Uno studio della Iulm conferma ciò che tutti gli appassionati dei primi piatti sanno benissimo: la pasta ci provoca felicità, reazioni emotive positive.
La pasta ci rende felici: e questo lo sapevamo già ci dirai, ma adesso abbiamo le prove perché lo conferma la scienza. Uno studio della Iulm indaga sulla sfera della memoria del nostro cervello e dimostra che assaporare un piatto di pasta che ci piace ci appaga a livello emotivo, ci gratifica dandoci una scossa di "felicità".
La ricerca realizzata dal Behavior & Brain Lab ha usato sofisticate tecniche neuro-scientifiche e di brain tracking, un sistema molto simile alla macchina della verità, certificando le reazioni dei soggetti presi ad esame durante il pasto, mettendole a confronto con altre esperienze piacevoli come un concerto, il gol della nostra nazionale di calcio a Euro 2020 o i colpi vincenti di Federer e Nadal a seconda delle preferenze degli esaminati.
La Iulm ha analizzato quattro parametri che, come scritto da Ansa, "ci dicono anche che l'esperienza emotiva vissuta durante la degustazione della pasta preferita è pari a quella generata dalla rievocazione di ricordi felici". Il professor Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing, spiega che questa reazione è dovuta al legame tra il cibo casalingo e i ricordi legati alla famiglia: "La pasta si mette al servizio delle emozioni, crea e suscita ricordi felici".
I soggetti presi ad esame sono 40, divisi equamente tra uomini e donne, di età compresa tra i 25 e i 55 anni e senza allergie o intolleranze alimentari. Lo studio individua la reazione emotiva e il grado di coinvolgimento all'assaggio di un piatto di pasta in comparazione agli eventi piacevoli sopracitati. Lo studio non lascia margini di dubbio: mangiare la pasta ci provoca uno stato emotivo positivo con risultati uguali, se non addirittura migliori, di quando ascoltiamo la nostra musica preferita o guardiamo gli sport che ci piacciono. I parametri registrati sono esattamente gli stessi che abbiamo nel momento in cui rievochiamo i ricordi felici, in particolare quelli familiari. Una ricerca che conferma ciò che tutti gli amanti dei primi piatti sapevano già, ma un'ulteriore conferma non fa mai male.