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23 Novembre 2023 13:39

L’Europa cambia idea e torna sulle proprie decisioni: salvate le insalate in busta

L'Europa torna sui propri passi: le insalate in busta potranno continuare a essere vendute e distribuite. Salvate anche le monoporzioni di sale, zucchero e salse.

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Una giornata davvero cupa per l'ambiente in Europa: non solo la bocciatura al taglio dei pesticidi ma addirittura un passo indietro su una contesa che sembrava praticamente risolta. Ieri avremmo dovuto dire addio ufficialmente alle insalate in busta e invece il Parlamento UE ha fatto come Alessandro Borghese: ha ribaltato il risultato, salvando la plastica.

Continueremo ad avere le verdure in busta

Tutti si aspettavano la fine di un'era e invece le confezioni di plastica monouso usate per i prodotti ortofrutticoli freschi con un peso inferiore a 1,5 kg sono state salvate dal Parlamento Europeo. Coldiretti esulta perché questa scelta "tutela la qualità e la shelf life delle produzioni e, indirettamente, riduce lo spreco alimentare che altrimenti sarebbe aumentato vertiginosamente in pieno contrasto con gli attuali obiettivi europei".

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In linea teorica da Strasburgo fanno sapere di voler vietare i sacchetti di plastica molto leggeri, gli imballaggi di frutta e verdura se non necessari "per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, per aiutare a prevenire lo spreco di cibo". Proprio in questa ottica è stata vista l'insalata in busta. Avremmo più spazzatura quindi da una parte ridurremmo i rifiuti, dall'altra aumenteremmo gli sprechi. Il testo uscito fuori dai meeting chiede comunque una limitazione forte all'uso degli imballaggi monouso ma si concentra maggiormente sulle confezioni di saponi e detersivi che si trovano negli alberghi. C'è chi temeva per le bustine di sale, zucchero, ketchup e maionese ma anche queste sono state salvate.

Anche nel mondo degli spirits c'è chi tira un sospiro di sollievo. Nella stessa votazione c'era anche l’obbligo di riuso per il vetro dei liquori e dei distillati tutti a eccezione del vino. Questa decisione avrebbe avuto un impatto oneroso per tutto il comparto e per questo motivo il Parlamento ha preferito soprassedere. Per entrambi i risultati c'è grande soddisfazione nel nostro Paese con Confindustria che parla addirittura di "una vittoria per la scienza".

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