Pizzerie, gelaterie, aziende conserviere e cittadini tutti: il 2022 è l'anno degli aumenti ma questa estate sembra ancora più rovente del solito e, per una volta, non è a causa del cambiamento climatico. Vediamo i casi più eclatanti degli ultimi giorni.
Stiamo vedendo tutti, sulla nostra pelle, come il 2022 sia l'anno degli aumenti: è cominciato con la benzina per propagarsi in tutti gli altri ambiti della nostra vita. A influire pesantemente sulla situazione, c'è anche l'inflazione ma nulla come le utenze. A casa gli aumenti sono nell'ordine delle centinaia di euro, negli esercizi commerciali la cifra cresce esponenzialmente, in alcuni casi diventa insostenibile. Agosto si sta trasformando in un incubo per molti e sui social stanno girando tantissime bollette di gas ed elettricità a dir poco raccapriccianti. Aumenti di 5.000 euro per l'elettricità in una piccola realtà commerciale, incredibile è l'aumento di quasi il 1000% del gas per una nota azienda di pomodori campana che per 15 giorni di lavoro a luglio dovrà pagare quasi 1 milione di euro di gas.
Negli ultimi giorni ha fatto il giro del web un cartellone della pizzeria Funky Gallo a Roncadello, frazione di Casalmaggiore tra Cremona e Mantova: "Quando le spese diventano insostenibili – mettere una pizza margherita a 10 € e passare da ladro o chiudere l’attività?" questo dice l'amaro cartello scritto col pennarello che allega la bolletta dell'elettricità nella speranza di "calmare" i clienti in vista dell'aumento del prezzo della pizza. Un grido di dolore per un locale che negli anni si è distinto per i prezzi leggermente più bassi della media e che oggi non può più puntare su questa caratteristica per attirare i clienti. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno è impietoso: da 1.350 euro a 4.058 euro, un aumento del 300%.
Qualche giorno prima un episodio analogo lo ha raccontato, sempre attraverso la propria pagina Facebook, Veronica Fedele, una delle migliori gelatiere d'Italia. La titolare di Gretel Factory a Formia si scaglia contro i politici allegando le bollette dell'energia. La squadra aveva preso delle precauzioni facendo un lavoro "biblico per ottimizzare e contenere quanto più possibile i consumi energetici a fronte di un aumento considerevole della produzione rispetto agli anni passati", ma evidentemente non è bastato. La gelatiera pubblica anche i chilowattora consumati: a luglio 2021 sono stati 10.900 i chilowattora consumati, quest'anno 11.010 ma la bolletta è passata da 2.381,27 euro a 7.913,23 euro; un aumento di oltre 5.000 euro per meno di mille chilowattora. I consumi elettrici delle gelaterie sono alti perché mantenere la catena del freddo comporta grandi dispendi di energie. Molti quest'anno sono stati costretti a chiudere: la maggior parte di questi ha aperto poco prima della pandemia e, dopo i vari lockdown e gli aumenti di quest'anno, è infine crollata; molti altri invece hanno aperto lo scorso anno e quindi non sono riusciti a far fronte a tutte queste spese dopo gli investimenti iniziali perché non c'è stato il tempo materiale per rientrare dei costi. Un'emorragia che sta tagliando le gambe a gran parte del Paese.
Sui social molti stanno "criticando" gli imprenditori perché non hanno il coraggio di mettere i consumi effettivi delle aziende: in pratica si va a fiducia. Per questo motivo la Fedele ha messo in chiaro i chilowattora consumati. C'è chi ha fatto un lavoro ancor più trasparente: Giuseppe Iannotti, chef 2 Stelle Michelin a Telese Terme con il suo Kresios, ha pubblicato in un post tutta l'utenza sviscerata. L'elenco in pdf dell'elettricità consumata per mostrare quanto sia aumentata effettivamente la bolletta:
Il caso più eclatante è però un altro e riguarda un grande imprenditore campano, Francesco Franzese, amministratore delegato della Fiammante, fabbrica di conserve storica, di terza generazione: questo mese ha avuto una bolletta da quasi 1 milione di euro, una cifra astronomica. L'imprenditore si sfoga sui social, postando l'estratto di quest'anno e dello stesso periodo dell'anno scorso: "Mentre i nostri politici litigano per una poltrona calda, gli imprenditori sono lasciati soli in mezzo alla giungla energetica. Per lavorare 15 giorni di luglio, mi tocca pagare una bolletta di gas di 978.000,00 a fronte di circa 120.000 dello scorso anno (per 20 giorni di lavoro). Non era meglio andare al mare?".
Il giovane imprenditore in questi giorni ha rilasciato numerose interviste in cui cerca di spiegare la situazione: a Fortune ha fatto presente di aspettarsi una bolletta ancor più massiccia ad agosto perché nel frattempo il metano è aumentato di un ulteriore 30% ma in ogni dichiarazione è presente un'accusa e una richiesta allo Stato e alle grandi compagnie dei servizi italiane. Franzese chiede di creare una sorta di "bolletta sociale", una specie patrimoniale alle aziende dell'energia: visto che Eni ed Enel hanno incrementato rispettivamente gli utili di 7 miliardi e di 2 miliardi, con un +700% nel primo caso, stabile invece il secondo, perché non attingere da quella cifra per abbassare le bollette a tutti gli italiani? Chiaramente è pura utopia ma è un argomento su cui la classe politica che si accinge alle elezioni di settembre dovrà necessariamente interrogarsi.