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17 Febbraio 2024 13:00

Le caseomorfine creano davvero dipendenza? Cosa sono e a che punto è la ricerca sul tema

Ogni tanto torna a circolare l'affermazione che il formaggio creerebbe dipendenza (e anche altri effetti collaterali dannosi) a causa delle caseomorfine. Ma cosa sono le caseomorfine? Sono davvero pericolose?

A cura di Francesca Fiore
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Ogni tanto in rete circolano informazioni che possono metterci in allarme: una di queste è l'idea che il formaggio possa creare dipendenza. Come molte cose della nostra vita, il cibo scatena paure recondite e a volte incontrollabili, che ci spingono a cercare informazioni in modo confuso e poco razionale: del resto vengono prodotti moltissimi studi sugli effetti di cibi e stili alimentari, talmente tanti che orientarsi non è per nulla facile. Oggi parliamo di caseomorfine: cosa sono? Creano davvero dipendenza? Ecco tutto quello che sappiamo attualmente sulle caseomorfine e sul loro effetto sul nostro fisico.

Cosa sono le caseomorfine

Molti degli articoli presenti in rete sulle caseomorfine iniziano con una frase allarmistica che suona più o meno così: "La droga che produce il nostro corpo quando mangiamo formaggio". Naturalmente si tratta di affermazioni esagerate e fuorvianti, che spesso hanno semplicemente l'obiettivo di attirare l'attenzione del lettore, spaventandolo.

Pariamo dall'inizio. Il latte contiene un discreto quantitativo di proteine nobili, di cui l'80% è costituito dalla caseina, fondamentale per produrre il formaggio (il restante 20% sono proteine del siero del latte, lattoalbumine e le lattoglobuline). Ci sono tipologie di latte che "caseificano" di più e altre di meno, ma tutte contengono questa proteina. Quando mangiamo formaggio questa proteina viene scomposta dal processo digestivo in peptidi, una classe di composti chimici: alcuni di questi sono caseomorfine. Questa tipologia di peptide ha una struttura simile alla morfina, che è un oppioide naturale usato soprattutto in ambito medico: infatti le caseomorfine vengono anche chiamate opiod peptide, cioè peptide oppioide.

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Che effetto ha la caseomorfina sul nostro corpo? Non è del tutto accertato: alcuni studi suggeriscono che le caseomorfine possono avere diversi tipi di effetti come l‘effetto analgesico, quello sedativo, quello di stimolo dell'appetito. La conseguenza che crea però più all'allarmismo sarebbe quello sulla presunta dipendenza: la caseomorfina creerebbe un effetto di dipendenza simile a quello create dalle droghe come la morfina appunto. Stimolando i recettori delle endorfine, inducono un senso di appagamento, riduzione dell'ansia e rilassamento che, una volta interrotto il consumo, provocando le sensazioni opposte e creando appunto dipendenza. Quanto di questo è vero?

Studi pro e studi contro

La risposta non è chiara, perché sono diversi gli studi che sostengono questa ipotesi, tanti quanti quelli che sostengono le ipotesi contrarie. Ad esempio in "The Case for Casein", Mark Hyman (2015) sostiene un legame fra caseomorfina e dipendenza, ma c'è chi arriva a ipotizzare addirittura un legame fra caseomorfine (e gluteomorfine) e i sintomi dello spettro autistico ("The Autism-Casein Connection" di Stephanie Seneff – 2013).

Allo stesso tempo, molte ricerche vanno vero l'ipotesi contraria: in "A Review of the Evidence for a Causal Association Between Casein and Autism", Anthony Mawson (2016) conclude, dopo aver analizzato i dati disponibili, che non ci sono prove sufficienti per affermare un legame causale tra caseomorfine e autismo. Anche "The Safety of Milk and Dairy Products" della World Health Organization (2013) sostiene che non esistono al momento evidenze sufficienti per considerarle pericolose per la maggior parte delle persone. E potremmo citarne molti altri.

Molto più equilibrate le ricerche che si concentrano sugli effetti gastro intestinali delle caseomorfine, ovvero la sensibilità alle caseine come causa di problemi digestivi ("Bovine β-Casomorphins: Friends or Foes?" di Daniloski, McCarthy b, Vasiljevic – 2021).

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Le caseomorfine creano davvero dipendenza?

La ricerca sulle caseomorfine è ancora in corso e non esiste un consenso definitivo interno alla comunità scientifica sui loro effetti: dovremo dunque aspettare ancora qualche anno per avere una risposta definitiva. Fatto salva l'affermazione che è bene evitare di eccedere nel consumo di latticini o formaggi, fondamentale per noi ricordare che la demonizzazione di un singolo alimento non è mai la chiave per una salute alimentare ottimale e, aggiungiamo, per un'informazione chiara e trasparente.

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