Il loco moco hawaiano, l'egg hopper dello Sri Lanka, le huevos alla ranchera messicane: un viaggio tra ricette a base di uova, più o meno famose, da gustare dalla colazione alla cena.
Le uova sono un alimento che in cucina funziona da asso nella manica: trovano infatti spazio in tantissime ricette dolci e salate, per arricchire impasti o in versione sode e strapazzate, velocissime in frittate salva pranzo e cena. Senza dimenticare che sono protagoniste di specialità nazionali e internazionali che ne esaltano gusto, versatilità e nutrienti.
Ed è proprio sulla loro popolarità che puntiamo i riflettori, con una selezione di 13 piatti iconici con le uova da provare in giro per il mondo, una volta superati i confini italiani: dalle famose uova alla Benedict americane, da sfoggiare per il brunch, alla colazione salata messicana con le huevos rancheros, passando per l’uovo centenario, prelibatezza dalla Cina e la shakshuka, ovvero le uova al sugo speziato mediorientali. Che il viaggio abbia inizio.
Famosissime in tutto il mondo, le uova alla Benedict (o Eggs Benedict e alla benedettina), fanno parte del tradizionale brunch e della colazione salata: negli Stati Uniti si consumano anche come piatto unico. Si tratta di uova in camicia servite su fette di pane tostato, con bacon croccante, una colata di salsa olandese e una guarnizione di erba cipollina tritata finemente. L’origine è controversa: quel che è certo è il loro arrivo nei ristoranti newyorkesi nella seconda metà dell’800 non è passato inosservato.
Il loco moco è un piatto molto popolare della cucina hawaiana che si mangia solitamente a colazione. Si compone di una base di riso bianco su cui viene poggiato un hamburger, sormontato a sua volta da un uovo fritto cosparso di salsa gravy. Ne esistono diverse varianti, speziate o a base di pesce, simbolo di una gastronomia che abbraccia più culture.
Conosciute anche come uova alla messicana, le huevos rancheros sono uova fritte in padella (come quelle all’occhio di bue) da gustare su una base di salsa piccante al pomodoro, cipolla e peperoncino e tortilla di mais. Possono essere arricchite con fagioli o riso, e in passato rappresentavano la colazione tipica delle zone rurali del paese, abitate perlopiù da allevatori di bestiame, ovvero i rancheros.
Sembrano le uova in purgatorio napoletane, ma sono molto più speziate. Nella shakshuka (che in berbero significa mistura), infatti, le uova aperte vengono cotte in una salsa di pomodoro arricchita con peperoncino, peperone rosso, paprika, cumino e prezzemolo, così che il sugo sia particolarmente speziato. Una ricetta diffusa in tutto il Nord Africa e Medio Oriente, diventata molto popolare in Israele.
Lo yogurt è uno degli ingredienti base della cucina turca, dal sapore più acido rispetto al nostro, tanto che viene abbinato perfino con l’uovo in un piatto salato molto speciale. Consumato soprattutto a colazione, il cilbir è realizzato con uovo in camicia adagiato sopra a un cremoso yogurt insaporito con pepe, paprika, aglio e prezzemolo: si gusta rompendo il tuorlo, mescolando il tutto, accompagnato con pane morbido, come il bazlama.
Carne macinata di salsiccia di maiale insaporita con salsa Worcestershire e ripiena di uova sode, impanate e fritte in olio bollente, il tutto a forma di polpetta: ecco la ricchezza delle scotch eggs o uova alla scozzese, vere e proprie bombette sostanziose che è facile trovare nei pub che servono cucina tradizionale. Il contrasto tra la croccantezza esterna e il tuorlo morbido le rende molto appetitose.
Tappa obbligata in Francia, dove le uova sono protagoniste di tante ricette, a partire dalla intramontabile omelette. In alternativa si possono gustare delle soffici oeuf cocotte o uova in cocotte, ovvero uova intere cotte al forno dentro il tipico contenitore di ceramica in formato mono porzione, insieme a crème fraîche ed eventuali altri ingredienti a scelta (dai funghi al prosciutto). Sono servite con una spolverata di erba cipollina e pane fresco.
Anche la Spagna è terra di molte pietanze a base di uova, una su tutte la tortilla. Se vai in Andalusia, però, punta sulle uova alla flamenca (huevos a la flamenca), un contorno abbondante e saporito ricco di ingredienti caratteristici del territorio, come patate, chorizo, jamon serrano e piselli, conditi con salsa al pomodoro. L’uovo viene aggiunto all’ultimo, prima di una breve cottura in forno, giusto il tempo per far solidificare l’albume, mentre il tuorlo sotto la pellicina resterà liquido.
Sconosciuto ai più fino a qualche tempo fa, ora il khachapuri, tipico pane georgiano, ha preso piede anche in Italia, e nelle grandi città non è difficile gustarlo in ristoranti o panifici che offrono questa cucina. La sua particolarità è la forma a barchetta o gondola, con una cavità centrale che viene farcita con il sulguni, un formaggio a pasta filata locale vaccino o misto capra e un tuorlo intero al centro, che resta morbido dopo la cottura.
Potremmo definire l'egg curry un comfort food indiano, che a seconda della zona di provenienza (e della ricetta di famiglia) contiene miscele di spezie diverse, che lo rendono più o meno piccante, ma sempre molto aromatico. Le uova sono bollite e lasciate insaporire nella salsa di pomodoro: in base alle varianti regionali, si trovano sia intere che divise a metà. Si accompagna a riso basmati o pane naan.
L’egg hopper è una specialità della cucina srilankese proposta il più delle volte per colazione, ma che può essere consumata anche in versione street food. In chiave basic sono una specie di pancake preparati con crema di cocco e farina di riso che vengono cotti in padelline profonde (da cui prendono la forma simile a quella di un cestino) e in seguito farciti a piacere, dove la versione più diffusa è quella con l’aggiunta di un uovo fritto sopra, da solo o insieme a straccetti di carne, verdure e salse.
In Giappone i piatti tradizionali a base di uova sono molteplici, basti pensare al tamagoyaki, la celebre omelette arrotolata. Gli appassionati di ramen, però, apprezzano molto anche le ajitsuke tamago: uova marinate che spesso compaiono come guarnizione della famosa zuppa. Vengono bollite per far diventare cremoso il tuorlo, che non deve rassodarsi, e poi immerse per 48 ore in un mix di mirin, sake e salsa di soia. Il risultato è il classico gusto umami che rende uniche molte pietanze del Sol Levante.
Last but not least. Menzione doverosa per l’uovo nero e “puzzolente” che arriva dalla Cina, un prodotto gastronomico dalla storia secolare. Considerato una prelibatezza in patria (ma anche in Italia sta trovando in realtà molti estimatori) è un uovo di anatra, quaglia o gallina dall’inedito colore scuro e dalla consistenza gelatinosa conseguenze della fermentazione per almeno 3 mesi in una soluzione a base di acqua, sale, carbone e ossido di calcio. Il sapore rimanda a quello di formaggi erborinati come il gorgonzola: lo si può mangiare così com’è o insieme a zuppe e altre verdure fermentate.