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3 Luglio 2024 11:00

Manghi Miyazaki o Egg of the sun: cosa sono e perché alcuni costano così tanto

Qualche anno fa è circolata la notizia di un particolare tipo di mango giapponese venduto alla cifra record di quasi 4.000 dollari. Ma non è tanto questo a stupire, quanto il fatto che in realtà questo frutto non è raro per niente. È vero quindi che è così costoso o si tratta solo di una leggenda metropolitana?

A cura di Martina De Angelis
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Hai mai sentito parlare del mango Miyazaki? Probabilmente no, eppure non è una creazione dello Studio Ghibli ma una vera varietà di questo frutto che viene coltivata in Giappone. È particolarmente raro? No. Particolarmente pregiato? Nemmeno. Eppure ha fatto il giro del mondo la notizia secondo cui due manghi di questa varietà sono stati venduti a un'asta all'ingrosso giapponese per la cifra record di 3.744 dollari.

Non è tanto il costo da capogiro a lasciare sorpresi – sono tantissimi i prodotti venduti a prezzi astronomici, dal miele all’uva – ma il fatto che il tipo di prodotto non giustifica un costo così astronomico. Quale è allora la vera storia del mango Miyazaki? Facciamo luce insieme su questo frutto singolare, così colorato e particolare da essere soprannominato “egg of the sun” (uovo del sole).

Che cos’è il mango Miyazaki

Il mango Miyazaki è una particolare varietà di mango che si coltiva in Giappone nell’omonima prefettura per poi essere venduto in tutto il Paese. Localmente è conosciuto anche come taiyo no tamago, ovvero “uovo del sole”, per il suo colore acceso che va dal rosso all’arancio e ricorda le sfumature del sole al tramonto.

A livello di gusto è un mango particolarmente apprezzato perché estremamente succoso e poco fibroso: quando ha raggiunto il giusto livello di maturazione, insomma, è talmente morbido da sciogliersi in bocca. Ha un sapore dolce con un lieve retrogusto aspro, in cui si trovano sentori anche di ananas e cocco.

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Perché il mango Miyazaki può costare così tanto?

Il costo del mango Miyazaki non ha niente a che vedere con la rarità del prodotto – si tratta, infatti, di una cultivar piuttosto comune chiamata Irwin e originaria della Florida – ma più che altro riguarda la cultura giapponese. In Giappone è molto forte la tradizione di donare qualcosa come segno di rispetto per affari, per occasioni speciali ed eventi sociali, o quando si torna a casa dopo un viaggio e i frutti particolarmente belli esteticamente e buoni a livello di sapore sono uno dei regali più gettonati.

Non è raro trovare in Giappone delle vere e proprie boutique della frutta, con scaffali pieni di particolari confezioni regalo con frutti perfetti al loro interno, conservate in teche di vetro come se fossero gioielli. E, tra questi, ecco che compare anche il nostro mango Miyazaki, che più è bello e buono e più è costoso.

A determinare il prezzo di vendita del mango, dunque, è la particolare attenzione che viene riposta nel farlo crescere, al fine di ottenere un frutto perfetto da ogni punto di vista, ideale per un regalo di un certo spessore. Per ottenere il frutto migliore possibile i contadini giapponesi che coltivano mango Miyazaki usano una cura incredibile. Ogni mango viene ricoperto da una piccola rete per permettere alla luce del sole di colpire la buccia da ogni angolazione, in modo che gli dia un colore acceso e uniforme da ogni lato.

Il mango non viene raccolto ma lasciato cadere naturalmente quando è maturo e la rete è utile anche in questo senso, perché ammortizza il distacco del frutto dall’albero senza che si rovini. Il mango viene poi sottoposto a severi controlli sulle dimensioni, sulla forma, sul colore e sul gusto prima di essere infine giudicato adatto a diventare un regalo di lusso.

Più il frutto sfiora la perfezione estetica più il suo prezzo di mercato sale a dismisura. Anche perché, spesso, chi riceve questi doni particolari non li mangia ma si limita a metterli in mostra in casa, motivo per cui l’estetica del mango (e degli altri frutti usati per questo scopo) ha una grande importanza.

Di manghi Miyazaki, quindi, ne puoi trovare di tutti i prezzi, ma se ti capita di leggere di alcuni esemplari venduti a cifre astronomiche sai che deriva da un frutto particolarmente perfetto, coltivato con una cura quasi maniacale e venduto come dono.

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