Una dieta con poca (o meglio, senza) carne è più sostenibile non solo per il nostro Pianeta, ma anche per il nostro portafoglio. Uno studio evidenzia un importante risparmio derivato dall’alimentazione vegetale.
Secondo un recente studio inglese una dieta vegetale, priva di prodotti di origine animale, oltre a fare bene sarebbe anche più conveniente rispetto a quella "tradizionale". Chi l’ha detto che la buona e sana alimentazione debba essere per forza dispendiosa? Dove sta scritto che bisogna spendere un sacco di soldi per una dieta corretta e sostenibile non solo per noi, ma anche per il Pianeta?
Lancet, rivista scientifica e medica inglese, con uno studio dedicato ha dimostrato che mangiare bene, sano e sostenibile costi meno di quanto molta gente non pensi. Il presupposto sul quale poggia l’analisi di Lancet è l’eliminazione (o la drastica riduzione) del consumo di carne a favore di alimenti vegetali. Stando alla pubblicazione britannica togliendo dalla nostra dieta alimenti di origine animale (quindi anche pesce) a sorridere non sarebbe solamente il nostro organismo ma anche il portafoglio, con un risparmio non indifferente rispetto alle attuali abitudini alimentari a base invece di carne.
Il punto di partenza dello studio è un dato ormai incontestabile: se le persone riuscissero a “convertirsi” a diete sane e sostenibili, le risorse naturali del Pianeta non verrebbero più gravate come lo sono ora, e inoltre si avrebbe un importante calo di mortalità legata alla cattiva alimentazione. Ma è possibile sostenere tale dieta “green” senza spendere una fortuna? Domanda lecita del consumatore medio restio a modificare le sue abitudini cibarie.
“… Pertanto, abbiamo mirato a stimare i costi di diete sane e sostenibili in tutto il mondo” ha comunicato Lancet, analizzando come nei Paesi a reddito alto e medio-alto la carne corrisponda al 32%-43% dei costi dell’alimentazione. Questo senza contare gli sprechi alimentari, e le cure mediche rese necessarie da una cattiva dieta. Il risparmio, secondo la rivista inglese, oscillerebbe tra il 22 e il 34% in caso di adozione di una dieta vegetale e sostenibile.
Fatto sta che in Europa si mangia meno carne. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da ProVeg International (organizzazione operante nel campo del cambiamento del sistema alimentare) e Innova Maket Insight (società specializzata nel settore alimentare e nella cura della persona). Su più di 7500 intervistati (distribuiti in 10 Paesi dell’Unione Europea) oltre il 46% ha ammesso di aver ridotto il consumo di carne, mentre un buon 40% ha dichiarato di aver intenzione di farlo nel prossimo futuro.
Non solo la carne interessata da questo “taglio”: circa un terzo dei consumatori interpellati ha anche ammesso di voler diminuire l’assunzione di prodotti lattiero-caseari. Un calo che va di pari passo con la crescita dell’industria alimentare a base vegetale, negli ultimi due anni protagonista di un segno "più" attestatosi vicino al 50%.