Perché la Coca Cola, così come altre sode, ci sembra più buona in vetro rispetto a quella in plastica? Si tratta di un'impressione oppure è davvero così? Andiamo a scoprirlo.
Dopo un maggio a dir poco freddo e piovoso attendiamo giugno con maggiore ottimismo. Il sole, le calde giornate, la voglia di berci qualcosa di fresco e dissetante per smorzare i gradi di troppo. Non solo acqua (comunque la più raccomandata), in tanti si rivolgono anche alle sode, con le loro bollicine capaci di dare la sensazione di alleviare maggiormente il senso di sete che ci attanaglia. E da qui la domanda delle domande: meglio un drink in bottiglia di vetro oppure in una in plastica? Quale è meglio scegliere? Quale più buono?
Ce lo siamo chiesti tutti almeno una volta nella vita. Bevendo questa o quella bibita, magari la Coca Cola facendo il più lampante degli esempi, siamo sicuri ci sia balenata in mente una domanda comune. Perché in vetro ha tutt'altro sapore rispetto alla plastica?
Il gusto cambia a seconda del contenitore o è solo una nostra impressione? Perché ci sembra di bere due drink diversi? Perché, insomma, la Coca Cola (ma qualsiasi soda in generale) ci sembra più buona quando assaporata dalle iconiche bottigliette di vetro invece che da quelle in plastica?
La domanda delle domande ogniqualvolta ci ritroviamo a sorseggiare una bibita gassata, la già citata Coca Cola, ma anche la Fanta oppure la Sprite (solo per fare gli esempi più lampanti). Si tratta meramente di un'impressione oppure cambia davvero il gusto a seconda se il contenitore sia in vetro oppure in plastica?
La risposta, come spesso (anzi sempre) accade in questi casi ce la dà la scienza. Il liquido imbottigliato è, ovviamente, il medesimo ma effettivamente a ben vedere il sapore dei drink nel vetro ci può sembrare più ‘genuino‘ (in senso di originale, invariato) rispetto a quello in bottiglie di plastica. Questo perché il vetro è un materiale inorganico capace di rimanere inalterato nel tempo, e a differenza della plastica (meglio dire PET, polietilene tereftalato) non rilascia sostanze che, a lungo andare, potrebbero alterare il gusto. Questo materiale inoltre rispetto al vetro è più permeabile all'anidride carbonica: la CO2 quindi fuoriesce da una bottiglia di plastica più velocemente rispetto a una in vetro.
Comprensibile, quindi, immaginarci una bevanda più ‘sgasata‘ in un contenitore di plastica (specialmente se imbottigliata da lungo tempo) rispetto a uno di vetro, capace di conservare al meglio le tanto amate bollicine. Tale sensazione di ‘alterato' viene acuita nel momento in cui la bottiglia di plastica sia rimasta troppo tempo al sole o vicina a fonti di calore. Il processo di degradazione del PET infatti è favorito dal calore stesso, che potrebbe causare la formazione di acetaldeide e antimonio in grado di conferire al liquido il sapore ‘plastico' che tanto odiamo.
Se il vetro, a netto di tutto ciò, si rivela un materiale migliore per conservare Coca Cola e sode varie, allora per quale motivo queste bottiglie sono sempre di meno mentre quelle in plastica sempre di più? Il motivo, banalmente (ma nemmeno troppo) è legato ai costi di produzione, nettamente più elevati rispetto alla realizzazione di contenitori in PET. E anche la differenza di peso a parità di grandezze è un altro aspetto da tenere in considerazione.