Una macchina che ha decisamente rivoluzionato l'ambiente domestico, permettendoci di risparmiare acqua, tempo e fatica: ecco la storia della lavastoviglie e della donna che l'ha inventata, Josephine Cochrane.
Se dopo una cena in famiglia o con gli amici scoprissi che la tua lavastoviglie è sparita, che faccia faresti? La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più preziosi in cucina: ci permette di risparmiare tempo, fatica e soprattutto risorse preziose come l'acqua. Ma a chi dobbiamo questa invenzione a dir poco geniale? Il merito è di una donna che – neanche a dirlo – amava cucinare per tante persone: Josephine Cochrane.
Josephine Cochrane era una donna appassionata di cucina, una delle personalità di spicco di Shelbyville, in Illinois: si trattava di una donna benestante che amava organizzare cene e incontri gastronomici con gli amici, il tutto aiutata da quella che allora si chiamava servitù e che per fortuna oggi non esiste più. Stanca di vedere piatti rotti e scheggiati alla fine dei lavaggi un giorno esclamò: “Se nessuno ha ancora inventato una macchina per lavare i piatti, lo farò io stessa!". Come fece?
La prima mossa fu prendere le misure dei vari pezzi che componevano i servizi di piatti: tutto venne catalogato e disegnato, così da creare dei contenitori della forma più adatta a ogni pezzo. Queste parti sarebbero poi state inserite in una "gabbia" orizzontale a forma di ruota.
Per seconda cosa progettò un boiler di rame in grado di ruotare, che potesse contenere tutti questi compartimenti; infine completò la nuova creazione con un motore manuale che versasse sui piatti sporchi prima acqua calda saponata e poi acqua calda pulita. Una volta finito il lavaggio, i contenitori potevano essere estratti e le stoviglie asciugate.
Progettate le componenti, Josephine chiese aiuto a un amico, che era anche un meccanico della Illinois Central Railroad, George Butters: quando Butters costruì la nuova invenzione la mostrarono ad amici e conoscenti. Il primo sistema automatico di lavaggio delle stoviglie, dunque, è fu presentato alla Fiera Colombiana di Chicago nel 1893: dopo aver vinto il primo premio nel 1897 Josephine aprì la sua fabbrica, la Garis-Cochran Manufacturing Company, che poi sarebbe diventata Kitchen Aid e successivamente acquistata dalla Whirlpool.
A farla diventare un oggetto d'uso domestico però non fu Cochrane, ma William Howard Livens che, nel 1924, brevettò un modello più piccolo e più tecnologico, proprio nel periodo in cui gli impianti idraulici ad acqua corrente iniziavano a diffondersi nelle abitazioni private.
Era in pratica la prima lavastoviglie moderna: aveva di fatto la maggior parte degli elementi che compongono le attuali lavastoviglie compreso un sistema di asciugatura che fu aggiunto nel 1940.
Il successo della lavastoviglie arriva dopo gli anni '50 e vedrà un boom negli anni '70 – '80 quando ormai la gran parte delle famiglie americane era in grado di acquistare un modello, grazie anche a un abbattimento dei costi di produzione. La storia della lavastoviglie moderna sarà fortemente influenzata dalla Whirpool, che già nel 1948 aveva lanciato la prima lavatrice automatica a marchio proprietario.
Purtroppo Josephine Cochrane non riusci a vedere l'enorme successo della sua invenzione e l'effettiva rivoluzione che portò nelle case delle persone, perché morì nel 1913 a causa di un esaurimento nervoso – la sua azienda fu acquistata nel 1926 da KitchenAid, a sua volta acquistata da Whirlpool Corporation – ma il suo lavoro sarà sicuramente ricordato per sempre.