Che tipo di alimento sono le barrette proteiche? Quando è indicato il loro consumo e quando invece è sconsigliabile mangiarle? Abbiamo parlato di questo controverso snack con una nutrizionista.
Si tratta di una categoria di snack tra le più consumate, in particolar modo dagli sportivi: parliamo di barrette proteiche. Indipendentemente chi fa palestra a livello prettamente amatoriale o più agonistico, così come chi si indirizza verso un'attività maggiormente aerobica (corsa o bicicletta, per esempio) non poche volte si rivolge alle tanto famose e fin troppo spesso (erroneamente) idolatrate barrette proteiche. Uno spuntino veloce, comodo, più o meno nutriente e dai gusti più disparati, considerato miracoloso (o quasi), ma che ovviamente tale non è. Anzi, se consumato senza un rigore logico e adeguata conoscenza dell'alimento, potrebbe risultare anche dannoso per la salute.
Ci sono le barrette al cioccolato, al caramello, alla frutta, aromatizzate a questo o a quel sapore per soddisfare le richieste di tutti. Si trovano sugli scaffali dei supermercati così come nei negozi specializzati, nei punti vendita fisici così come online, quasi un'invasione se consideriamo come una manciata di anni fa solo in pochi avessero quest'alimento, e non nelle stesse quantità di oggi.
Ma a cosa è dovuta questa esplosione della tendenza legata alle barrette proteiche? Sono uno snack indicato, il cui consumo regolare e fisso apporta giovamento a chi fa sport? E soprattutto, alla lunga e nelle dosi scorrete, quanto possono far male all'organismo? Ne abbiamo parlato con una nutrizionista, la dottoressa Francesca Marino, docente di nutrizione presso l'Università Federico II di Napoli.
C'è un ampio quanto controverso discorso attorno alle barrette proteiche. Sono così affidabili come si pensa (o si dice), ci sono delle circostanze in cui il loro consumo è giustificato o giustificabile? Ed esiste un limite entro il quale sarebbe meglio rimanere per non andare incontro a indesiderate problematiche di salute?
Innanzitutto va detto come questi snack abbiano sì un alto contenuto di proteine (per lo più del siero del latte), ma hanno anche altro e in quantità non indifferenti. Carboidrati su tutti, così come anche grassi e altri micronutrienti in percentuali variabili a seconda della marca selezionata. Come ci dice la dottoressa Marino questi alimenti, pur essendo sbilanciati dalla parte proteica, contengono pure vitamine, minerali, così come una parte glucidica non indifferente. Per queste proprietà il consumo (in modo non eccessivo) viene consigliato agli sportivi che si sottopongono a pesanti sforzi, per ripristinare le scorte di energia dell'organismo.
Il loro utilizzo può rivelarsi utile per chi fa esercizio fisico in maniera importante: "… Nell’ottica di poter dare all’organismo dei nutrienti in più – sostiene la nutrizionista – Nel caso per esempio di sportivi e di chi fa allenamento di tipo agonistico si può anche pensare di integrare l’alimentazione con una barretta del genere, magari prima o dopo l’esercizio. Sicuramente però non tutti fanno questo tipo di allenamento e molto spesso vengono consumate anche da chi non ne avrebbe bisogno. Soprattutto se si tratta di allenamenti leggeri, non agonistici, non intensi, il pasto che segue l’attività basta che sia completo, con alimenti digeribili in grado di integrare i carboidrati e le proteine consumati con l’esercizio fisico". Di fatto: integrare o assumere qualcosa che non si è consumato, oppure che si è consumato solo in parte, presuppone uno sforzo in più non richiesto da parte del nostro organismo. Un danno nel danno.
Innanzi tutto va specificata la differenza tra attività fisica ed esercizio fisico. Potrebbero sembrare sinonimi, ma in realtà non è così. Con la prima si definisce qualsiasi azione che va oltre il metabolismo basale, vale a dire ciò che consumiamo anche stando fermi. Pure ciò che facciamo per andare al lavoro, quindi, è inteso come attività fisica. L'esercizio fisico invece è lo sport. Detto ciò, qual è orientativamente la dose consigliata di proteine da assumere? "L'apporto giornaliero varia dallo 0.8-1 grammi per chilo per soggetti che non fanno una vita troppo movimentata, fino a 2-2.2 gr per chilo di peso per chi invece si allena in modo agonistico. Alcuni sport un po’ più pesanti e dispendiosi possono necessitare, al termine dell’attività, un reintegro di proteine ma questo discorso non è valido per chi va a fare una corsetta in palestra, per esempio".
Come detto, però, sarebbe un errore considerare queste barrette esclusivamente una fonte di proteine. Come ci dice infatti la dottoressa Marino: "… sono fonti elevate di carboidrati e di grassi, pur presentate come alimento quasi cheto da zero glucidi e quasi tutte proteine, non è così. Sono alimenti ad alto carico energetico il cui consumo va bilanciato con un dispendio di energia adeguato. Errore gravissimo è considerare queste barrette dei sostitutivi di pasti completi". I rischi maggiori di un eventuale abuso? Incorrere in problemi gastrointestinali come diarrea, dolori addominali o più in generale alterazioni metaboliche. Nella peggiore delle ipotesi, invece, si va incontro a insufficienza renale, specialmente se il consumo di proteine non viene supportato da un adeguato apporto di acqua. Ovviamente una volta ogni tanto è pure concessa, l'importante è che non diventi una routine.
Detto tutto ciò, comunque sia, in alternativa ai prodotti industriali si possono realizzare a casa le proprie barrette proteiche. Così facendo, conoscendone gli ingredienti e la provenienza, non rischiamo di ingerire qualcosa di cui ignoriamo la presenza.
"In questo modo sarebbero anche più sane, senza dolcificanti ed edulcoranti vari, aspartame e roba artificiale. Va specificato comunque come assumere proteine, così come qualsiasi altro nutriente, tramite l’alimentazione quotidiana e una dieta equilibrata è sicuramente preferibile. L’albume d’uovo, solo per fare un esempio, contiene praticamente solo proteine e nient’altro. Senza dubbio sarebbe meglio, quando possibile, farsi una frittata di albumi rispetto a mangiare una o due barrette proteiche", conclude Francesca.