Mangiare male costa: ogni italiano per le spese sanitarie paga 289 euro in più all’anno

Mangiare male ci costa circa 300 euro in più all’anno: a sostenerlo è uno studio presentato al ministero della Salute, intitolato “Malattie, cibo e salute” e realizzato dalla Fondazione Aletheia. Siamo abituati a pensare che sia il "cibo sano" – dove con sano si intende fresco, stagionale e prodotto come metodi e additivi che non danneggino la salute – a costare di più e invece non è così: secondo la ricerca, infatti, c'è una chiara correlazione tra diete sbilanciate sui prodotti dannosi, insorgenza di malattie e incremento dei costi economico-sociali. Dieta e stile di vita scorretti, dunque, non pesano solo sulla salute, ma anche sul portafogli.

Perché mangiare male costa molto: lo studio di Aletheia

Secondo quanto rileva lo studio – realizzato con il patrocinio del Ministero della Salute – le patologie legate a uno stile di vita scorretto e a un'alimentazione sbilanciata fanno lievitare i costi sanitari, generano anche una contrazione annua del Pil europeo del 3,3%. Il costo dell’aumento del sovrappeso legato a stili nutrizionali errati rappresenta il 9% della spesa sanitaria nazionale: su ogni italiano pesa quindi un costo extra" di 289 euro l'anno.

Il tasso di obesità – spesso legato al consumo di alimenti ultra processati – in Italia non è dei più critici: nel 2023 la quota della popolazione di maggiore età con peso in eccesso era meno della metà, il 46,4%. Non si tratta di un dato ottimo ma neanche disastroso: il problema è che negli ultimi venti anni c’è stato un aumento del 7,1% delle persone in sovrappeso e del 36,4% di quelle obese. È il diabete la patologia che è aumentata in modo più deciso: negli ultimi 20 anni l’incidenza ha subito un rialzo del 65%.

La dieta mediterranea come arma contro diabete e obesità

"La Dieta mediterranea rappresenta un elemento cardine per la salute dei cittadini – ha spiegato Claudio Franceschi, professore emerito di immunologia all’Università di Bologna tra gli autori della ricerca – poiché ha una serie di effetti favorevoli sulla composizione corporea, lo stato infiammatorio cronico caratteristico dell’invecchiamento e anche su tutta una serie di parametri cognitivi". Quello della dieta mediterranea è infatti un modello unico e prezioso non solo per la nostra salute ma anche per quella dell'intero pianeta: è da poco stata incoronata, per il settimo anno consecutivo, come migliore al mondo. Risulta essere infatti il regime alimentare più semplice da seguire e anche quello più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico. La soluzione esiste, sta a noi volerla applicare.