L'etichetta della discordia che equiparava le bevande zuccherate al latte va in pensione, almeno nell'UE. Bruxelles avrebbe infatti messo da parte l'idea di adottare in tutti e 27 i Paesi membri viste le reticenze dei singoli Stati.
Sembra che il controverso sistema di etichettatura nutrizionale Nutriscore, con la sua scala di colori a semaforo, non verrà adottato dall'Unione Europea. Potremmo aver scansato una pallottola: per questo sistema le patatine fritte sono più sane dell'olio extravergine d'oliva. Secondo un'inchiesta di Radio France, la Commissione Europea avrebbe abbandonato l'idea di imporre questo sistema a tutti i 27 Paesi membri. L'emittente ha citato un documento in cui il direttore generale per l'Agricoltura della Commissione europea, Wolfgang Burtscher, avrebbe garantito che la futura proposta di etichettatura comune "non copierà nessun sistema esistente". Questa frase esclude il Nutriscore perché questo sistema è già in uso in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera. Ma perché è così controverso? I sostenitori ne lodano la semplicità e l'immediatezza, mentre i detrattori lo criticano per la sua eccessiva semplificazione del valore nutrizionale degli alimenti. Parliamo pur sempre di un sistema in cui le acque aromatizzate con additivi e zuccheri sono nella stessa fascia di valori del latte, provocando l'ira della maggior parte dei nutrizionisti del continente.
L'Italia è stata una delle più grandi oppositrici del Nutriscore, da anni lo combatte con forza sostenendo che penalizza ingiustamente prodotti tipici come l'olio d'oliva, il vino e il parmigiano. Un sistema che ha battuto una proposta italiana, la Nutrinform Battery, che per i nostri politici era molto più chiara di questa batteria di stampo francese.
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha definito un eventuale stop al Nutriscore "una vittoria italiana", rivendicando l'unità del Paese nella battaglia contro questo sistema di etichettatura. "Tutti i ministri, a prescindere dalla maglia di partito, hanno sempre condiviso la battaglia per un'etichettatura trasparente, informativa e non condizionante come il Nutriscore. Se oggi l'Europa ne sta prendendo atto in maniera determinante lo si deve all'Italia" ha commentato il ministro dell'Agricoltura.
Secondo Radio France, la Commissione Europea avrebbe ceduto alle pressioni delle lobby italiane, preferendo proprio il sistema Nutrinform Battery, considerato più equo da Roma perché mette in relazione il valore nutrizionale di un prodotto con l'apporto giornaliero raccomandato. La Commissione Europea, interpellata sulla questione, non ha confermato né smentito l'inchiesta di Radio France, ribadendo solo l'impegno a garantire trasparenza e il diritto dei consumatori a scelte informate.
L'obiettivo resta trovare la soluzione migliore per i consumatori, ma al momento non è chiaro quale sistema di etichettatura verrà adottato. L'Italia, tuttavia, esulta per la possibile vittoria del "buon senso", che tutelerebbe i prodotti della dieta mediterranea e garantirebbe informazioni chiare e trasparenti ai consumatori.