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4 Aprile 2024 10:45

Mangiare cioccolato (di qualità) potrebbe aiutare a prevenire l’Alzheimer

Secondo lo studio dell'Università cinese di Zhengzhou, la teobromina, contenuta nel cacao e dunque anche nel cioccolato, è in grado di allontanare patologie neurodegenerative e non solo.

A cura di Redazione Cucina
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Gioiscano gli amanti del cioccolato: anche se non è una novità che il cacao contenga diverse sostanze benefiche, le ricerche sul legame fra il suo consumo e la prevenzione di alcune patol0gie aumentano. L'ultima è stata condotta dall'Università cinese di Zhengzhou, provincia di Henan, e pubblicata sul Journal of Functional Foods: secondo i risultati dello studio una sostanza chimica chiamata teobromina presente nelle fave di cacao, e quindi anche nel cioccolato, potrebbe aiutare a proteggere il cervello dall'insorgere dell’Alzheimer.

Cos'è la teobromina e perché fa bene

Sappiamo che il cacao apporta diversi benefici: è ricco di sostanze antiossidanti ed elementi che concorrono a regolare l'umore, migliorare il ritmo sonno-veglia, così come la concentrazione, la memoria e l'appetito. Questi benefici si ritrovano anche nel cioccolato, in particolare quello fondente e di alta qualità. Contiene diverse sostanze tra cui caffeina e teofillina, stimolanti ed energizzanti naturali, è una buona fonte di sali minerali e polifenoli, essenziali per la circolazione sanguigna e la salute del cuore.

Cosa hanno dunque scoperto i ricercatori cinesi? Il legame fra una sostanza contenuta nel cacao, quindi anche nel cioccolato, e la prevenzione delle patologie a carico del cervello, in particolare l'Alzheimer: la teobromina. Si tratta di una sostanza antinfiammatoria in grado di contrastare l’impatto del colesterolo sulla memoria e sulle funzioni cognitive. Ha inoltre effetti sul miglioramento dell’umore e sull'energia mentale. Un altra chiave di lettura è quella che riguarda le patologie riguardanti il peso: secondo gli studiosi cinesi, infatti, la teobromina interviene nella scomposizione dei grassi e può contribuire alla salute del fegato e dei reni, conclusioni peraltro non nuove in ambito medico – scientifico.

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“La teobromina ha dimostrato proprietà neuro protettive – si legge nella ricerca – come la capacità di prevenire danni neuronali, oltre a miglioramenti nella memoria motoria e nelle funzioni di regolazione cognitiva”. Secondo lo studio, "considerando la bassa incidenza di effetti collaterali e le conseguenze minime sul corpo umano in risposta a dosi appropriate”, questa sostanza e i suoi derivati possano essere intesi come “agenti efficaci per prevenire disturbi legati al cervello, presentando prospettive significative in campo medico”. Insomma, la teobromina e i suoi effetti saranno sicuramente analizzati in modo più dettagliato nel prossimo futuro, perché si tratta di una sostanza che ha molte potenzialità ancora non chiare.

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