Disponibili solo per pochissimi mesi, gli asparagi sono un vero e proprio tesoro di primavera. Da scoprire e sperimentare con le nostre ricette, una più sfiziosa e deliziosa dell'altra.
Ortaggi versatili e tipici della stagione primaverile, gli asparagi fanno bella mostra di sé sui banchi dei nostri mercati da fine marzo a tutto il mese di maggio: colorati, profumatissimi e da selezionare rigorosamente ben sodi e turgidi, sono disponibili in numerose varietà diverse, tutte da sperimentare in cucina.
Dagli asparagi verdi, i più comuni e dal tipico sentore erbaceo per l'abbondanza di clorofilla, ai meno noti asparagi bianchi, più delicati e carnosi, fino ad arrivare ad alcune eccellenze regionali a marchio Dop e Igp.
Come gli asparagi di Cimadolmo Igp e quelli di Dop di Bassano, entrambi veneti, i trentini di Zambana De.Co. e ancora i viola di Albenga, fiore all'occhiello del territorio ligure; caratterizzati da una consistenza tenera e un gusto spiccatamente dolciastro, sono ideali da cuocere al vapore o scottare in acqua per pochissimi minuti, giusto il tempo di intenerirli e assaporarli in tutta la loro fragranza.
Se si vive nelle zone boschive, è possibile raccogliere gli asparagi selvatici, ma è bene farlo il prima possibile per evitare che la pianta invecchi e questi diventino duri e legnosi; più sottili e dal sapore leggermente amarognolo, sono eccellenti lessati o abbinati a un risotto cremoso e all'onda.
Appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, stretti parenti di aglio, cipolle e porri, gli asparagi sono dei vegetali dalla storia millenaria: conosciuti secondo la leggenda fin dall'antico Egitto, sarebbero nati, in realtà, in Asia per poi diffondersi in tutta Europa. Gli antichi Greci e Romani furono i primi ad apprezzarne le innumerevoli virtù.
Poveri di calorie e ricchi di acqua, vitamine, sali minerali e fibre, vantano eccellenti qualità diuretiche, disintossicanti e riequilibranti, dimostrandosi validissimi alleati di benessere. E se le loro doti non fossero bastate a convincervi, ci pensano il gusto inconfondibile e la grande ecletticità gastronomica a convincervi.
Quando li acquistiamo durante la loro stagione d'elezione, prestiamo attenzione alle punte, che devono essere ben chiuse e dritte, e ai gambi, sodi e consistenti, e infine al colore, di un bel verde brillante. Per mondarli, basterà eliminare la parte più dura e legnosa, avendo l'accortezza di recidere i gambi dai cinque centimetri sotto le punte circa, recuperando la parte di scarto per realizzare un brodo vegetale da aggiungere in cottura a un risotto, una vellutata o una crema di verdure.
Ma come si possono cucinare? In svariati, e quasi infiniti, modi: si possono scottare in acqua, messi nell'apposita asparagiera o in una pentola piuttosto stretta e profonda (con le punte che fuoriescono dall'acqua), e poi condirli con un filo di olio, qualche goccia di succo di limone e un pizzico di sale.
In questo caso vi basterà abbinarli a due uova con il tuorlo ancora fondente, qualche scaglia di parmigiano e una maionese cremosa per gustare un piatto da veri gourmand. Ma non finisce certamente qui: si possono saltare velocemente in padella con un filo di olio, per preservare colore e croccantezza, e unirli a un piatto di pasta o a un risotto.
Sempre per gli amanti dei primi piatti è possibile confezionare lasagnette, paste ripiene o crêpes da farcire con formaggi filanti e super golosi. Molto belli esteticamente, sono perfetti anche come guarnizione finale di torte salate, rustici, quiche, muffin e cheesecake raffinate.
Se si è alla ricerca di un contorno sfizioso, avete solo l'imbarazzo della scelta: provateli gratinati al forno, succulenti e dalla crosticina dorata, grigliati oppure al burro, ottimi per accompagnare secondi di carne, pesce o frittatone di uova.
Coloro che li amano alla follia, e che desiderano consumarli anche fuori stagione, possono conservarli in salamoia oppure sott'olio, per averli a disposizione durante tutto il resto dell'anno, anche per un aperitivo o una cenetta organizzata all'ultimo minuto: il successo è assicurato.