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18 Marzo 2023 15:00

Le differenze fra barbabietole, rape rosse e rape

Molti le confondono o credono che siano la stessa cosa eppure rape e barbabietole, pur assomigliandosi, sono due prodotti diversi. Conosciamoli nel dettaglio e vediamo come usarli in cucina.

A cura di Rossella Croce
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Una è una pianta erbacea, l'altra è un tubero, appartengono a famiglie diverse e differenti sono le coltivazioni, la stagionalità e gli usi in cucina: ma allora perché barbabietole e rape vengono spesso confuse e perfino scambiate per la stessa cosa? Ebbene sì: parliamo di due prodotti della terra molto diversi tra loro, già a partire dalla famiglia di riferimento, la rapa è una Crucifera mentre la barbabietola (Beta vulgaris) appartiene alla famiglia delle bietole, insomma due mondi davvero diversi. La famiglia ma non solo: ecco tutte le differenze tra questi due ortaggi, le caratteristiche e i migliori usi in cucina.

Barbabietola: proprietà e caratteristiche

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La barbabietola (Beta vulgaris) è una pianta angiosperma appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae. Da zucchero, da orto o da foraggio, la barbabietola è un ortaggio antichissimo, apprezzato già al tempo dei Romani dove veniva chiamata semplicemente beta. Si tratta di una pianta erbacea in coltivazione, con fusti che possono raggiungere i due metri di altezza e curiose foglie a forma di cuore. In commercio troviamo diverse varietà di barbabietola: la Nera egiziana, la Detroit e la nostrana Tonda di Chioggia, vero e proprio vanto della produzione agroalimentare veneta. La barbabietola viene coltivata nei paesi a clima temperato, è una pianta biennale ricca di zuccheri, vitamine e sali minerali, vanta proprietà dietetiche e salutari, depurative e ricostituenti.

La radice della barbabietola è grossa e carnosa, lunga fino a due metri, ha una consistenza succosa e un retrogusto tendente al dolce. In cucina si consuma principalmente la barbabietola rossa, conosciuta anche come rapa rossa (da qui la confusione fra le due specie): possiamo trasformarla in sfiziose chips, lavorarla per impastare gnocchi colorati o cremosi risotti o servirla semplicemente in una fresca insalata con patate e erbe aromatiche. Parliamo infatti di un ingrediente dalla buona versatilità, protagonista anche di piatti tradizionali come la zuppa borsch, inserita recentemente nella lista del Patrimonio Culturale immateriale dell'Unesco.

Rape: cosa sono e come gustarle al meglio

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La rapa è la radice carnosa della pianta Brassica rapa: tondeggiante e in alcune varietà abbastanza tozza, viene coltivata a scopo alimentare, è facilmente riconoscibile per una pellicina bianca o leggermente violacea e per il suo sapore dolciastro. Specie a ciclo annuale o biennale, la rapa appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa di cavoli e broccoli. In cucina se ne consuma non solo la radice ma anche le foglie, considerate un surrogato delle più conosciute cime di rapa: utilizzata per la preparazione di minestre, zuppe e risotti, può essere anche semplicemente sbollentata e servita in insalata, con un condimento leggero o gratinata al forno per un contorno alternativo.

Le rape si distinguono in due varietà principali: le rape tonde e le rape allungate, le prime hanno un ciclo colturale estivo e sono disponibili sul mercato fino all'autunno; la varietà a radice allungata ha maturazione autunnale e arriva sui banchi di frutta e verdura a partire dal mese di novembre.

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Quello che i piatti non dicono
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