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20 Aprile 2023 18:01

L’Unione Europea vieterà i prodotti ottenuti con la deforestazione

L'Unione Europea ha dato il via libero al nuovo regolamento: le aziende dovranno certificare "l'innocenza" dei prodotti. A rischio cacao, olio di palma e caffè.

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Il Parlamento europeo dà il via libera a una regolamentazione molto importante: sono vietati i prodotti della deforestazione, ovvero tutte quelle materie prime che provengono da terreni deforestati o che hanno contribuito a degradare i nostri polmoni verdi. Le aziende extra comunitarie che vogliono vendere beni all'interno dell'Unione devono quindi rilasciare una dichiarazione che attesti "l'innocenza" del prodotto.

Un regolamento di difficile applicabilità?

Il testo passato all'Unione Europea è stato accolto con un plebiscito: 522 sì e soli 44 contrari. Ora dovremo aspettare solo la ratifica dal Consiglio Ue e poi potrà entrare in vigore il nuovo regolamento. Ma come funziona? Le aziende dovranno rilasciare una dichiarazione che attesti che il prodotto stesso non provenga da terreni deforestati e non ha contribuito al degrado delle foreste a partire dal 31 dicembre 2020. Quindi questo regolamento ha una componente di retroattività che potrebbe, potenzialmente, limitare le aziende.

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Il problema è che saranno le aziende stesse a dover verificare i propri prodotti: rispetto dei diritti umani, delle popolazioni indigene, dell'ambiente. Su richiesta del Parlamento, stando a quanto scritto dal Sole 24 Ore,  è stata inoltre ampliata la definizione di degrado forestale, che include ora la conversione delle foreste primarie o rigenerate naturalmente in piantagioni forestali o in altri terreni boschivi.

Tra le materie prime interessate da questa nuova normativa ci sono tantissimi prodotti agroalimentari, su tutti caffè, olio di palma, soia e cacao. Molti Paesi europei avranno grosse difficoltà con il manzo: tanti capi di bestiame provengono da Argentina e Brasile, due nazioni non sempre ligie alle normative ambientali. Ovviamente il discorso si amplia anche a tutti i derivati: così come non si potrà vendere cacao proveniente da zone deforestate, non ci potrà essere il cioccolato, o il cuoio fatto con le pelli delle mucche e tutta una serie di derivati dell'olio di palma. Il relatore della proposta, Christophe Hansen dice che rintracciare i prodotti della deforestazione è una grande sfida "e dobbiamo sostenere i piccoli agricoltori perché possano rispettare la normativa, tutto il mondo ci sta guardando". La commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, è però intervenuta al dibattito in aula facendo presente il problema principale di questo regolamento: "È possibile realizzare una legislazione contro la deforestazione, a prescindere che sia legale o illegale nel Paese di produzione, ma dobbiamo introdurre le infrastrutture per applicare questo regolamento", altrimenti è tutto inutile.

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