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25 Giugno 2021 11:00

L’Europeo arriva ad Amsterdam: i piatti tipici dello street food “oranje”

Prosegue il nostro viaggio tra le sedi di Euro 2020 e il loro cibo. Oggi facciamo tappa ad Amsterdam, dove l'Olanda è stata protagonista alla Crujiff Arena. 16 mila spettatori sugli spalti, per le strade e a casa tantissimi che, di fronte alla tv, consumeranno molte porzioni di street food locale. Quali sono i piatti tipici? Polpette, panini, patate fritte e non solo...

A cura di Alessandro Creta
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La prima edizione itinerante dell'Europeo fa tappa ad Amsterdam. La Capitale olandese ospita le gare della nazionale oranje, alla vigilia considerata dalla critica come una delle principali outsider alle ben più favorite Belgio e Francia. Dopo la gara inaugurale contro l'Ucraina il 17 e il 21 giugno la formazione ha sfidato Austria e Macedonia del Nord. La Johan Crujiff Arena (stadio di casa dell'Ajax) è stato teatro non solo le tre gare del girone dell'Olanda, ma sarà anche la sede dell'ottavo di finale in programma oggi 26 giugno.

Stando alle disposizioni attuali, l'impianto olandese potrà contenere il 33% della capienza totale: entreranno quindi nello stadio circa 16 mila spettatori. Tutti gli altri tiferanno da casa o per le vie della capitale, gustandosi magari piatti tipici dello street food locale di cui non manca certo la scelta. Panini con le aringhe, patatine fritte, polpette a base di manzo e molto altro a disposizione di chi, alle gare dell'Europeo, vuole abbinare anche qualche tipicità gastronomica del posto. L'importante è che sia abbondante, unto e saziante, magari accompagnato da qualche birra locale, come il "regolamento" ideale vuole per assistere degnamente a una partita di calcio. Al cibo e ai piatti tipici, però, ci arriveremo tra poco.

Amsterdam o Johan Crujiff Arena: intitolata al più grande

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Non poteva che portare il nome del più grande calciatore olandese della storia, e tra i più grandi in assoluto, lo stadio della capitale. L'ex Amsterdam Arena da qualche anno è intitolata a Johan Crujiff (scomparso nel 2019); il figlio di un fruttivendolo e una casalinga che in carriera ha militato nell'Ajax, nel Barcellona e che, negli anni ’70 ha portato la nazionale a sfiorare il campionato Mondiale. Ci troviamo nello stadio più capiente di tutti i Paesi Bassi con i suoi 55 mila posti a sedere, nonché uno dei più moderni e all'avanguardia a livello europeo.

L'Italia, inoltre, mantiene un bel ricordo di questo impianto: qui, infatti, nel 2000 la nazionale azzurra guidata da Zoff in semifinale eliminò i padroni di casa dall'Europeo, battendo gli oranje ai calci di rigore dopo aver disputato gran parte della gara in dieci uomini (e dopo che gli olandesi avevano sbagliato già due penalty nei tempi regolamentari). Celebre, in questa occasione, il rigore a cucchiaio di Francesco Totti a beffare il portiere avversario.

Per combattere la crisi economica dovuta dalla pandemia l'Ajax, la scorsa estate, ha "trasformato" il suo stadio in una sorta di ristorante, riuscendo ad aprire al pubblico che qui si è recato eccezionalmente a mangiare. La società aveva ideato assieme ad alcuni chef locali un menu da 3 portate, con prezzo variabile da 50 a 105 euro (con annesso tour dell'Arena e visita agli spogliatoi del club), per cercare di tamponare le perdite che la chiusura dell'impianto (imposta a marzo in pieno campionato) aveva causato.

La vera essenza gastronomica di Amsterdam, però, forse la si può ritrovare tra le strade, sulle sponde delle centinaia di canali che attraversano la Capitale olandese. Partiamo quindi in questo tour della città alla scoperta dello street food da poter gustare durante i novanta minuti (ed eventuali supplementari) delle gare dell'Europeo.

Patate fritte, panini con le aringhe ma non solo: lo street food di Amsterdam

Amsterdam, così come gran parte delle grandi città dell'Europa settentrionale, è una Capitale piuttosto cara. Il giusto compromesso per riempire lo stomaco senza dover necessariamente spendere una fortuna lo si può raggiungere grazie allo street food locale, con piatti tipici che permettono di saziare la propria fame spendendo anche meno di 10 euro. Il cibo da strada più tradizionale è senza dubbio a base di aringa, mangiata cruda dopo esser stata pulita e conservata in una salamoia salata, ma tra le vie di Amsterdam si possono gustare le patatine fritte tra le più buone di tutti i Paesi Bassi, oppure polpettine o crocchette fritte a base di manzo.

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Queste sono sicuramente tra le specialità che, tra locali e turisti, vanno per la maggiore, ma la Capitale olandese ha tanto da offrire lungo le sue strade. Accompagnare il tutto con qualche birra locale qui è quasi un dovere: dopo tutto calcio, cibo e birra vanno spesso di pari passo, meglio quindi mantenere "viva" questa tradizione. Le parole d'ordine di questa trasferta gastronomica in terra olandese? Fritto e unto, sinonimi però di squisito…

 1. Bitterballen

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Tipiche della tradizione olandese, tra gli snack preferiti dai locali, consumate per strada ma anche nei pub insieme a un boccale di birra. Le bitterballen sono delle polpettine croccanti a base di carne di manzo o di vitello (ma ne esistono anche versioni col cinghiale o con il pesce), burro, prezzemolo e noce moscata. Letteralmente il nome significa "contorno per bitter", e tradizionalmente vengono serviti nei pub come stuzzicheria da sgranocchiare mentre si beve un aperitivo. Magari di assistendo in tv alla partita di calcio della propria squadra del cuore o, in questo caso, delle nazionali impegnate nell'Europeo.

 2. Kroketten

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Come facilmente si intuisce dal nome, stiamo parlando delle classiche crocchette olandesi. Il ripieno, principalmente a base di ragù di manzo o di vitello, è avvolto da una croccante panatura. Per ingredienti e preparazione sono molto simili alle bitterballen sopra citate, ma è importante non fare confusione. Le prime, infatti, hanno la tipica forma sferica della polpetta, mentre la crocchetta è più allungata e sottile e, a differenza della sua "cugina" non è centrale nell'aperitivo olandese, ma consumata prevalentemente a pranzo o a cena.

Le kroketten hanno dilagato in territorio olandese dopo la seconda guerra mondiale e oggi vengono proposte in diverse varianti: pollo, gamberetti, verdure, carne e salsa al burro di arachidi le principali alternative al ripieno classico. Nasce in origine come ricetta di recupero, utile per non sprecare eventuali avanzi da altre preparazioni e riproporli in una versione più ghiotta, unta e gustosa.

 3. Vlaamse frites 

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Quello che unisce la tradizione culinaria olandese alle patate è un legame che affonda radici salde nel tempo. Un connubio già celebre in un dipinto di Van Gogh e che oggi gode di rinnovato slancio grazie alle cosiddette patate fritte fiamminghe. Ad Amsterdam infatti si tratta di uno degli street food più apprezzati sia dalla gente locale che dai turisti, che possono assaggiare queste patate tagliate molto spesse e fritte per due volte, in modo da rendere l'esterno ancor più croccante. Il tutto accompagnato a varie salse, ma quella che va per la maggiore è sicuramente la maionese.

Non è raro, girando per le vie della città, imbattersi in molti chioschetti che ne vendono in grandi quantità, con le persone in file di in attesa che possono raggiungere anche qualche decina di metri. Una volta arrivato il vostro turno non fatevi ingannare dalle dimensioni: qui le porzioni sono molto abbondanti e anche ordinando un cono piccolo vi aspetterà una bella abbuffata.

 4. Broodje haring

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Se non è il re dello street food, poco ci manca. Il panino con l’aringa è una delle ricette da strada più tradizionali, popolari e apprezzate in Olanda, e ovviamente Amsterdam non fa eccezione. Dopo tutto le aringhe sono un ingrediente fondamentale della cucina nazionale, quindi non poteva che esserci una proposta gastronomica che prevedesse il loro consumo anche per le vie della Capitale.

Sono tanti gli stand che vendono questo panino (bianco e soffice); una sorta di hot dog che al posto del würstel prevede dei filetti di aringa sgocciolata dalla salamoia. Cipolla, cetrioli (o comunque sottaceti) e salse ad accompagnare il tutto, per una delle massime espressioni dello street food locale, un must da provare almeno una volta per chiunque sia in città. Non sarà strano, qui, vedere alcuni olandesi che con il broodje haring ci fanno colazione.

 5. Broodje pom

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Se non vi piace l'aringa o avete voglia di carne, il broodje pom è forse quello che fa al caso vostro. Una versione "di terra" del panino sopra descritto che, al posto del pesce, contiene dei filetti di pollo arrosto al curry accompagnato da malanga (un tubero tropicale farinoso) cotto al forno e un mix di spezie. Spesso è servito con sottaceti e salse. Una preparazione che arriva direttamente dal Suriname, nazione che è stata colonia olandese fino al 1975 e che grazie ai migranti che sono giunti in città è riuscita a influenzare anche la tradizione culinaria locale.

 6. Kibbeling

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Chiudiamo questa carrellata di street food olandese tornando a parlare di pesce. Le kibbeling sono dei bocconcini fritti, per lo più a base di merluzzo (o nasello) pastellato, accompagnati da sottaceti e salse aromatizzate alle erbe. Uno sfizio da gustarsi per le strade della Capitale che nasce da esigenze di recupero degli scarti del merluzzo pescato nelle acque olandesi. Oggi si tratta di un pasto versatile, che può essere goduto sia come sfizio da passeggio sia come piatto nelle tante pescherie della città.

 7. La birra

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Parlando di Olanda, e più nello specifico di Amsterdam, Heineken è il primo marchio di birra che ci viene in mente. Impossibile il contrario, considerando che in città c'è la fabbrica/museo dedicata al brand e alla sua storia. Gli olandesi, però, cercano spesso qualcosa di più sofisticato, particolare e caratteristico, e possono scegliere tra una vasta gamma di birre artigianali locali. L'universo brassicolo qui è davvero ampio e rende l'Olanda uno dei maggiori Paesi produttori ed esportatori di birra a livello mondiale. La Trappe è sicuramente una delle più apprezzate, con la sua storia che dai monasteri del 1800 è giunta fino ai nostri giorni grazie all'eredità lasciata dai monaci produttori.

Si dice che per realizzarla si faccia uso di ben cinque diverse tipologie di acque estratte da pozzi a differenti profondità, anche a più di 200 metri. La Trappe Blond è la birra bionda, aromatica e fresca del birrificio, i più arditi possono però assaggiare la Quadrupel, la più alcolica tra quelle prodotte che arriva a una gradazione del 10%. Occhio però a non berne troppa, potreste non ricordarvi le azioni salienti della partita…

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Quello che i piatti non dicono
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