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19 Luglio 2023 17:41

L’Italia vieta ufficialmente la produzione e la commercializzazione di carne sintetica

Il Senato ha approvato il ddl: niente carne sintetica in Italia, né da produrre né da mettere in commercio. Scatta anche il divieto per il meat sounding: gli alimenti di origine vegetale non potranno avere nomi che evocano la carne, come ad esempio un "hamburger di soia". Dovranno cambiare tutte le etichette.

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Vietata ufficialmente la commercializzazione, l'importazione e la produzione di alimenti e mangimi sintetici nel nostro Paese. Il Senato ha approvato il disegno di legge sulla carne coltivata, con 93 voti a favore, 28 contrari e 33 astenuti. Si tratta di un provvedimento fortemente voluto dalla maggioranza e accolto con giubilo soprattutto dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida: "Il provvedimento ci pone all'avanguardia nel mondo. Siamo il primo Paese a vietare la commercializzazione, importazione e produzione di cibo sintetico. Avanti così, per l'Italia". Non la pensa allo stesso modo l'opposizione che potrà dire la sua alla Camera perché il disegno di legge deve essere varato da Montecitorio. Oggi è stato ratificato anche il divieto alle denominazioni "carnivore" su alimenti derivanti da proteine vegetali.

Per il Governo è una questione di sicurezza alimentare

Il Senato vieta la produzione e l'immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Una decisione dura e drastica, totalmente in contrasto con le opinioni del resto dell'Occidente. Potrebbe essere un'occasione persa che non va contrapposta al concetto del "Made in Italy". La crociata della squadra di Giorgia Meloni ha però segnato un gol importantissimo quest'oggi, forse quello che concluderà definitivamente la "partita".

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Il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, punta il dito sulla sicurezza alimentare affermando che il cosiddetto "cibo per tutti" non basta a proteggerci dagli ipotetici danni che la carne sintetica farebbe al nostro corpo. Per il Governo bisogna interrogarsi sulla disponibilità planetaria di cibo "ma deve esserci buon cibo per tutti. Non possiamo accettare culturalmente un mondo diviso in due, con i ricchi che mangiano bene e i poveri che mangiano cose processate, standardizzate e dannose". Lollobrigida ha poi detto che siamo la nazione della qualità e se l'è presa con la comunità scientifica che difende la carne sintetica mettendo a paragone gli studi con la saggezza popolare: "Siamo la nazione della qualità, trasmessa dalla comunità scientifica, ma anche dalle mamme e dalle nonne".

Come se non bastasse, ci si è messo Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega ed ex ministro dell'Agricoltura: "Stiamo proteggendo in via cautelativa la salute dei cittadini e stiamo difendendo la qualità delle nostre produzioni agroalimentari e della nostra cucina. Non c'è nessun intento oscurantista nel disegno di legge approvato oggi in Senato, come vorrebbe far credere la sinistra. La ricerca vada avanti, ci garantisca la massima sicurezza degli alimenti prodotti in laboratorio e poi ne riparleremo. Sia ben chiaro che noi preferiremo sempre la varietà di sapori, di proprietà e di piatti che solo la carne che proviene dai nostri allevamenti potrà garantire, non certo quella prodotta in laboratorio. E vogliamo che sia chiaro cosa è fatto con la carne e cosa invece è di origine vegetale, che grazie a un nostro emendamento non potrà più avere sull'etichetta un nome meat sounding".

Dall'opposizione si parla di un ddl "insensato dal punto di vista scientifico, economico e ambientale", tesi sostenuta perfino dall'Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, che da mesi lancia messaggi ai vari Paesi della Comunità Europea: prima o poi in UE entrerà la carne sintetica, non è più qualcosa di surreale, ma realtà. L'Italia decide di non giocare questa partita e potrebbe pentirsi amaramente di aver perso questo treno.

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