L’arte del tè: regole e consigli per preparare l’infuso perfetto

Tra tutte le bevande esistenti, il tè è indubbiamente non solo una delle più amate e versatili, ma anche una di quelle che ha segnato la storia e la cultura dell’umanità. Ottenuta da una vasta gamma di varietà di piante dai sapori ricchi e vari, il tè ha attraversato secoli e culture diventando molto più di una semplice bevanda.

Prendere e gustare una tazza di tè è l’occasione di dedicare un momento a sé stessi, invita a prendersi del tempo piacevole e rilassante da soli o in compagnia. Non è un caso, infatti, che in alcune culture sia diventata una vera e propria istituzione: basti pensare alla tradizione britannica del tè delle 17:00, un rituale che affonda le sue radici nel 1800.

Preparare una tazza di tè potrebbe sembrarti molto facile, ma in realtà se vuoi degustare pienamente tutta la bontà della bevanda più diffusa al mondo (se ne consumano circa 25.000 tazze al secondo) esistono delle regole che devi seguire. Il tè infatti è un’arte, e per prepararlo alla perfezione non basta far bollire l’acqua e immerge una bustina: una tazza di tè è un rituale, e proprio per questo va preparato con cura. Per questo oggi ti suggeriamo trucchi e consigli da seguire per preparare la perfetta tazza di tè.

Meglio il tè in foglie o in bustine?

Iniziamo rispondendo subito al dibattito più acceso sul tema: è meglio il tè in foglie o quello in bustine? Il prodotto migliore, più puro e gustoso, è certamente il tè in foglie, fondamentale per preparare un tè di alta qualità tranne in rarissimi casi come il tè matcha, che è in polvere e a volte viene usato anche in cucina Il tè in foglie, infatti, è quello più puro e ricercato, si presenta in tantissime varietà diverse ed è lavorato artigianalmente in modo da mantenere intatta la qualità e l’interezza della foglia che, triturata, rilascia tutte le sue proprietà il suo gusto intenso.

Questo non vuol dire che non esistano alcuni buoni tè a foglia venduti già divisi in bustine, ma sono quelli proposti da marchi più di nicchia. In generale le aziende più famose che producono e vendono tè in bustina propongono non vere foglie tritate, ma delle polveri che non contengono il prodotto puro. Se quindi desideri la perfetta tazza di tè recati in un negozio specializzato o in una erboristeria: qui avrai anche a disposizione decine di varietà diverse per trovare la miscela perfetta per il tuo gusto, oltre a poter acquistare un tè puro di alta qualità.

Quantità e tipo di acqua influiscono sul sapore del tè

Sembra banale, ma il tipo di acqua che usi per preparare il tè influisce molto sul risultato finale della bevanda: le acque, infatti, non hanno tutte lo stesso sapore e la stessa composizione minerale. L’acqua perfetta per il tè è leggera, dolce e poco mineralizzata e con un basso residuo fisso. Soprattutto quest’ultimo valore è fondamentale: più il residuo fisso sarà basso maggiore sarà la qualità del tè che otterrai.

Questo perché le foglie di tè reagiscono con i minerali quando sono in infusione, andando a influire e cambiare il sapore finale. Per questo è meglio se eviti l’acqua del rubinetto anche se è potabile, perché è troppo dura e ricca di calcare. Meglio preferire l’acqua filtrata o quella in bottiglia, preferendo quelle con un residuo fisso al di sotto dei 50mg/l (facilmente controllabile sull’etichetta).

Inoltre, anche la quantità di tè impiegato influisce sul risultato finale quando utilizzi il tè in foglie: se è troppo poco non si infonderà bene nell’acqua, se è in eccesso il sapore sarà troppo forte e poco piacevole. In generale la quantità giusta è 1 grammo di tè ogni 100 ml d’acqua, ma può variare in base alla tipologia di tè.

La giusta temperatura dell’acqua

A proposito di acqua: a influire sul risultato finale del tuo tè è anche la temperatura, un altro fattore che si dà per scontato e che invece contribuisce a una buona riuscita della bevanda. Questo perché la temperatura giusta tannini, aminoacidi e composti aromatici del tè si vanno ad annullare quando l’acqua è troppo bollente.

Considerato che queste sostanze iniziano a disciogliersi da 70°C, la temperatura media consigliabile per l’infusione è tra i 70 e i 100 °C. Tutto dipende però dalla tipologia di tè che stai andando a preparare, perché non tutti hanno le stesse caratteristiche.

• I tè bianchi e verdi, più delicati, richiederanno quindi una temperatura di infusione tra i 70 e gli 80 °C;
• I tè neri che sono molto più forti richiedono temperature superiori che oscillano tra i 90 e i 95 °C.

Devi prestare molta attenzione anche a dove versi l’acqua bollente per preparare il tè: ricorda che se la inserisci in un contenitore freddo come una teiera normale o una tazza del tuo servizio preferito la temperatura si abbasserà subito di qualche grado. Proprio per questo motivo la tradizione inglese, una delle più autorevoli sul tema, prevede che la bevanda vada preparata solo in una teiera precedentemente riscaldata, preferibilmente in ceramica o terracotta e solo successivamente versata nelle tazze.

Tempi di infusione per tè in foglie e in bustine

Nella preparazione di una tazza di tè perfetta non può mancare una particolare attenzione al tempo di infusione che, come puoi immaginare, influisce sul sapore finale: se è troppo breve il tè non saprà di niente, se è troppo lungo risulterà troppo intenso fino a diventare quasi amaro.

Come sempre ci sono diverse distinzioni da fare. Prima di tutto, se utilizzi il tè in bustina ricorda che non ti servirà un tempo di infusione troppo lungo, anzi tutto l’opposto: basteranno 3 minuti per ottenere il giusto equilibro nella tazza.

Il discorso è diverso per il tè in foglia: in questo caso il tempo di infusione varia a secondo della tipologia di prodotto che usi, perché proprio come nel caso della temperatura dell’acqua ciascuna varietà ha le sue caratteristiche.

Solitamente trovi le istruzioni per l’infusione sulla bustina in cui ti viene venduto il tè, ma in generale ricorda che i tè neri e i tè verdi richiedono 2-3 minuti di infusione, i tè bianchi 3-4 minuti e i tè oolong, una via di mezzo tra i due, anche 6-7 minuti.

Una volta che hai atteso il tempo corretto puoi versare il tè direttamente nella tazza usando un colino a maglia molto fine per filtrare le foglie, un infusore oppure direttamente dalla teiera se ha già l’infusore interno. In questo caso ricorda di toglierlo prima, in modo da non asciare le foglie a contatto con l’acqua oltre il tempo necessario.

Dolcificare il tè: si o no?

Una delle tematiche più dibattute nel mondo del tè (così come in quello del caffè) è relativa alla dolcificazione della bevanda: zucchero sì o zucchero no? Cultori ed esperti ti diranno che il tè va assolutamente bevuto in purezza senza aggiungere nessun tipo di dolcificante. Tecnicamente hanno ragione, perché per apprezzare pienamente ogni sfumatura di sapore il tè non dovrebbe essere zuccherato, poiché lo zucchero lo rende più dolce e quindi va automaticamente a alterare le sue caratteristiche organolettiche originarie.

La tazza di tè perfetta, quindi, non è dolcificata, ma è un risultato che si ottiene nel tempo allenando il palato all’assenza di zucchero. Un buon metodo è scegliere inizialmente varietà di tè più dolci, in modo da rendere più facile l’assenza di dolcificazione e riuscire poi a sostenere gusti sempre più raffinati e intensi

Ma se proprio non riesci a fare a mano del sapore dolce è meglio usare qualcosa di più delicato dello zucchero classico, come per esempio zucchero grezzo di canna o un goccio di miele, che andranno ad alterare meno il gusto del tè. Secondo alcune tradizioni puoi aggiungere anche latte o limone, ma è una questione puramente culturale.