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6 Settembre 2022 12:42

Mangiare per strada nei centri storici: in quali città è vietato? Rischi e sanzioni

In quali città vige il divieto di bivacco? In quali centri non si può sostare per le vie, mangiando qualcosa di veloce o bevendo un drink? A Roma multa a un turista per essersi seduto sui gradini di una fontana. Divieti analoghi a Venezia, Firenze ma non solo. Tutto per preservare il decoro urbano.

A cura di Alessandro Creta
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Pochi giorni fa un turista è stato multato a Roma per aver mangiato seduto su un monumento. Per la precisione, sui gradini della fontana di Madonna dei Monti. Un pasto decisamente indigesto, e di sicuro caro, per un cittadino statunitense che, sorpreso a consumare il suo gelato sulla fontana dei Catecumeni nel cuore della Capitale, si è visto recapitare una salata sanzione da 450 euro. Una sorpresa non di certo gradita per il turista, ignaro evidentemente del divieto di mangiare seduti sui monumenti storici della Città Eterna.

E siccome in questo ultimo lasso di estate i ritardatari delle ferie potrebbero visitare le città d'arte italiane, offriamo un veloce recap di alcuni centri in cui è proibito stazionare e mangiare nei pressi monumenti o per le vie dei centri storici. Tutto ruota attorno al cosiddetto divieto di bivacco.

Cos'è il divieto di bivacco

Negli ultimi anni in tante città, in particolar modo quelle d'arte, è stato istituito il cosiddetto divieto di bivacco. Che cosa si intende con questo termine? Come riporta anche il sito di Parlare Civile per bivacco ci si riferisce al "… sostare o sistemarsi in un luogo, anche coperto, di più persone insieme in modo provvisorio, disordinato e non comodo", più in generale significa "sostare provvisoriamente" e tante ordinanze anti bivacco sono state attuate per tutelare il decoro cittadino, in particolar modo nei centri storici o nelle vie più affollate e turistiche delle città.

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Per questo motivo sostare, per esempio, sui gradini di una chiesa o di una fontana, mangiando magari un panino o bevendo una birra, in varie parti d'Italia è proibito. E il turista americano multato a Roma, suo malgrado, è solo l'ultima "vittima" di queste ordinanze. Più nello specifico, però, quali sono le principali città italiane in cui si rischia una sanzione come quella inflitta l'altro giorno nella Capitale?

Decoro urbano: dove si rischiano sanzioni

Il turista statunitense in visita a Roma è solo l'ultimo a essere caduto nella morsa a tutela del decoro urbano. La sanzione è arrivata per essersi seduto sui gradini di una fontana dello storico quartiere capitolino, non rispondendo in un primo momento agli agenti che lo stavano intimando ad alzarsi.

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Attenzione massima quindi per chi si trova a Roma: meglio non sostare nei pressi dei monumenti per mangiare un panino, uno snack veloce o bere una birra: c'è il rischio di ricordare questa esperienza più per un'eventuale sanzione che per aver apprezzato la bellezza della Città Eterna.

Analogamente anche a Venezia vige il divieto di mangiare e bere in alcune strade della Serenissima. Da tempo sulla Laguna esiste un'ordinanza che permette a turisti e cittadini, in particolari zone della città, di poter mangiare solamente in bar o ristoranti. Come viene specificato anche sul sito del Comune, al fine di preservare il decoro urbano sono vietati alcuni comportamenti tra i quali, per l'appunto, mangiare o bere seduti a terra. "… Non sederti né sdraiarti a terra, su rive e fondamenta, monumenti, ponti, gradini, vere da pozzo, passerelle per l’acqua alta", pena una sanzione da 100 a 200 euro, oltre al Daspo urbano (l'allontanamento dal luogo in cui viene commesso il fatto). Vietato, inoltre, anche dare cibo a gabbiani o colombi: la sanzione in questo caso oscilla tra i 25 e i 500 euro.

Divieto di bivacco anche in quel di Firenze all'interno del più ampio progetto Sicurezza al Centro, inerente nello specifico le zone di Piazza della Repubblica, via Por Santa Maria, Ponte Vecchio, Mercato Nuovo, Calimala, piazza Signoria, via Calzaiuoli, piazza Duomo, via Roma.

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Ordinanza anti bivacchi anche a Moncalieri, con un'ammenda fino a 300 euro, così come a Noto. Il Comune siciliano con un'ordinanza dello scorso luglio ha fatto divieto di bivacco, campeggio e accampamento "… fuori da aree espressamente dedicate". Stesso discorso per Lucca, dove il Sindaco alla fine di agosto ha firmato una legge per contrastare il bivacco "in aree pubbliche e in quelle soggette a uso pubblico o a pubblico passaggio", come si legge sul sito del Municipio toscano. Fino al prossimo 28 settembre anche a Siena sarà in vigore una legge analoga a tutela del decoro urbano, nello specifico nell’area fuori Porta San Marco. A Potenza fino al 30 settembre è stato fatto divieto, dalle 20,30 alle 3, di “consumare sul posto” bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nel centro storico cittadino, fatta eccezione per "… gli esercizi commerciali autorizzati alla somministrazione e vendita di bevande alcoliche e nelle aree autorizzate di pertinenza degli stessi (dehors)".

Ci sono, in tutta Italia, altre città più o meno grandi in cui vigono ordinanze del genere. Il nostro consiglio, per evitare spiacevoli sorprese, è informarsi in via preventiva sull'esistenza di norme anti bivacco o sul sito del Comune oppure prestando attenzione a segnali o cartelli di avviso, in particolar modo nei centri storici. Per sicurezza, comunque, meglio non sostare a ridosso di monumenti, tantomeno sedersi su gradini di chiese o fontane, nemmeno per mangiare o bere qualcosa di veloce. I vigili urbani, a notarvi, potrebbero essere più veloci di voi.

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