Le alghe rientrano tra le fonti alimentari alternative preferite degli italiani. Sicuramente più appetibili rispetto agli insetti. Circa l'80% delle persone si dicono favorevoli al loro consumo, e nel nostro Paese il business legato alll'algocoltura potrebbe arrivare a valere 1 miliardo di euro.
Questo 2022 è stato l'anno in cui, in Italia come in Europa, si è iniziato a parlare seriamente di insetti. Dopo le prime aperture, e autorizzazioni, da parte dell'UE arrivate già nel 2021 quest'anno abbiamo iniziato a trovare in commercio snack a base ora di farina di grilli ora di camole, solamente per fare un paio di esempi. Abbiamo dedicato un approfondimento apposito eppure, mentre in tanti si dicono sdegnati dalla possibilità in futuro di cibarsi di prodotti derivati dagli insetti, sono le alghe a conquistare consensi sempre maggiori.
È, perlomeno, quanto rilevato (e rivelato) da un sondaggio condotto da Fedagripesca-Confcooperative, che testimonia come il consumo di alghe sia in progressiva crescita anche nel nostro Paese. Tra le fonti alimentari sostenibili e alternative, insomma, sembrano essere la soluzione preferita da una buona fetta dei consumatori italiani, almeno nelle intenzioni. Lo studio infatti dimostra come circa l'80% della gente si dica favorevole a mangiare piatti a base di questi ingredienti vegetali rispetto a quelli cucinati con insetti, ben più disturbanti e respingenti.
Come riporta anche Il Sole 24 Ore, stando ai dati raccolti dalla Fao, per quanto riguarda la produzione di alghe destinate al consumo umano negli ultimi 15 anni i volumi sono più che quintuplicati, arrivando a sfiorare i 180 milioni di tonnellate a livello mondiale. A fare la voce grossa da questo punto di vista è sicuramente l'Asia, continente dove le alghe rientrano in modo stabile nella dieta delle persone. Anche in Europa però inizia a muoversi qualcosa: nel 2023 si prevede come il giro d'affari legato a questo prodotto possa sfiorare i 9 miliardi di euro, quantuplicando il proprio giro d'affari e arrivando a creare più di 80 mila nuovi posti di lavori. E in Italia nello specifico? Il business potrebbe valere un miliardo di euro, stando almeno alle parole del presidente di Fedagripesca Paolo Tiozzo.
Le alghe rappresentano una preziosa risorsa specialmente per la loro facilità di trattamento. Sono coltivabili praticamente 365 giorni l'anno, efficaci nel catturare anidride carbonica e nel produrre ossigeno. Una materia prima che rappresenta una fonte alimentare alternativa per le diete del presente e del futuro, ma utilizzabili anche in altri ambiti. I loro principi attivi infatti possono essere utilizzati in cosmetica, mentre la parte rimanente, chiamata biomassa, è facilmente riutilizzabile come biocarburante. Le alghe possono essere adoperate nella depurazione delle acque reflue, così come nella produzione di fertilizzanti e di fibre e tessuti.