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3 Febbraio 2022 15:00

L’ingegno italiano conquista l’Inghilterra: bar e focaccerie nelle cabine telefoniche

La prima è una caffetteria che propone l'espresso italiano e dolci fatti in casa, attiva da qualche anno, la seconda è la focacceria più piccola del mondo: Caffè Astori e Pinkadella conquistano i palati dei londinesi con arguzia e inventiva.

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C'è un posto nel mondo in cui si può mangiare una focaccia o bere un buon caffè espresso italiano nelle cabine telefoniche. Dove se non a Londra? Sembra strano parlare di cabine telefoniche nel 2022 ma non tutte sono uguali: prendete ad esempio le iconiche cabine telefoniche londinesi, con quel rosso acceso e gli stemmi reali sui quattro lati, sono diventate un vero e proprio simbolo del Regno Unito. A partire dagli anni Ottanta sono state quasi del tutto rimosse ma, nel 2019, il governo inglese ha deciso di preservarle con un importante progetto salvavita: la maggior parte sono state riconvertite e contengono dei defibrillatori e farmaci salvavita per un primo soccorso. Sono oltre 6.000 i chioschi riconvertiti e tra stazioni di primo soccorso e biblioteche pubbliche ci sono anche dei luoghi di ristoro. Sembra un luogo comune ma l'idea di sfruttare le cabine per farne posti in cui bere e mangiare è venuta a due ragazzi italiani che si stanno facendo una solida reputazione nella Capitale della Gran Bretagna.

Un business in espansione

Il primo paisà a intuire il potenziale di questo business è stato un ragazzo di Lecco che ha un'importante omonimia: Davide Astori, stesso nome del compianto capitano della Fiorentina, è un imprenditore che in 2 metri e 51 centimetri d'altezza, per 80 centimetri di larghezza, ha creato uno dei bar più piccoli al mondo. Arrivato a Londra una decina d'anni fa, ha piazzato tutto il necessario per preparare un espresso italiano fatto a regola d'arte, sfruttando al massimo la metratura a disposizione e la potenza iconografica di uno dei simboli più famosi del Regno Unito.

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Caffè Astori | Immagine da Facebook

L'idea nasce quasi per caso: Astori si trasferisce in Inghilterra dopo il diploma e ci rimane; lavora nei fast food e in varie caffetterie della città con il sogno di aprirsi un luogo tutto suo. Gli affitti sono a dir poco proibitivi ma un giorno si imbatte per caso in un articolo in cui si parla della dismissione delle cabine della British Telecommunication. Una parte sarebbero state salvate e date in gestione a chi avrebbe proposto delle idee innovative: Astori ricorda di aver visto una cabina-bar in città e ripropone il progetto incentrandolo sull'italian style; nel giro di poche settimane la richiesta è stata approvata dando vita al primo Caffè Astori, una cabina-caffetteria tutta italiana al centro di Londra.

Oggi, i problemi d'affitto sono scomparsi per Astori: le cabine costano 360 sterline al mese (circa 410 euro), il flusso di clienti è costante grazie alla curiosità degli inglesi e ai tanti turisti. Con la pandemia c'è stata una naturale battuta d'arresto, ma il business continua a marciare bene e Caffè Astori adesso è presente anche in altre cabine della città, dando lavoro ad altri ragazzi intraprendenti. Oltre al caffè, preparato con una macchina italiana, l'offerta comprende brownies, carrot cakes, cookies, croissant e dolci gluten free o vegani, realizzati con ingredienti biologici in uno dei bar più piccoli al mondo.

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Ad avere un vero primato mondiale è invece Pinkadella, la focacceria più piccina del pianeta. Il locale è stato fondato da Gabriele Contente, un ragazzo originario di Roma proveniente da una famiglia di cuochi. L'apertura è di qualche settimana fa e ha già conquistato le pagine dei tabloid britannici grazie a questo progetto gastronomico all'interno delle cabine telefoniche.

Il nome viene dall'unione delle parole "pink", ovvero "rosa" e "della" per "mortadella": la scelta è stata pensata per rendere il locale riconoscibile e per richiamare la principale farcitura delle focacce, ovvero il salume tipico di Bologna. Quest'unione tanto semplice e familiare per noi italiani ha letteralmente conquistato gli inglesi ed è diventata una nuova tendenza gastronomica londinese.

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