L'Unione Europea ha dato il via libero al nuovo regolamento: le aziende dovranno certificare "l'innocenza" dei prodotti. A rischio cacao, olio di palma e caffè.
Il Parlamento europeo dà il via libera a una regolamentazione molto importante: sono vietati i prodotti della deforestazione, ovvero tutte quelle materie prime che provengono da terreni deforestati o che hanno contribuito a degradare i nostri polmoni verdi. Le aziende extra comunitarie che vogliono vendere beni all'interno dell'Unione devono quindi rilasciare una dichiarazione che attesti "l'innocenza" del prodotto.
Il testo passato all'Unione Europea è stato accolto con un plebiscito: 522 sì e soli 44 contrari. Ora dovremo aspettare solo la ratifica dal Consiglio Ue e poi potrà entrare in vigore il nuovo regolamento. Ma come funziona? Le aziende dovranno rilasciare una dichiarazione che attesti che il prodotto stesso non provenga da terreni deforestati e non ha contribuito al degrado delle foreste a partire dal 31 dicembre 2020. Quindi questo regolamento ha una componente di retroattività che potrebbe, potenzialmente, limitare le aziende.
Il problema è che saranno le aziende stesse a dover verificare i propri prodotti: rispetto dei diritti umani, delle popolazioni indigene, dell'ambiente. Su richiesta del Parlamento, stando a quanto scritto dal Sole 24 Ore, è stata inoltre ampliata la definizione di degrado forestale, che include ora la conversione delle foreste primarie o rigenerate naturalmente in piantagioni forestali o in altri terreni boschivi.
Tra le materie prime interessate da questa nuova normativa ci sono tantissimi prodotti agroalimentari, su tutti caffè, olio di palma, soia e cacao. Molti Paesi europei avranno grosse difficoltà con il manzo: tanti capi di bestiame provengono da Argentina e Brasile, due nazioni non sempre ligie alle normative ambientali. Ovviamente il discorso si amplia anche a tutti i derivati: così come non si potrà vendere cacao proveniente da zone deforestate, non ci potrà essere il cioccolato, o il cuoio fatto con le pelli delle mucche e tutta una serie di derivati dell'olio di palma. Il relatore della proposta, Christophe Hansen dice che rintracciare i prodotti della deforestazione è una grande sfida "e dobbiamo sostenere i piccoli agricoltori perché possano rispettare la normativa, tutto il mondo ci sta guardando". La commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, è però intervenuta al dibattito in aula facendo presente il problema principale di questo regolamento: "È possibile realizzare una legislazione contro la deforestazione, a prescindere che sia legale o illegale nel Paese di produzione, ma dobbiamo introdurre le infrastrutture per applicare questo regolamento", altrimenti è tutto inutile.