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12 Settembre 2024 11:37

L’iconica zuppa immortalata da Andy Warhol cambia (leggermente) nome

Il nome ufficiale della marca di zuppe è Campbell Soup Company: il Ceo ha però annunciato un cambio di rotta, togliendo il termine "soup" dalla dicitura ufficiale visto che ora l'azienda ha tanti altri prodotti in vendita oltre allo scatolame.

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L'iconica zuppa Campbell immortalata dal padre della pop art, Andy Warhol cambia nome: dopo 155 anni non si chiamerà più "soup – zuppa". Ma in che senso? L'azienda cambia nomenclatura diventando The Campbell Company perché effettivamente il termine "zuppa" era presente nella dicitura ufficiale dell'azienda che fino a qualche giorno fa si chiamava Campbell Soup Company. La lattina, diventata celebre perché inserita in una serie di serigrafie dall'artista americano, è una vera icona ma l'azienda ha deciso di cambiare nome per riflettere "al contempo meglio l’intera ampiezza del portafoglio aziendale" secondo il Ceo, Mark Clouse. Effettivamente l'azienda oggi non produce solo zuppe in scatola e conserve ma ha anche tanti marchi di snack come Goldfish, Snyder’s of Hanover, Cape Cod, Pepperidge Farm. La più recente acquisizione è di un'azienda di conserve di pomodori, la Rao's, per ben 2,7 miliardi di dollari. È quindi superfluo tenere ancora la "soup" nel nome ufficiale dell'azienda.

Un'icona della pop culture in barattolo

Le vendite della Campbell sono legate indissolubilmente a Andy Warhol. Tante persone in giro per il mondo hanno comprato una lattina per l'opera e non per assaggiare effettivamente la zuppa in scatola. Al momento i consumi della zuppa sono in netto calo perché le persone sono sempre più attente all'alimentazione e alla freschezza degli alimenti, ma la quota nel mercato degli snack da parte degli altri marchi del gruppo è sempre maggiore. Si è trattato quindi di un riposizionamento necessario.

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L'annuncio è stato recepito dal mercato in maniera piuttosto fredda, il titolo a Wall Street è aumentato dell'1%, ma l'obiettivo del Ceo è di incrementare gradualmente le vendite cosicché i mercati internazionali recepiscano la bontà della scelta.

Ma perché la Campbell è così famosa? La Campbell Soup Company, fondata nel 1869, è uno dei marchi più riconosciuti nel settore alimentare statunitense, nota soprattutto per le sue zuppe in scatola. Il successo iniziale della Campbell fu dovuto alla sua capacità di rendere la zuppa, un alimento quotidiano, accessibile e conveniente per un vasto pubblico, grazie all'introduzione della zuppa condensata in lattina nel 1897. Questo prodotto divenne iconico negli Stati Uniti, associato all’idea di comfort food e praticità. La lattina rossa e bianca con il logo Campbell è diventata un simbolo facilmente riconoscibile da milioni di persone.

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Il legame tra la Campbell e la pop art nasce negli anni '60, con la figura di Andy Warhol, uno degli artisti più influenti di quel periodo. La pop art è un movimento artistico che prende ispirazione dalla cultura di massa, dai prodotti commerciali e dalla pubblicità, esaminando il rapporto tra arte, consumo e media. Gli artisti di questo movimento cercano di sfidare le tradizionali distinzioni tra "arte alta" e "arte popolare", riproducendo immagini di oggetti quotidiani e di largo consumo. Warhol, attratto dalla cultura di massa e dai prodotti industriali, scelse l'immagine della zuppa Campbell come soggetto della sua serie di opere. Nel 1962, Warhol presentò per la prima volta la sua serie di serigrafie intitolata "Campbell's Soup Cans", composta da 32 tele che rappresentavano ognuna un diverso tipo di zuppa della Campbell. Ogni tela raffigurava l’immagine iconica della lattina, ripetuta in modo seriale e uniforme. L'uso delle lattine di zuppa Campbell da parte di Warhol rifletteva perfettamente l'estetica della Pop Art, ma era anche una critica e una celebrazione della cultura del consumo e della riproduzione meccanica. Warhol era affascinato dal fatto che prodotti comuni, come una lattina di zuppa, potessero diventare elementi della vita quotidiana delle persone, ripetuti all'infinito e riconosciuti universalmente.

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