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10 Settembre 2020 11:29

Marianna Vitale è la miglior chef donna per la Michelin: la storia e l’impegno nel sociale

Marianna Vitale è la miglior chef donna 2020 per la Guida Michelin. Il premio della Guida Rossa va alla cuoca napoletana con lo sguardo da scugnizza che ha messo Quarto sulla cartina dell'alta cucina. Non solo una grande professionista: encomiabile il suo lavoro nel sociale per supportare i ragazzi meno fortunati.

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Marianna Vitale è la miglior chef donna del 2020 per la Guida Michelin. La prestigiosa Guida Rossa ha deciso di conferire l’ambito premio alla cuoca del Ristorante Sud a Quarto, in provincia di Napoli.

Chi è Marianna Vitale, miglior chef donna del 2020

Classe 1980, nata a Napoli e cresciuta a Porta Capuana, fin da bambina avrebbe voluto fare la cuoca ma il percorso è stato tutt’altro che lineare. Comincia a spadellare da piccola, seguendo l’esempio della nonna prima e del papà poi, che di professione faceva proprio il cuoco. Spesso la Vitale dice di lui che "vent’anni fa preparava pietanze ancora oggi attualissime".

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A 13 anni comunica ai genitori la propria scelta: vuole andare all’alberghiero. La mamma però non è d’accordo, negli anni ‘90 l’alberghiero è ancora visto con sospetto, soprattutto per una ragazza, e così vira verso studi classici. Si appassiona alla letteratura, affascinata dalla cultura iberica si iscrive con successo all’università laureandosi in Lingua e Letteratura spagnola. Comincia così a lavorare come guida turistica, illustrando agli stranieri le meraviglie dei Decumani e di San Gregorio Armeno, in una lingua che per i napoletani è così familiare, anche se straniera.

La passione c’è, è evidente in ogni cosa che fa Marianna Vitale, ma nel 2008 decide di cambiare la sua vita e realizzare i sogni che aveva da bambina: sulla propria strada incontra Lino Scarallo, chef di Palazzo Petrucci. Ci resta solo un anno perché, nel frattempo, sposa Pino Esposito e insieme decidono di creare un’oasi a Quarto, nel cuore dei Campi Flegrei.

Sud apre nel maggio 2009 e dopo soli due anni la Guida Michelin la premia con l’ambita Stella: ma, prima della Rossa si è accorta di lei Il Sole 24 Ore che la premia come chef emergente dell’anno. Alla premiazione della Michelin avrebbe detto che il riconoscimento è "del tutto inaspettato" ma non è così, non può esserlo: in quei due anni a Quarto c’è stato un viavai di appassionati di cucina in pellegrinaggio al santuario della Vitale. Persone che dagli angoli più remoti della Penisola giungono nella cittadina da 40 mila abitanti che funge da camera di decompressione tra Napoli Nord e il golfo di Pozzuoli, sconosciuta ai più. Quarto grazie a Marianna Vitale non è stata più vista come città di passaggio, ma come punto finale di un viaggio esattamente come si fa con Santiago de Compostela; solo che al posto della romanica cattedrale dedicata a San Giacomo troviamo il Ristorante Sud.

Iconica la sua partecipazione a Masterchef mentre è incinta di suo figlio, in cui mostra a un pubblico vastissimo la sua incredibile zuppa di pesce e verdure, una combinazione quasi alchemica di oltre 50 ingredienti perfettamente bilanciati. La zuppa è uno dei punti fermi del menu di Sud, uno dei piatti più iconici della chef così come il viaggio nel tempo del ragù che Pino Esposito, sommelier e maître del locale, offre ai commensali come benvenuto.

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Nel 2015 arriva il riconoscimento di Miglior Cuoca d’Italia per Identità Golose e per la Guida dell’Espresso e proprio a Identità dice che "Vorrei celebrare i Campi Flegrei in un posto più grande e più degno. Dovessi anche metterci 10 anni". Da quel premio sono passati 5 anni, sta riuscendo nel suo intento? Decisamente sì.

L’impegno di Marianna Vitale nel sociale

Lo scorso anno insieme a tanti colleghi stellati come Francesco Apreda, e con personaggi dello spettacolo come Pupi Avati, ha organizzato una serie di cene in vista di Natale nelle carceri di tutta Italia. Marianna Vitale si è dedicata alla prigione di Aversa, in provincia di Caserta, e alla conferenza stampa di presentazione ha detto delle parole molto forti: "Costruire una comunità umana più giusta che getta le basi per un ponte di pace".

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Questo ponte ha deciso di renderlo stabile perché alla vigilia del suo quarantesimo compleanno ha annunciato un’importante iniziativa: "Tra un’ora è il mio compleanno ed è già arrivato il primo regalo. Sarà un anno di lavoro felice, di scommesse vinte e di sogni che troveranno riparo. Perché da una cucina non hai bisogno di scappare e perché un ristorante è anche una casa".

A cosa si riferisce? Alla Fondazione "Centro Educativo Diocesano Regina Pacis": Marianna Vitale ha deciso di aprire una scuola di formazione culinaria per i ragazzi che escono dal carcere di Nisida, per quelli che scappano dalla guerra, per quelli che non hanno una casa e per tutti coloro che hanno voglia d'imparare, di formarsi, di migliorare professionalmente. La scuola aprirà un centro di formazione accessibile a tutti grazie al cuore e al talento della chef partenopea.

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