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30 Luglio 2022 11:00

Latte di mandorla e orzata non sono la stessa cosa: differenze e storia dei prodotti

Latte di mandorla e orzata non sono affatto la stessa cosa: hanno storia e sapori diversi, due prodotti che si somigliano e che, a torto, vengono visti come simili.

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A vederle sembrano uguali eppure sono molto diverse: parliamo del latte di mandorla e dell'orzata. Entrambe bianche, entrambe dissetanti, entrambe lattiginose, entrambe perfette per gli assolati pomeriggi estivi ma per sapore, composizione e, naturalmente, ingredienti, le due bevande sono molto diverse. La cosa strana è che per molti sono la stessa cosa e non parliamo solamente dei clienti comuni: perfino molti bar spacciano l'una per l'altro. Vediamo di fare chiarezza su questa annosa questione tenendo bene a mente che latte di mandorla e orzata non sono affatto la stessa cosa.

Cos'è il latte di mandorla e qual è la sua storia

Il latte di mandorla è una bevanda ottenuta per infusione: si lasciano in ammollo delle mandorle finemente tritate e poi si spremono per far uscire tutto il succo. Il primo errore che commettiamo tutti è chiamare questa bevanda analcolica "latte di mandorla": per legge è proibito l'utilizzo del termine "latte" per tutti i prodotti che non derivano dagli animali. Il termine corretto sarebbe "bevanda di" o "bevanda alla" mandorla.

La storia del latte di mandorla è molto antica e risale al Medioevo: in questo periodo i monaci siciliani sperimentano l'infusione della mandorla e consumano la bevanda durante la Quaresima. Diventa un prodotto unitario, fondamentale per la storia medievale del Mediterraneo: punto fermo della cucina cristiana e islamica del tempo come sostituto del latte vaccino. I Mori esportano questo sapere per tutto il regno, dalla penisola iberica all'Asia Minore, delegando il latte vaccino alla trasformazione in prodotti caseari più durevoli.

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Con l'avvento del Regno delle Due Sicilie la produzione delle mandorle e del "latte" viene ampliata in tutto il Mezzogiorno trovando terreno fertile in Calabria e Basilicata ma soprattutto in Puglia, dove oggi è protetto come "Prodotto agroalimentare tradizionale", e in Campania, in particolare nella città di Torre del Greco, poco a sud di Napoli. Resta comunque un prodotto dalla forte identità siciliana: se si pensa alla granita, vien subito in mente quella alla mandorla fatta proprio con questa bevanda.

Cos'è l'orzata

Più complicato spiegare cosa sia l'orzata: la cosa certa è che di mandorle all'interno non ce ne sono. Il nome deriva dall'antica "hordeata", una bevanda dell'antica Roma ottenuta dalla pigiatura dell'orzo. Con il passare dei secoli però l'orzo germogliato è stato sostituito da altri vegetali, non mutando il proprio nome. L'essenza principale dell'orzata è estratta dal benzoino deacidificato alla quale viene aggiunta essenza di vaniglia e fiori di arancio. Oggi con il termine "orzata" si intende una bevanda di origine vegetale ottenuta dalla pigiatura di tuberi, noci, semi, frutti ma nessuno dei quali è assimilabile alla mandorla. L'unica "orzata" simile al latte di mandorla la troviamo a Malta, si chiama ruġġata, ed è la giusta via di mezzo tra i due prodotti: praticamente è uno sciroppo di mandorle estremamente dolce.

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