A lungo considerato un trattamento di bellezza casalingo per aumentare l'abbronzatura, in realtà il latte di fico è molto pericolo per la tua pelle: contiene infatti una sostanza fortemente irritante che può scatenare reazioni anche potenzialmente gravi.
I fichi sono tra i frutti estivi più buoni in assoluto: zuccherini e delicati, esistono in diverse varietà, sono ricchi di zuccheri, vitamine e sali minerali e possono essere impiegati in decine di ricette sia dolci che salate, dalla confettura alla cheescake, fino a sfiziosi antipasti con crostino e prosciutto.
Ma il fico, soprattutto se ti capita di raccoglierlo da solo da un albero selvatico, contiene una sostanza a cui devi fare attenzione. È il latte di fico, un liquido biancastro che a contatto con la pelle può provocare danni anche seri. A lungo considerato un rimedio per un'abbronzatura veloce, in realtà è fortemente irritante e ne devi evitare il contatto diretto.
Il latte di fico, conosciuto anche come "lattice" è quel liquido biancastro che fuoriesce dai frutti acerbi una volta che li hai staccati dal ramo, ma che è presente anche nelle foglie dell'albero e sui rami. Si tratta di una secrezione biancastra che la medicina popolare a lungo ha suggerito come tonico per stimolare e intensificare l’abbronzatura. In realtà il latte di fico è fortemente irritante per la pelle, arrivando a scatenare delle vere e proprie ustioni di colore rosso acceso accompagnare da una sintomatologia di tipo doloroso.
La reazione infiammatoria avviene principalmente quando il latte di fico tocca la pelle sana, motivo per cui è bene non lasciare lembi scoperti e indossare i quanti se vai a raccogliere i fichi da un albero selvatico. È invece un rimedio molto utile per curare verruche porri o punture di insetto, perché aiuta ad attenuare il gonfiore: in questo caso lo puoi applicare solo sulla parte lesa ma con estrema attenzione e avendo cura che non tocchi nessuna parte della pelle sana intorno.
Il latte di fico è molto irritante per la pelle per via di alcune particolari sostanze contenute nelle foglie e nel lattice della pianta. In particolare sono le furanocumarine o psoraleni a creare problemi, perché hanno un effetto urticante.
Si tratta di alcune delle sostanze foto sensibilizzanti più conosciute e studiate, molecole formate in modo da assorbire i fotoni dei raggi solari, particolare che le rende un tipo di sostanze dalla pericolosa azione fotosensibilizzante. Insomma, il latte di fico reagisce al calore e scatena un effetto ancora peggiore sulla pelle accaldata per l'esposizione ai raggi solari.
In questo modo si scatena un processo che riversa sulla pelle tutta l'energia accumulata da queste sostanze, causando scottature solari, ustioni e bruciature anche pericolose e piuttosto gravi. In altri casi, al posto dell'ustione, potrebbero comparire macchie scure iperpigmentate che possono perdurare anni sulla pelle.