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ALL WE CAN EAT
episodio 21
17 Febbraio 2025
15:01

Le 5 cose più sporche della tua cucina

Pensavi che il bagno fosse il posto più sporco della casa? Beh, aspetta di sentire cosa si nasconde nella tua cucina. Oggi ti sveliamo con il dottor Simone Gabrielli le 5 cose più luride che tocchi ogni giorno mentre prepari da mangiare, e l’ultima ti stupirà.

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Pensavi che il bagno fosse il posto più sporco della casa? Beh, aspetta di sentire cosa si nasconde nella tua cucina. Alcuni degli utensili e dei complementi di arredo più comuni della cucina, infatti, possono essere dei veri concentrati di batteri se non li pulisci regolarmente. Oggi ti sveliamo con il dottor Simone Gabrielli le 5 cose più luride che tocchi ogni giorno mentre prepari da mangiare, e l’ultima ti stupirà.

5. Il microonde

Quante volte hai lasciato quella macchia di sugo esplosa nel microonde pensando: "La pulirò dopo…"? Ecco, ‘dopo’ non arriva mai, e quella macchia diventa un ecosistema a sé. Funziona così: ogni volta che scaldi qualcosa, i residui di cibo diventano il perfetto terreno di coltura per batteri e muffe. Penserai “beh tanto il microonde se lo aziono uccide i batteri” vero, ma quante volte utilizziamo il microonde solo per riscaldare qualcosa? E semplicemente scaldando non è detto che i batteri muoiano, quindi la miglior soluzione è pulire per bene il microonde usando dei veri prodotti che disinfettano, quindi scordatevi aceto, limone e bicarbonato.

4. Il frigorifero

Sorpresa: le basse temperature rallentano la crescita batterica, ma non la fermano del tutto. Alcuni batteri, come il Listeria, adorano il freddo e possono moltiplicarsi lentamente anche in frigo. Quindi no, non basta ‘buttare dentro’ il cibo e sperare che rimangano fermi. Pulire i ripiani almeno una volta al mese può evitare spiacevoli incontri ravvicinati con muffe e odori indescrivibili. I ripiani più in basso sono i peggiori, perché lì, di solito, mettiamo carne e pesce che possono rilasciare liquidi, un perfetto terreno fertile per i batteri.

3. Il tagliere

Legno o plastica? Grande dilemma. Il legno ha un aspetto rustico ma è poroso e assorbe liquidi e batteri come una spugna. La plastica è più sicura… fino a quando non si riempie di solchi in cui si annidano i germi e oltre a questo tende a rilasciare microplastiche. Soluzione? Utilizzare taglieri di qualità, resistenti che possono essere facilmente igienizzabili, esempio un tagliere in acciaio o se non vogliamo spendere troppo, in polietilene di qualità ma comunque se iniziano ad essere usurati bisogna cambiarli. Ci sono anche taglieri in legno che per uso domestico possono andar bene perché meno porosi esempio quelli in legno di faggio, ma richiedono cura ed è comunque sconsigliato utilizzarli per cibi che rilasciano succhi che aiutano la proliferazione batterica come carne e pesce. Mi raccomando, ricordati di usare taglieri separati per cibi crudi e cotti.

2. La spugna dei piatti

La usi per pulire i piatti… ma chi pulisce lei? Nessuno. Infatti, una spugna può contenere più batteri di un WC pubblico. E la cosa peggiore? Anche se la disinfetti, i batteri più resistenti tornano più forti di prima, tipo il classico cattivo di un film che se non lo sconfiggi torna più forte nel sequel. L’unica soluzione è cambiarla spesso: ogni due settimane, massimo un mese."

1. Il telefono

Non è un utensile da cucina, ma quanti di voi lo usano per controllare le ricette o semplicemente per scrollare mentre si cucina? Purtroppo lo smartphone è tra gli oggetti più sporchi in assoluto, se ci pensi lo portiamo ovunque e non lo laviamo mai. Il risultato? Un bel mix di batteri sullo schermo che poi portate direttamente nel cibo, o viceversa, tocchi il pollo crudo, poi controlli un messaggio e voilà, ora il tuo smartphone è una potenziale bomba batteriologica. Quindi, se usi il telefono in cucina… lavati le mani.

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Quello che i piatti non dicono
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