento semplice e minimale, cottura perfetta del crostaceo ma nel complesso non convince tantissimo la triade. Michela è la seconda a uscire con un carré d'agnello in crosta d'erbe che ricorda molto i boschi della sua terra. Anche in questo caso vediamo una cottura perfetta. Il piatto è armonioso per Locatelli che lo preferisce all'astice. Chiude Eleonora con un impiattamento estremamente giapponese: minimale e pulito. L'anguilla in doppia cottura, laccata sulla griglia con salsa teriyaki e aceto di riso: piatto buono ma "ci metto un però" dice Barbieri. L'anguilla è apprezzata maggiormente da Cannavacciuolo e Locatelli.
Michela è invece la prima a servire il dessert con uno strudeldestrutturato che ricorda la cucina dei primi 2000: il suo "arrivo a casa", così come si chiama il piatto. Dolce buono, apprezzato da tutti e tre giudici: "Michela chiude in bellezza" dice Cannavacciuolo. Il secondo è Antonio che porta una semisfera molto golosa all'aspetto: è una fusione tra una cassata e un torrone con mandorle e pistacchi, due dolci simbolo della Sicilia. La semisfera si spacca alla perfezione ma manca un po' di salsa secondo Locatelli che comunque apprezza la tecnica utilizzata dal geometra emigrato in Germania. Chiude la puntata Eleonora, sfinita dalla prova: un mochicon crema bavarese accompagnato da un bubble tea, l'unica che ha portato anche una bevanda. Dolce apprezzato da tutti e tre giudici con Cannavacciuolo che si lecca perfino le dita.
"Una cosa è certa, avete rispettato il primo comandamento di un cuoco: far felici i clienti e noi siamo felici", così dice Bruno Barbieri che si complimenta con tutti i concorrenti. I tre giudici fanno poi un discorso molto toccante a tutti e tre finalisti prima della solita pausa scenica che annuncia il vincitore della tredicesima edizione di Masterchef Italia. A trionfare è la simpatica e pazzerella Eleonora Riso che ha conquistato tutti con la sua genuinità fin dal primo giorno.