Mangiare in bianco quando si sta male è utile? Il buon vecchio rimedio della nonna funziona? Il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci aiuta a sfatare questo falso mito e ci spiega cosa fare in caso di problemi intestinali per alleviare i sintomi.
Mangiare in bianco quando si sta male è utile? Il buon vecchio rimedio della nonna funziona? Spesso una dieta in bianco è uno dei primi consigli che si sentono in famiglia per superare delle gastroenteriti o favorire il processo di guarigione. Ma perché? Il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci aiuta a sfatare questo falso mito e ci spiega cosa fare in caso di problemi intestinali per alleviare i sintomi: l'importanza di rimanere idratati, i cibi da preferire e quelli da evitare.
La dieta in bianco è un retaggio culturale che ci portiamo dietro da molti anni, addirittura già nel Medioevo per curare alcuni malanni si consigliava di mangiare riso in bianco, cioè senza aggiungere niente se non un filo d’olio o del burro come condimento, oppure pollo bollito, mele cotte e poco altro.
Ma oltre al fatto che non ci sono prove scientifiche a sostegno non è proprio raccomandabile questo tipo di alimentazione.Prendiamo il classico piatto di riso con olio e con al massimo l’aggiunta di una spolverata di formaggio sopra, questo è un piatto incompleto e sbilanciato, in genere troppo ricco di grassi, carboidrati e povero di proteine e micronutrienti essenziali utili per il processo di guarigione.
Una volta consultato il medico, la miglior strategia è quella di seguire una dieta con cibi non troppo pesanti e difficili da digerire, non per forza in bianco, e quindi evitare condimenti troppo grassi o elaborati, via salumi, insaccati ma anche cibi ricchi di spezie.
Meglio evitare la salsa di pomodoro con la nostra pasta che potrebbe irritare l’esofago, e preferire verdure cotte digeribili come ad esempio zucchine o zucca, magari seguendo la stagionalità. E mi raccomando non abbondare con burro e olio.
Cosa molto importante è cercare di rimanere idratati in quanto le infezioni intestinali tendono a far perdere molti liquidi, quindi bere acqua o mangiare frutta, ma evitare quelle bevande che possono irritare il tratto gastrointestinale come caffè, alcol o bevande troppo acide.
Ed infine attenzione a non eccedere con le fibre che possono causare gonfiore intestinale, i legumi rimandiamoli a quando staremo meglio come anche verdure fibrose come carciofi, cavoli, spinaci o insalata.
Proponiamo un cambio di nome, non più “dieta in bianco” ma “dieta digeribile”, ok suona male ma almeno si intuisce meglio lo scopo.