Uno studio appena pubblicato della Fondazione Umberto Veronesi mostra gli effetti del consumo di olio d'oliva nel ridurre il rischio di mortalità non solo per malattie cardiovascolari, ma anche per tumori.
L'olio d'oliva è un elemento chiave della dieta mediterranea e ricerca dopo ricerca ci stupisce con le sue proprietà benefiche. L'ultimo studio, pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, suggerisce che il consumo regolare di olio d'oliva possa ridurre significativamente il rischio di mortalità non solo per le malattie cardiovascolari, come già ampiamente dimostrato, ma anche per i tumori. A sorprendere non è solo l'incredibile potere di questo condimento ma che la ricerca della Fondazione Umberto Veronesi si sia concentrata sull'olio d'oliva e non sull'extravergine, mostrando comunque dei risultati a dir poco incoraggianti.
Lo studio, condotto nell'ambito del Progetto UMBERTO, ha coinvolto oltre 22.000 persone in Italia meridionale, seguite per più di 12 anni. I risultati mostrano che coloro che consumavano più olio d'oliva (almeno 3 cucchiai al giorno) avevano un rischio ridotto del 21% di morte per tutte le cause, del 13% di morte per cancro e del 25% di morte per malattie cardiache, rispetto a chi ne consumava meno (meno di un cucchiaio e mezzo al giorno).
Questi benefici sembrano essere indipendenti da altri fattori, come la qualità generale della dieta. Chi consumava più olio d'oliva tendeva ad avere un profilo di salute migliore: meno problemi cronici, un maggiore consumo di frutta, verdura e legumi, un minor consumo di alcol. Emilia Ruggiero, prima autrice dello studio, afferma che i risultati non fanno altro che confermare "il ruolo protettivo dell'olio d'oliva per la salute cardiovascolare, già noto da tempo. La novità è che il consumo regolare di olio d'oliva sembra ridurre anche il rischio di morte per tumore". Le ipotesi per spiegare questo effetto benefico sono ancora da approfondire, ma i ricercatori ipotizzano che l'olio d'oliva possa migliorare il profilo di alcuni fattori di rischio comuni a diverse malattie croniche, come l'infiammazione e lo stress ossidativo. "Questi dati sono molto interessanti e aprono nuove strade di ricerca," conclude Maria Benedetta Donati, Principal investigator dello studio. "L'olio d'oliva potrebbe rivelarsi un vero e proprio elisir di lunga vita, capace di proteggerci da diverse malattie gravi".